
Chiudi
Dove può arrivare Jannik Sinner nel ranking ATP e nella Race dopo Wimbledon. Il duello Alcaraz-Djokovic per il posto di numero 1 del mondo
di Alessandro Mastroluca | 14 luglio 2023
La semifinale a Wimbledon è destinata a diventare il viatico per la prima qualificazione diretta di Jannik Sinner alle Nitto ATP Finals. L'altoatesino, che nel 2021 ha partecipato come riserva subentrando a Matteo Berrettini dopo il suo infortunio al termine del primo set del primo singolare contro Alexander Zverev, è quinto nella Live Race con 3.175 punti.
Con questo punteggio nella classifica basata sui soli piazzamenti stagionali dal 2016 ci si è praticamente sempre qualificati per le Finals (in un paio di occasioni l'ottavo nella Race è entrato con poco più di 3.200 punti, nelle altre con un bottino inferiore). E Sinner l'ha raggiunto a poco più di metà stagione.
Per quanto riguarda il ranking ATP, che si basa sui risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane, conquistare la finale avrebbe proiettato Sinner al settimo posto, la quarta miglior posizione di sempre raggiunta da un italiano nell'era Open. In questo modo Sinner avrebbe eguagliato il best ranking di Corrado Barazzutti.
Vincendo il torneo, sarebbe passato dall'attuale ottava alla quarta posizione nei Pepperstone ATP Rankings. E raggiunto Adriano Panatta come secondo miglior italiano di sempre nella classifica mondiale dopo Nicola Pietrangeli, considerato il numero 3 del mondo nel 1959 e nel 1960 secondo la classifica stilata allora dal giornalista britannico Lance Tingay.
Nelle battute finali di Wimbledon si deciderà anche chi occuperà la prima posizione nel ranking mondiale da lunedì. In corsa ci sono solo Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Alla vigilia del torneo era in corsa anche Daniil Medvedev che però avrebbe avuto bisogno di un'eliminazione precoce degli altri due rivali.
Alcaraz e Djokovic sono separati da 80 punti. Considerato che l'anno scorso Wimbledon non ha assegnato punti a causa della decisione di escludere russi e bielorussi, i calcoli sono più semplici. Tutti guadagnano l'esatto ammontare di punti previsto per il turno raggiunto. Rispetto a uno scenario "normale" la differenza è chiara e significativa. Prendiamo il caso di Djokovic, campione in carica. Se Wimbledon avesse assegnato punti l'anno scorso, vincendo il titolo quest'anno Nole avrebbe al massimo confermato il suo punteggio in classifica. Invece, se dovesse trionfare in questa edizione, aggiungerà 2000 punti al suo bottino.
Per questo motivo, chi andrà più avanti a questo punto fra Alcaraz e Djokovic sarà numero 1 dopo Wimbledon. In caso di finale tra il murciano e il serbo, in palio non ci sarà solo il trofeo ma anche il posto di numero 1 del mondo.