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Lo spagnolo ha imparato la lezione del match qui perso contro Djokovic e nonostante qualche imprevisto fisico è riuscito ad imporsi in cinque ser in quello che è stato "uni dei match più duri della mia carriera"
07 giugno 2024
"Devi trovare la gioia soffrendo, è questa la chiave, ancor più qui sulla terra rossa del Roland Garros, dove si giocano lunghi scambi e in un match durato quattro ore. Devi saper soffrire. L'ho detto tante volte al mio team: devi farti piacere la fatica". E' un Carlos Alcaraz visibilmente soddisfatto quello che a caldo ha commentato la vittoria che vale lui la prima finale a Parigi della sua carriera. C'è voluto tempo, è costata fatica. Ma adesso è il tempo di festeggiare.
"Sì, insieme a quello giocato contro Jannik agli US Open del 2022 questo è stato forse il match più duro della mia sin qui breve carriera - ha ancora proseguito il murciano - e questo la dice lunga su quanto forte sia Jannik e sul lavoro che sta facendo col suo team. Spero di giocarne ancora tanti altri come questo contro di lui, ma questo è stato senza dubbio uno dei match più duri mai affrontati".
Uno dei momenti di svolta del match è stato il terzo set, quando la fatica ha cominciato a farsi sentire su ambo i fronti costringendo i due contendenti a stringere i denti e al tempo stesso a non perdere la calma. Una situazione che Alcaraz aveva qui vissuto l'anno scorso, quando in preda ai crampi perse contro Novak Djokovic in semifinale: "Ho visto che faceva un po' di fatica, aveva dei crampi e anche io ne ho avuti, abbiamo dovuto lottare, ma ho imparato dal match dell' anno scorso contro Djokovic quando ero nella stessa posizione che in questi momenti devi restare calmo e continuare a giocare, solo così i crampi riescono a svanire. E' stato un terzo set strano, in un match bellissimo fatto di grandi scambi e grandi punti e sono davvero felice di tutto quanto fatto oggi".
Infine le ultime battute sono per il folto contingente spagnolo che ha affollato le tribune del Philippe Chatrier in un continuo sventolar di bandiere e intonar cori che hanno sostenuto Alcaraz nei momenti di difficoltà: "A tutti gli spagnoli che sono venuti qui: grazie mille! Mi sento un privilegiato ad avere giocato di fronte a voi e spero di rivedervi in finale".