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L'azzurra batte nettamente la Bucsa e eguaglia il risultato dello scorso anno al Roland Garros. Nel prossimo turno affronterà la testa di serie n° 17 Samsonova
di Francesca Paoletti, da Parigi | 30 maggio 2024
Per Elisabetta quello in arrivo sarà il terzo match della carriera in un terzo turno Slam (dopo Parigi e Wimledon 2023, ndr), una continuità che passa attraverso il lavoro quotidiano e il confronto con il sempre attento coach Fausto Scolari: “Ho avuto periodi di alti e bassi, momenti in cui faticavo ad accettare che dovessi migliorare. Man mano che passano le stagioni le avversarie ti conoscono e imparano a trovare i punti deboli. Per fortuna il mio allenatore mi spinge sempre a migliorarmi e quando mi vede poco motivata, come accaduto ad esempio prima di Rabat, mi spinge a far meglio. Mi vedeva senza più quella voglia e determinazione che devo necessariamente avere in campo. Mi ha detto ‘o cambi marcia o torni indietro’. Non sono né la Sabalenka né la Rybakina e non mi posso permettere di abbassare la guardia. Devo accettare di far fatica per migliorarmi”.
Nel prossimo turno, in programma venerdì alle ore 11 sul ‘Lenglen’, affronterà la Samsonova: “So che mi metterà in difficoltà e la palla andrà velocissima – analizza la sfida con russa, testa di serie numero 17 - . Dovrò essere paziente e accettare il fatto che mi farà molti winners e servirà benissimo. Oggi, inoltre, abbiamo fatto il warm up insieme e la sua palla pesava veramente molto”.
Il tennis e lo studio, la vita di Elisabetta Cocciaretto è scandita da queste due passioni: “Mi piace molto parlare di università – conclude - ; lo studio mi rende una persona migliore e diversa. Ho fatto 12 o 13 esami ma ne mancano 9, spero di laurearmi in tempi brevi. Per me è fondamentale, è uno dei miei grandi obiettivi”.