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Slam

Arnaldi saluta Parigi: “Torneo molto positivo, il mio livello si sta alzando”

Matteo cede in quattro set a Stefanos Tsitsipas: “Peccato per i quattro set point ma lui da quel momento ha trovato la strada giusta”

di | 02 giugno 2024

Roland Garros, Matteo Arnaldi in azione (Getty Images)

Roland Garros, Matteo Arnaldi in azione (Getty Images)

La cosa che maggiormente, e piacevolmente, sorprende di questa ‘new age' azzurra è la capacità di analizzare i match e, soprattutto, l’onestà con cui analizzano sé stessi. Matteo Arnaldi, e prima ancora in quella stessa sala conferenze numero 2 del Roland Garros Elisabetta Cocciaretto, hanno 23 anni, grande personalità e tanto ‘sale in zucca’.
 
La sconfitta con Stefanos Tsitsipas, per come è maturata, lascia un po’ di amaro in bocca ma il ragazzo ligure è giustamente soddisfatto del percorso fatto in questo secondo Slam stagionale: “Partita dopo partita il mio livello si sta alzando – spiega ai cronisti – non mi era mai capitato di affrontare due Top 10 consecutivamente in uno Slam e credo di poter dire che si sono visti dei grandi miglioramenti. Mi era capitato di affrontare Alcaraz agli Us Open e De Minaur in Australia, e avevo perso sempre 3 set a zero; qui ho battuto Rublev e sono stato ad un soffio dal salire due set a zero con Tsitsipas”.
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E’ stato un buon match – continua nell’analisi della sfida di quarto turno con il greco – ho giocato molto bene i primi due set ma dal terzo lui è salito ed è diventato impressionante. Da numero 8 o 9 del mondo quale è ha saputo trovare una strada per rientrare nel match. Per questo gli devo dire bravo. Non ricordo perfettamente i quattro i set point non concretizzati, ma chiaramente vincere un set in quel modo gli ha dato fiducia. Io sono calato un po’ nell’intensità, avrei potuto servir meglio, avrei potuto fare qualcosa di diverso, ma lui è stato bravo a salire di livello nel momento giusto. Non ho niente da rimproverarmi, sono contento del mio approccio a questa partita”.
 
Arnaldi, guerriero nato, non ha mai nascosto il suo gradimento per i palcoscenici più grandi, per gli Slam, i match tre su cinque, gli stadi grandi e, magari, il pubblico contro: “Mi esalto in queste situazioni, quando il match si fa fisico penso di riuscire a dare anche qualcosa in più. Sento che il mio livello sta crescendo, ho giocato benissimo contro due Top 10 e dopo New York ho raggiunto un altro quarto turno Slam. Tutto questo mi rende orgoglioso. Mi manca qualcosa, forse la continuità, ma da Parigi porto via tante sensazioni positive”. E virtualmente porta via anche un altro best ranking, sempre più a ridosso della Top 30.
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