Si contano sulle dita di due mani le grandi sorprese nelle semifinali di Wimbledon. L'ultima è stata Raonic-Federer del 2016, prima Berdych-Djokovic 2010, Ivanisevic-Henman 2001 fino a tornare a Rosewall-Smith del 1974.
di Luca Marianantoni | 12 luglio 2023
La domanda sorge spontanea. Quante volte, in una semifinale di Wimbledon, il favorito del torneo ha perso contro l'outsider? E' il tema che tiene svegli milioni di italiani alla vigilia della semifinale tra il nostro Jannik Sinner e il sette volte campione Novak Djokovic.
Tornando a ritroso nel tempo scopriamo che nel 2016 il favorito Roger Federer perse in semifinale dal canadese Milos Raonic per 63 67 46 75 63. Nel corso del quarto set Federer mancò 2 palle break sul 2-2 e una, assai molto più importante, sul 4-4 che gli avrebbe permesso di servire per il match. Poi, sotto 5-6 sempre al quarto, lo svizzero perse il servizio da 40-0 mancando 4 palle per agguantare il tie-break. Infine nel quinto set Federer subì il break decisivo nel terzo game senza più avere per rientrare in partita.
Nel 2010, senza più Federer eliminato nei quarti da Berdych, raggiunsero la semifinale anche il numero 2 del mondo Nadal, il n° 3 Djokovic e il n° 4 Murray. A sorpresa Berdych superò la prova del 9 battendo Djokovic per 63 76 63.
Salto indietro di un'altro decennio e nel 2001 troviamo in semifinale il numero 125 del mondo Goran Ivanisevic e la testa di serie numero 6 Tim Henman. Per i bookmakers e per gli esperti, il favorito del match è l'inglese. Ma la pressione stritolò Henman: avanti due set a uno, sul 4-3 del quarto set Henman mancò una palla per andare a servire per il match e poi al tie-break, dopo essere stato avanti un mini break, arrivò a due punti dal match prima di cedere il tie-break per 7 punti a 5 e il quinto set per 6-3.
Negli anni 90 le sorprese abbondano. Nel 1997 Cedric Pioline batte in cinque set Michael Stich 67 62 61 57 64, l'anno prima Malivai Washington ha la meglio 10-8 al quinto su Todd Martin, nel 1993 Jim Courier ferma il cammino di Stefan Edberg superandolo per 46 64 62 64 e due anni prima è ancora Stefan Edberg a perdere da favorito contro Michael Stich. Questo è un match che passa alla storia (46 76 76 76 lo score) perché Edberg perde senza mai cedere il servizio e facendo 6 punti in più del rivale.
Negli anni 80 le sorprese hanno come protagonista il bombardiere sudafricano Kevin Curren. Nel 1985, da underdog, batte Connors 62 62 61 e nel 1983 perde contro il neozelandese Chris Lewis per 67 64 76 67 86.
L'ultima grande sorpresa dell'Era Open è il successo nella semifinale del 1974 del quasi quarantenne Ken Rosewall su Stan Smith per 68 46 98 61 63.