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Roland Garros, Rublev e Tsitsipas avanzano al terzo turno

Il greco domina i primi due set ma poi è Altmaier a rientrare in partita mandando la sfida al quarto. Prossimo avversario, uno tra Sonego e Zhang. Il russo non concede nulla a Martinez e spera ora di migliorare i due quarti di finale da lui ottenuti a Parigi

di | 29 maggio 2024

Stefanos Tsitsipas (Getty Images)

Stefanos Tsitsipas (Getty Images)

E' Stefanos Tsitsipas il primo giocatore ad essersi qualificato per il terzo turno del Roland Garros. Il greco, testa di serie n.9 del tabellone, ci è riuscito grazie alla vittoria in quattro set ottenuta contro il tedesco Daniel Altmaier in poco meno di quattro ore di gioco col punteggio di 63 62 67(2) 64. 

"E' stato come avere la ciliegina sulla torta - ha detto a caldo Tsitsipas a fine match - Avere il pubblico dalla mia oggi è stato fantastico, sono riuscito a giocare un gran bel tennis fino alla fine e mi sono davvero divertito: vi ringrazio". 

Come accaduto nel suo match di primo turno, Tsitsipas impiega poco a sintonizzarsi sulla condizioni dello Chatrier, aiutato anche da un pubblico schierato in larga parte dalla sua. Nei primi due set il greco è riuscito a gestire le operazioni con nobile semplicità: rischiando il giusto e facendo valere la sua maggior caratura, tanto nei colpi d'avvio quanto nello scambio. Basta un'occasione nel primo parziale per ottenere il vantaggio e conservarlo fino alla fine; due sono invece gli affondi che consegnano lui il secondo set. Il massimo della resa con il minimo dello sforzo.

Nonostante il doppio svantaggio, Altmaier non ha mai dato l'impressione di essere uscito dal match. Questione di dettagli. La differenza nel computo complessivo di punti messi a segno non è enorme, i vincenti non sono mancati nel suo gioco e se solo trovasse un po' di continuità la sensazione è che l'inerzia avuta dalla partita sin lì possa virare di colpo. Certo, perché sia così occorre anche che Tsitsipas conceda al suo rivale qualche passaggio a vuoto, che viva un blackout - passeggero e prolungato che sia - e che il tedesco risulti impeccabile nel saper cavalcare questa concomitanza di fattori. Ed è questo quel che accade nel terzo set. 

Con quasi novanta posizioni nel ranking a dividerli e un rovescio a una mano ad accomunarne le gesta in campo, nel terzo set il match vive il suo momento più emozionante. E' come se il gioco di Altmaier d'un tratto si scoprisse infallibile ed efficace come mai lo era stato sin lì: servizio, risposte, vincenti dal fondo, accelerazioni a una mano, sorprese, lob. Il tedesco riesce a dispiegare tutto il suo repertorio di colpi e, cosa incredibile, non sbaglia nulla cancellando i gratuiti dal suo score e dopo essere andato in vantaggio 6-1, riesce a chiudere un tie-break e un parziale i cui numeri parlano chiaro: 100% di punti estratti dalla prima, 13 su 19 dalla sua seconda, nessuna palla break concessa al suo rivale e oltre il 35% di punti messi a segno sulla prima del greco.

"Lottare contro te stesso è la cosa che capita più spesso durante un match, devi combattere contro le tue emozioni e fare in modo, anche nei momenti peggiori, di trovare una soluzione - ha ancora aggiunto Tsitsipas nel suo commento a caldo - Ero sotto nel punteggio, non mi sono arreso, ne ho fatte tante di rimonte e ho imparato dal passato come fare a tirarmi su quando le cose non vanno per il verso giusto".

E alla sua esperienza e alla sua classe ha dovuto fare appello Tsitsipas per riprendere le redini di un match che in quel momento ha rischiato di sfuggirgli dalle mani. Con entrambi i piedi ben dentro la partita, e scortato dalle ali della fiducia, Altmaier ha continuato a giocare alla pari riuscendo per primo a strappare il servizio al suo avversario. Tsitsipas ha reagito immediatamente ed è stato allora, proprio quando meno se lo aspettava, che il tedesco si è reso conto di quanto realmente fosse alta la montagna che gli si parava di fronte. Il secondo break, arrivato dopo due altri game, era quello che consegnava a Tsitsipas il passaggio del turno. Per gli applausi di un pubblico grato a entrambi i contendenti.

"Non mi capita spesso di giocare contro rovesci a una mano - ha infine concluso la sua intervista a fine match - E' un tennis, il nostro, molto simile come dna: può essere un colpo molto efficiente, e se trovi il timing giusto ti permette anche di effettuare gran colpi con cui aprirti il campo, e carichi di maggiore topspin. E' una sfida diversa affrontare avversari così, ho dovuto riflettere in modo diverso per creare dei buoni colpi e alla fine credo di esserci riuscito".

Ultimo match della sessione diurna sullo  Chatrier è stato quello vinto da Andrey Rublev in tre set contro lo spagnolo Pedro Martinez. Vittoria netta, ottenuta in due ore esatte di gioco col parziale di 63 64 63. Giocasse sempre così, consapevole dei propri mezzi e padrone delle sue emozioni, il russo testa di serie n.6 del tabellone sarebbe sempre tra i favoriti dei tornei disputati sul rosso.  

La prestazione messa in campo, costruita su percentuali solide sia in servizio che in risposta, non ha offerto a Martinez nessun appiglio da cui provare a risalire una china fattasi per lui sin dall'avvio troppo ripida da scalare. Vincitore quest'ano a Madrid, Rublev nonostante il breve percorso fatto agli Internazionali BNL d'Italia, è nel ventaglio dei pretendenti che per condizione fisica e fiducia costruita nella marcia d'avvicinamento al torneo può davvero pensare di poter arrivare fino in fondo. A Parigi vanta due quarti di finale in carriera, confidenza con le condizioni ne ha. Il resto dipenderà dal tabellone - dove aspetta il vincitore del match tra Arnaldi e Muller interrotto oggi sul 5-3 del primo set in favore dell'azzurro - e da quanto riuscirà a tenere a bada i suoi demoni.  

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