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Dubai: 1ª finale da “1000” contro Kalinskaya (Swiatek ko!)

Nelle semifinali del “Duty Free Tennis Championships” Jasmine batte la rumena Cirstea: lunedì entrerà per la prima volta in top 20. In finale affronterà la russa che ha eliminato in due set la polacca numero uno del mondo

di | 23 febbraio 2024

Tutta la grinta di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Tutta la grinta di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Non svegliate Jasmine Paolini da questo sogno meraviglioso. L’azzurra centra la sua prima finale da “1000” (contro Kalinskaya invece di Swiatek…) e si regala un “best ranking” stellare: n.16 WTA. L’impresa “Jas” l’ha messa a segno nel “Duty Free Tennis Championships”, secondo WTA 1000 della stagione dotato di un montepremi complessivo di 3.211.715 dollari, che si sta avviando alle battute conclusive sul cemento di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Diventando la nona italiana di sempre ad entrare in top 20 dopo Schiavone (n.4), Errani (n.5), Pennetta (n.6), Vinci (n.7), Farina (n.11), Reggi (n.13), Cecchini (n.15) e Trevisan (n.18). 

In semifinale la 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.26 WTA, mai così avanti in carriera in torneo di questa categoria dopo aver beneficiato nei quarti del forfait della kazaka Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, per un virus gastrointestinale, ha battuto 62 76(6), dopo quasi due ore di lotta, la rumena Sorana Cirstea, n.22 WTA (nei quarti aveva annullato sei match-point alla ceca Vondrousova), superata per la terza volta in altrettante sfide.

Jasmine Paolini colpisce di diritto (foto Getty Images)

“Sono felicissima. Alla fine ho vissuto un piccolo dramma - ha commentato Paolini a caldo - ero un po’ nervosa, lei è una grande giocatrice ed ero un tantino preoccupata visto che ieri aveva ribaltato una situazione ben peggiore - ha aggiunto ridendo -. Sono davvero contenta di aver vinto il tie-break. E’ fantastico essere in finale. Non avrei mai creduto che a fine settimana sarei stata top-ten…sorry top 20…(lapsus freudiano?). La finale? Contro chiunque sarà una sfida durissima: una è la regina del tennis mondiale, l’altra ha fatto quarti in Australia ed è in forma. Io però sto giocando al massimo, sento bene la palla: vedremo come andrà”, ha detto ancora salutando il pubblico con un altro sorriso senza confini.

Il match. Jasmine aveva vinto in tre set entrambi i precedenti con la 33enne di Bucarest, disputati nei quarti sul cemento di Portoroz nel 2021 (quando poi avrebbe vinto il titolo) e al primo turno sulla terra rossa del Roland Garros lo scorso anno.

Nel primo set Paolini inizia molto concentrata, memore delle rimonte affrontate in settimana: Cirstea non sembra troppo brillante, perché la maratona con Vondrousova di giovedì si fa sentire. L’azzurra disegna righe e schemi e nel quarto game trasforma la prima palla-break dell’incontro con un recupero di rovescio su un drop-shot che resta in campo di millimetri (3-1). La tennista toscana conferma il vantaggio, la

33enne di Bucarest prova a restare in scia (4-2) ma le gambe non sono veloci come al solito. Nell’ottavo gioco Sorana cancella il primo set-point con una prima di servizio esterna, ma sulla seconda opportunità di chiudere il set la risposta di diritto incrociato di Jasmine sulla seconda dell’avversaria non perdona (6-2).

Ancora nel quarto game della seconda frazione arrivano altre due palle-break per Paolini: Cirstea annulla la prima e sulla seconda (come nel primo set) di nuovo arriva anche una bella mano dalla dea bendata con il net tricolore che rende imprendibile il diritto incrociato dell’azzurra (3-1).

La rumena però non ci sta ed approfittando di qualche prima in meno della rivale e di un paio di belle risposte le strappa per la prima volta la battuta accorciando le distanze (3-2). 

Grazie ad un diritto sotterrato in rete da Sorana, prende di nuovo un break di vantaggio Jasmine (4-2) che però inizia a sbagliare qualcosa: e la rumena, che trova grande profondità, ne approfitta per mettere a segno un altro contro-break (4-3) dopo aver rischiato di andare sotto 5-2. Cirstea produce il massimo sforzo e riagguanta la sua avversaria (4-4): Paolini tiene il turno di battura recuperando da 15-30 e sale 5-4.

Nel decimo gioco Sorana cancella un match-point con un lungolinea assolutamente imprendibile ed in quello successivo si procura tre palle-break consecutive: Jasmine cancella con coraggio le prime due ma non la terza e la rumena passa in vantaggio 6-5. Nel dodicesimo game la rumena non sfrutta cinque set-point e con una risposta vincente, alla quinta palla utile, l’azzurra si rifugia nel tie-break.

Si lotta spalla a spalla, si gioca punto a punto sul filo della tensione: Paolini annulla un altro set-point (il sesto complessivo) e poi si procura un match-point (il secondo), quello buono perchè il rovescio di Cirstea finisce in corridoio (8-6).

Anna Kalinskaya colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Sabato in finale - la quinta in carriera, ma la più prestigiosa - Paolini dovrà vedersela con la russa Anna Kalinskaya, n.40 WTA, passata attraverso le qualificazioni (al momento della chiusura dell’entry-list non aveva la classifica sufficiente per giocare direttamente il main draw), che a sorpresa ha eliminato 64 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, la polacca Iga Swiatek, regina del tennis mondiale, reduce dal terzo titolo di fila conquistato nel “100” di Doha”, che ha perso la sua seconda partita in questo 2024 (a fronte di 14 vittorie).

Uno pari il bilancio dei precedenti tra Paolini e Kalyinskaya, con l’azzurra vincitrice in due set negli ottavi sul cemento di Portoroz nel 2021 (quando poi avrebbe vinto il suo primo e finora unico trofeo WTA) e la 25enne moscovita a segno con punteggio più o meno identico sempre sul cemento negli ottavi dell’Australian Open il mese scorso.

Una Jasmine Paolini semplicemente raggiante (foto Getty Images)

Settimana da sogno questa di Dubai per “Jas”. La giocatrice seguita da coach Renzo Furlan - che a gennaio all'Australian Open ha anche raggiunto per la prima volta gli ottavi in uno Slam - ha eliminato all'esordio in tre set la brasiliana Haddad Maia, n.14 del ranking ed 11 del seeding, vincendo tutti gli ultimi dieci giochi: poi ha battuto in due set la canadese Fernandez, n.33 WTA, reduce dai quarti nel “1000” di Doha, superata per la prima volta in quattro sfide (e nelle tre precedenti non aveva mai strappato nemmeno un set).

Quindi negli ottavi il successo sulla greca Sakkari, n.11 del ranking ed 8 del seeding, nei quarti il forfait della kazaka Rybakina, n.4 WTA e quarta testa di serie, e in semifinale la vittoria sulla rumena Cirstea, n.22 WTA.

Assicurandosi un “best ranking” da paura: mal che vada sarà n.16, ma in caso di vittoria del torneo si arrampicherebbe fino al n.14.

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