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Sabalenka e Swiatek, la rivincita: "Emozione e rispetto"

Iga Swiatek e Aryna Sabalenka si ritroveranno in finale nel Wta 1000 di Madrid, come nel 2023 (quando vinse la bielorussa). Le due più forti giocatrici del mondo si affronteranno per la decima volta e il bilancio dice 6-3 in favore della polacca. Ecco le loro parole

03 maggio 2024

Come è successo lo scorso anno, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka si ritroveranno in finale nel Wta 1000 di Madrid. Le due più forti giocatrici del mondo si affronteranno per la decima volta e il bilancio dice 6-3 in favore della polacca. Modi diversi di arrivare in finale: Iga ha demolito in 71 minuti l’americana Madison Keys, Aryna ha sofferto maledettamente contro Elena Rybakina ed è stata a un passo dall’eliminazione.

“Sono soddisfatta di tutto”, dice la numero 1 del mondo e 3 volte campionessa di Parigi. “Sono felice, mi sono adattata bene alle condizioni e ho lavorato sodo per arrivare a questo punto. L’80% di punti con la seconda? E’ il lavoro costante che faccio su me stessa, ma onestamente mi concentro di più sulla prima. Poi il mio modo di servire è agevolato dalla terra rossa”. Iga fa un passo oltre la semifinale e pensa alla sfida con Sabalenka. “Vorrei rispettare pienamente il mio piano tattico. So cosa fare, ma non sempre riesco a metterlo in pratica quando affronto giocatrici così forti”.

Il calendario è sempre molto fitto, ma cosa pensano i giocatori di qualche giorno di riposo in più? “Penso che nelle settimane prima degli Slam, quando non giochiamo, abbiamo già la possibilità di riposarci. Ma allo stesso tempo dobbiamo adattarci. Quando si ha un giorno libero durante tornei come questo è come non averlo, perché ti alleni, mangi e pensi come se dovessi avere una partita. Sei concentrata sulla possibile vittoria”.
 
Dall'altra parte, una maratona: quella che ha portato Aryna Sabalenka in finale per la terza volta a Madrid, dove ha vinto lo scorso anno (in finale contro Iga) e nel 2021. “Come ho fatto a ribaltare la partita? Non lo so, ho solo fatto del mio meglio”. Sotto di un set e di un break, la bielorussa ha ritrovato fiducia al servizio. “Vincere facilmente dei game in battuta mi ha dato una mano e una scossa. La tradizione positiva al tie-break? Non lo sapevo, probabilmente non pensare alle statistiche mi aiuta. La mentalità vincente al tie-break è quella di rischiare e io provo a farlo. Iga? Sono emozionata, sono sempre grandi partite contro di lei. La strategia potrebbe cambiare, guarderò le sue ultime partite per capire cosa fare”.

La numero 2 del mondo ha conservato la posizione in classifica, tenendo a distanza Gauff e Rybakina. La kazaka può mangiarsi le mani per il clamoroso dritto a campo aperto fallito quando era a due punti dal match. “E’ stato questo il punto di svolta? Non ricordo - spiega Sabalenka - ma so solo che io ho sfruttato le mie occasioni e la partita è cambiata”. Lo scorso anno Aryna giocò in finale contro Swiatek la sua miglior partita sulla terra rossa. E a 12 mesi di distanza dovrà ripetersi. “Non so se possiamo definirci le Big 3. Iga e Elena Rybakina hanno fatto benissimo in questa prima parte di stagione. Questo è un solo torneo, per tornare ai miei livelli ho bisogno di continuità”.
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