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12 mesi fa lo spagnolo stravolgeva il mondo del tennis con il suo successo dei record. Oggi fa il suo esordio contro il tedesco Dominik Koepfer
di Francesca Paoletti, da New York | 29 agosto 2023
Il Washington Post l'ha definita la stagione del cambiamento, l'anno delle rivoluzioni belle e non troppo silenziose che hanno travolto il tennis mondiale da quando sulla scena è apparso lui. Carlos Alcaraz da Murcia, che vince ed entusiasma sempre con il sorriso sulle labbra.
12 mesi fa sui i campi di Flushing Meadows lo spagnolo diventava il più giovane re degli Us Open da Pete Sampras 1990 e il più giovane numero 1 della storia del ranking ATP. Un talento che i mesi successivi hanno forgiato in tutta la sua grandezza. La vittoria su Casper Ruud in finale, gli occhi lucidi e l’abbraccio più bello con coach Ferrero sono rimasti impressi nelle pieghe del site newyorkese... un successo che ha cambiato la sua vita e che ha inaugurato la stagione del cambiamento.
Prima di iniziare la sua difesa al titolo Alcaraz ha firmato autografi, posato per photoshooting, siglato nuovi accordi commerciali e incontrato tutte le celebrities che tra fine agosto e i primi giorni di settembre affollano le tribune di Flushing Meadows. Vorrebbe camminare per strada tranquillamente, Carlos…. ma la popolarità è questa, tanto ti dà e qualcosa ti toglie.
La sua rincorsa al terzo titolo Slam della carriera vorrebbe anche dire firmare una doppietta che gli permetterebbe di eguagliare Roger Federer, ultimo in ordine cronologico a vincere per due volte consecutive nella Grande Mela. Carlos e un’altra leggenda da accarezzare nei numeri e nei record. Lui, che accanto alle leggende comincia a starci con una certa nonchalanche... con Novak Djokovic, ad esempio, con il quale in questa stagione del cambiamento ha avviato un valzer generazionale ricco di emozioni e belle partite: un’altra grande rivalità, lui e Nole, Nole e lui, a spartirsi equamente successi, il numero 1 del ranking e le attenzioni degli appassionati e degli addetti ai lavori. “Tutto quello che fa lui per il tennis è straordinario – ripete spesso Alcaraz – , Nole è un campione straordinario e io cerco sempre di osservarlo e di imparare da lui”.
Carlos, lo spagnolo che non molla mai, a New York farà il suo esordio nella tarda serata di martedì; nell’ultimo match che chiude la sessione serale sull’Arthur Ashe affronterà il tedesco Dominik Koepfer: “Sento di essere un giocatore migliore rispetto a quello che ha iniziato il torneo lo scorso anno, sento di essere un giocatore più maturo adesso”. Così parlò il ragazzo dei record, Koepfer e tutti gli altri sono avvisati.