-
Slam

Us Open, Djokovic: "Gli Slam sono il mio più grande obiettivo"

Intervenuto nel corso del media day il serbo non nasconde tensione e ambizione: "Sono nervoso come tutti, guardo agli Slam come a un'opportunità per scrivere un'altra pagina di storia"

26 agosto 2023

Nell'incontro con i media alla vigilia del torneo, Novak Djokovic, tornato a New York dopo due anni d'assenza, ha parlato della tensione e dell'ambizione con cui sta vivendo queste ultime ore di vigilia, del suo rivale Carlos Alcaraz e dell'unicità degli US Open rispetto agli altri tre Slam. Di pubblico, atmosfera e...record negativo.

Sull'inseguimento al 24°Grand Slam: "Sono nervoso come chiunque altro. La gente crede che io non avverta alcun tipo di stress o tensione, ma è tutto il contrario: ne avverto molta. Devo gestirla, e trattandosi di emozioni ognuno ha il suo modo di farlo".

Sulla sua condizione: "Ho giocato molto bene nte la scorsa settimana, a Cincinnati non avevo perso un set prima della finale. Ho giocato di notte, e poi di giorno quando faceva molto caldo e fisicamente è stata dura. Carlos sta giocando davvero bene, mi spinge al limite come io credo di fare con lui, ed è per questo che riusciamo a dar vita a match memorabili. Quella di Cincinnati resterà una delle finali più emozionanti e difficili al meglio dei tre set di tutta la mia carriera. Sono crollato a terra perché è stato come aver vinto un Grand Slam, sono sincero. E' stato estenuante, e fisicamente mi ha lasciato addosso molta stanchezza nei giorni successivi. Ma sono questi i match per cui spingo ancora me stesso al limite durante gli allenamenti con sacrificio e disciplina. A 36 anni sento ancora questa spinta".

Sul suo ritorno a New York: "Sono emozionato all'idea di essere tornato perché qui c'è l'arena più grande che esista nel nostro sport. Sull'Arthur Ashe, durante le sessioni serali, si respira senza dubbio l'atmosfera più elettrica, divertente ed eccitante che si possa trovare sul circuito e sono felice all'idea  di poterlo fare di lunedì, di fronte al pubblico più rumoroso che ci sia nel mondo del tennis".

"Gli Slam sono al momento l'obiettivo più grande della mia carriera, lo dico da tempo ormai. Non so quanti altri ne giocherò, al momento nella mia testa non mi sono posto alcun limite anche se so che a 36 anni le cose sono leggermente diverse e per questo devo essere più attento e grato e trattare ognuno di loro come se fosse l'ultimo. Guardo a questo Grand Slam come a un'opportunità per scrivere un'altra pagine di storia. Il fatto che io non giochi qui da due anni non cambia le mie sensazioni della vigilia: le aspettative sono le stesse, così come l'ambizione di vincere altri titoli".

Sull'unicità degli US Open, torneo che dal 2008 nessuno è più riuscito a vincere due volte consecutive : "Questo sono più le finali che ho perso rispetto a quelle che ho vinto, il mio record qui è il peggiore tra quelli negli Slam. Ma in generale, in termini di risultati, sono sempre stato costante, negli ultimi 15 anni credo di essere arrivato sempre ai quarti se non più avanti. Magari dipende dal fatto che arriva a fine stagione, è l'ultimo Grand Slam dell'anno dopo 8 mesidi tennis, e chissà forse è per questo che qui si assiste a molte più sorprese rispetto agli altri Slam. E' l'unica motivazione a cui mi viene da pensare".

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti