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Berrettini, che omaggio a Sonego e Paltrinieri: l'intervista a SuperTennis - VIDEO

L'intervista a Matteo Berrettini alla vigilia dell'esordio allo US Open. Il romano parla a SuperTennis delle sue condizioni, dell'amicizia con Lorenzo Sonego e dell'ammirazione per LeBron James

29 agosto 2023

Quattro anni dopo la prima semifinale Slam allo US Open del 2019, per Matteo Berrettini è cambiato tanto. Forse tutto. Ma alla vigilia dello US Open 2023 ci tiene a sottolineare che in fondo lui non è cambiato affatto. Alla vigilia dell'esordio contro il francese Ugo Humbert, oggi alle 17, Berrettini ha parlato a SuperTennis del suo ottimismo per questo torneo e dell'amicizia con Lorenzo Sonego. "Nel tennis non è semplice costruirle, ma è bello quando incontri una persona come Lorenzo" ha detto.

Il romano ha parlato anche di modelli e figure capaci di ispirare. Oltre a Roger Federer, ha fatto riferimento all'icona del basket NBA LeBron James e a Gregorio Paltrinieri, uno dei più grandi nuotatori italiani di sempre. "Ricordo una sua intervista in cui diceva che doveva perdere, come prendere un muro in faccia, per ricordarsi di vincere" ha spiegato.

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"Sono al mio settimo US Open, il tempo sta volando - ha esordito Berrettini -. La semifinale qui del 2019 ha aperto la mia carriera ad alto livello, è da lì che ho cominciato a credere alla Top 10. Il ragazzo Matteo è sempre lo stesso, sono la stessa persona con gli stessi principi, ma sono cambiati gli obiettivi. E' cambiato tanto, ma è la normale evoluzione di un giocatore. Affronto tutto con la stessa voglia e con la mia personalità, immergendomi in quello che faccio. A volte è positivo, a volte un po' meno".

Dopo Wimbledon, anche il suo ottimismo è cresciuto. "Sto bene, la cosa più bella è che non sto pensando al mio corpo. E' una cosa che cercavo da tanto tempo, mi sento bene ed è la cosa più importante. Ovviamente non basta solo questo. Secondo me il livello tennistico c'è, ma quel che serve è giocare partite. In passato sono arrivato a questo torneo con più fiducia, avendo giocato più partite. Di sicuro so di cosa sono capace, affronterò il torneo una partita alla volta, un punto alla volta, con tanta voglia ma senza obiettivi troppo lontani"

A Wimbledon il suo torneo è iniziato con la vittoria, in un match spalmato su tre giorni, con Lorenzo Sonego. Il torinese è un suo grande amico fuori dal campo. Un rapporto, quello fra Matteo e Lorenzo, non così usuale nello sport di alto livello. "Non credo sia facilissimo avere amicizie nel circuito per mille motivi - ha detto Berrettini a SuperTennis -. Vuoi o non vuoi in fondo siamo rivali. E' bellissimo però trovare una persona come Lorenzo che è un amico vero. Anche con gli altri italiani della nazionale di Coppa Davis c'è comunque un ottimo rapporto, spesso andiamo magari a cena insieme nei tornei".

Il tennis non è l'unica passione di Berrettini, sempre curioso nella sua ricerca di stimoli e ispirazioni. "Sono cresciuto con LeBron James, per non parlare di Federer che, si sa, sempre sarà il mio idolo - ha concluso -. Lo ammiro per tutto quello che fatto in campo e fuori, per come ha gestito la pressione. Mi ha fatto innamorare del basket. Poi ci sono tanti atleti italiani che è bello seguire come Gregorio Paltrinieri. Si può trovare ispirazione negli altri atleti ed è bello lo sport per questo, perché ti permette di conoscere tante personalità e tanti modi di gestire la gioia, la pressione, tutto quello che facciamo".

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