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Nei quarti, i secondi di fila sui prati di Church Road, Jannik, ottavo favorito del seeding, supera in quattro set il sorprendente russo Safiullin, alla prima esperienza in assoluto nello Slam londinese. Nella sua prima “semi” Slam in assoluto sfiderà Djokovic, già sette volte vincitore su questi prati
di Tiziana Tricarico | 11 luglio 2023
Vincere quando sei stra-favorito non è mai una roba semplice. E nemmeno sapere che hai avuto un tabellone senza nemmeno un top 70 che meglio di così è difficile. Poi però sul campo le partite si devono vincere, e lui lo ha fatto regalandosi, al quinto tentativo, la prima semifinale Major della carriera. Che questo sia avvenuto poi nel tempio del tennis è solo un valore aggiunto. Jannik Sinner è in “semi” Wimbledon, terzo Slam stagionale che si sta avviando alle fasi decisive sull’erba dell’All England Club di Londra e che quest’anno - di nuovo aperto a tutte e con punti validi per il ranking mondiale dopo il pasticcio del 2022 - distribuisce un montepremi record: 44.700.000 sterline. L’altoatesino è il terzo azzurro nella storia al penultimo atto dei “The Championships” dopo Nicola Pietrangeli (1960) e Matteo Berrettini (2021), ed è il più giovane ad essere riuscito nell'impresa.
Nei quarti il 21enne di Sesto Pusteria, n.8 ATP ed ottavo favorito del seeding, ha battuto 64 36 62 62, in due ore e 14 minuti di partita, il russo Roman Safiullin, n.92 ATP, all’esordio assoluto ai “The Campionships”, che negli ottavi aveva eliminato il canadese Shapovalov, n.29 del ranking e 26 del seeding, complice un problema al ginocchio sinistro del 24enne nato a Tel Aviv. Jannik è diventato così il decimo azzurro in semifinale in uno Slam.
SPECIAL SINNER ????
— Wimbledon (@Wimbledon) July 11, 2023
The Italian reaches his first Grand Slam semi-final, beating Safiullin 6-4, 3-6, 6-2, 6-2#Wimbledon pic.twitter.com/n9dBHVCYCG
“Questa semifinale vuol dire tanto per me: tante ore sul campo, tanti sacrifici per vivere questo momento, anche insieme a voi - le parole di un Sinner piuttosto emozionato -. In ogni partita cerco di giocare il mio tennis: dopo aver perso il secondo, nonostante un break di vantaggio, mi sono detto che dovevo vincere altri due set. Lui è un avversario difficile da affrontare, lo sapevo e credo che raccoglierà altri grandi risultati. I giovani protagonisti in questa edizione? Beh, era il momento di cambiare. Comunque, in attesa di Alcaraz o Rune, lasciatemi almeno una notte il primato di essere il semifinalista più giovane di questa edizione - scherza -. Chi vorrei in semifinale? Beh Djokovic su questo campo credo non perda da dieci anni…”.
Buonissimi i numeri di Sinner: 14 ace e 2 doppi falli, il 55% di prime in campo con il quale ha vinto il 90% dei punti ed un 55% di punti conquistati anche con la seconda. Non eccezionale la trasformazione delle palle-break: ne ha convertite solo 5 su 11. A referto 36 vincenti a fronte di 20 gratuiti (27 contro 31 il bilancio del suo avversario).
Il match. Jannik aveva vinto l’unico precedente, piuttosto combattuto, con il 25enne di Podolsk, disputato nel round robin dell’ATP Cup 2022. Tetto chiuso: si gioca indoor. Il russo, alla sua prima esperienza sui prati londinesi, nel primo set tiene a zero i primi due turni di battuta: poi nel quinto gioco iniziano i problemi, con due palle-break annullate. Nel nono game, però, black-out totale di Safiullin che va sotto 0-40: salva la prima palla-break ma sulla seconda il suo diritto finisce lungo e Sinner sale 5-4. E poco dopo l’altoatesino, con un parziale di 12 punti a 1, chiude 6-4.
Nel secondo gioco della seconda frazione piccolo momento di difficoltà di Jannik che si ritrova indietro 0-30: la reazione si traduce in un parziale pauroso di 12 punti di fila, con l’unico “aiuto” che è il doppio fallo di Safiullin che regala il break all’azzurro nel terzo game (3-1). Quando il set sembra ormai incanalato su binari tricolori arriva la reazione del russo, incrementata da un passaggio a vuoto di Sinner da manuale: Safiullin vince cinque giochi consecutivi (20 punti a 5) e pareggia il conto (6-3).
Nel secondo game del terzo set Roman annulla una palla-break grazie ad un net provvidenziale (1-1). Ancora problemi per il russo nel quarto gioco: complici due doppi falli concede altre due palle-break ma l’azzurro non ne approfitta (2-2). Si replica nel sesto e stavolta con dritto lungolinea imprendibile Jannik centra il break e sfoga la tensione con un urlaccio (4-2). Sinner conferma il vantaggio (5-2) e poi nell’ottavo gioco disastro Safiullin, che concentra tre doppi falli, un diritto in prima fila ed un errore di rovescio consegnando il 6-2 all’altoatesino.
Con una seconda a 190 chilometri orari Jannik annulla una palla-break in avvio di quarto parziale (1-0). Di nuovo sesto game stregato per il russo che sulla palla-break mette largo il diritto incrociato: l’azzurro ringrazia e sale 4-2. Safiullin non ci crede più e Sinner con l’ace numero 14 conferma il vantaggio (5-2) e poco dopo il rovescio in corridoio del russo proietta l’azzurro nella sua prima semifinale Slam.
Venerdì in semifinale - la prima a livello Slam per lui - Sinner troverà dall’altra parte della rete il serbo Novak Djokovic, n.2 del ranking e del seeding, sette volte vincitore su questi prati, che ha eliminato in quattro set l’altro russo Andrey Rublev, n.7 ATP e settima testa di serie. Il 36enne fuoriclasse di Belgrado ha battuto Jannik in entrambe le sfide precedenti, disputate al primo turno del Masters 1000 sulla terra di Monte-Carlo nel 2021 e proprio a Wimbledon nei quarti dello scorso anno recuperando due set di svantaggio.
Il tennista allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill è alla terza partecipazione al tabellone principale dei “The Championships” ed ha migliorato i quarti dello scorso anno quando si era arreso a Djokovic dopo essere stato in vantaggio per due set a zero. Proprio su questi campi Sinner 12 mesi fa ha vinto i suoi primi match sull’erba.
Quest’anno ha battuto nettamente prima l’argentino Juan Manuel Cerundolo, n.111 del ranking, e poi l’altro argentino Schwartzman, n.98 ATP: al terzo turno contro Halys, n.79 del ranking, non ha giocato al massimo - cedendo un set - ma non serviva. Ed anche negli ottavi contro il colombiano Galan, n.85 ATP, è sembrato un po’ “trattenuto”, ma nonostante tutto ha chiuso in tre set, così come nei quarti contro l’esordiente russo Safiullin, n.92 ATP, al quale ha concesso il secondo set del torneo. Forse davvero il bello deve ancora venire….