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Parigi mon amour, il weekend magico di Sara e Jas: "Tutto semplicemente bellissimo"

Dopo il trionfo di Roma, ecco la prima finale Slam di coppia. E sulla sfida Paolini-Swiatek la Errani avverte: "Iga è impressionante, ma è una ragazza come noi, non è una macchina"

di | 07 giugno 2024

Sara Errani e Jasmine Paolini (foto Maiozzi/FITP)

Chiamiamoli pure… gli straordinari più belli del mondo. Il Roland Garros magico di Jasmine Paolini si fa in due, e dopo la finale di singolare eccola protagonista anche della finale di doppio. La coppia delle meraviglie lo ha rifatto; dopo la magia romana, Jas e Sara Errani si sono assicurate anche la finale di Parigi: “Se il successo a Roma lo avevamo definito pazzesco, meraviglioso, magico – dicono in coro – , questa finale come possiamo definirla… uguale! Pazzesca, meravigliosa , magica. Non sappiamo cosa dire, abbiamo giocato un buon torneo, stiamo migliorando partita dopo partita... è tutto semplicemente bellissimo”.
 
La semifinale ha rappresentato un test durissimo per le due azzurre: “E’ stata partita una partita complicata, difficilissima. Nel primo set non abbiamo visto palla, tiravano fortissimo da ogni parte del campo… ci hanno letteralmente preso a pallate. A fine primo set ci siamo dette, ‘peggio di così non possiamo fare’, e da quel momento ci siamo messe sotto, abbiamo preso le misure, ci siamo incastrate nei loro punti deboli e abbiamo trovato una soluzione per rientrare nel match. E’ andata bene anche se durante il match pensavo che stavo facendo stancare troppo Jas…”, dice Sara con un sorriso.

Jasmine Paolini e Sara Errani esultano (foto Getty Images)

Quello che la tennista di Bagni di Lucca proverà domani, Sara lo ha vissuto nel 2012: “Essere in una finale Slam è speciale, è un momento che ricorderà per sempre. Se posso essere di aiuto, anche solo un 1 %, sarebbe straordinario. Spero possa viverlo nel miglior modo possibile. Si deve divertire e deve crederci. Essere nel suo box è speciale anche per me, siamo grandi amiche e sono state delle settimane indimenticabili. Crediamo in lei, e anche se il match è difficilissimo, lei è forte... come è difficile parlare con lei qui davanti!”, e ci scappa un altro sorriso.
 
La Errani nel 2012 scese in campo contro quella che in quel momento era la testa di serie numero 2, probabilmente la migliore versione di Maria Sharapova; più o meno quello che Jasmine vivrà nella finale di sabato contro la dominatrice del tour Iga Swiatek: “Come gestire una sfida così? Eh, non lo so, altrimenti avrei gestito meglio anche la mia finale – dice Sara - ; ovviamente non sarà facile ma contro queste campionesse cerchi sempre di volere strafare, cerchi sempre di fare il triplo, invece credo sia importante mantenere comunque il proprio stile di gioco. E’ importante rimanere aggrappati al proprio gioco, e crederci sempre, punto su punto. Jas deve provare a spingere ed essere aggressiva e ordinata. L’altra è potente ma anche Jas lo è, a velocità di palla può tenerle testa. Dovrà avere la pazienza di accettare i punti più lunghi, spingendo sempre”.

La grinta di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Il suo punto debole? – aggiunge Jasmine - Fa tutto abbastanza bene, ovviamente, non a caso sta vincendo moltissimo. Il mio obiettivo è prendere in mano il gioco e provare a prendere il campo e farle male non appena ci sarà una palla più abbordabile”.  “La Swiatek è impressionante – conclude la Errani - , ma è una ragazza come noi, ha  mani, due gambe, due braccia… non è macchina”.
 
Dopo aver confessato di non ricordare la finale 2012, Jasmine almeno quelle giocate da Sara in doppio le ricorda?: “Nemmeno… però ricorderò quella di domenica”. E ci salutano con il sorriso più bello… il weekend dei sogni è appena iniziato.
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