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Parla Matteo: "Fisicamente mi sento meglio di quanto mi aspettassi"

Un’altra prestazione maiuscola del tennista romano che schianta Zverev e torna negli ottavi dove troverà Alcaraz

di | 09 luglio 2023

La gioia immensa di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

La gioia immensa di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Un ace pesante, un sorriso leggero. Matteo Berrettini ha chiuso il suo match con Alexander Zverev con il suo colpo simbolo, scagliato con sicurezza e violenza, a scacciar via oramai definitivamente tutte le paure e le incertezze degli ultimi mesi. 

Con il 63 76 76 rifilato al tedesco, numero 19 del seeding, il tennista romano torna negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon, e nella seconda settimana di uno Slam per la decima volta in carriera. Un match senza sbavature, malgrado un avversario pericoloso e una sospensione per pioggia che interrotto per qualche minuto la magia: “Nel primo game ho sentito un po’ la tensione – spiega nel corso della conferenza stampa - da tempo non giocavo su campi così grandi. Sono partito lento ma poi ho ingranato bene anche perché so che su questa superficie posso infastidirlo. A metà secondo set ho sentito che le cose stavano cambiando e che entrando nello scambio mi sentivo superiore. Fisicamente mi sento meglio di come mi aspettassi”. 

Nei tre match disputati fino ad ora Berrettini non ha mai perso il servizio – 54 turni di battuta consecutivi - e oggi con Zverev ha concesso, e salvato con autorità, una sola palla break: “Avere un’arma del genere mi tranquillizza – ha spiegato - anche se poi dipende sempre da come approcci la partita, devi sentirti bene per far funzionare quell’arma. Il servizio esterno sull’erba è importante ma la chiave credo sia stata la capacità di variarlo spesso e non dare riferimenti… se poi riesci a farlo sul match point meglio così”.  

Un bel primo piano di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

E così, nel torneo dell'"adesso devo solo avere pazienza, adesso devo andare piano", Matteo scatta veloce verso un quarto turno che lo opporrà al numero 1 del mondo Carlos Alcaraz: “E’ impressionante sotto tutti i punti di vista - l’analisi dell'azzurro -; ovviamente lo è tennisticamente, non sarebbe il numero 1 del mondo altrimenti, fisicamente… io alla sua età pesavo 15 kg di meno... e per la maturità. Ma la cosa che mi colpisce di più di Carlos è il modo in cui gestisce le cose. Non sono mai stato numero 1 ma ho avvertito anche io la pressione e non è stato facilissimo gestirla… eppure ho 7 anni di più. Lui invece ha sempre il sorriso sulle labbra, è sempre felice di stare dove sta e per questo lo considero un esempio per le nuove generazioni e per le persone che ci guardano. Non è mai triste, qualche volta si lamenta su qualche palla, ma sempre felice, sempre sorridente”.  

Dopo 5 giorni consecutivi di match Matteo domani osserverà il primo giorno di riposo del suo Wimbledon: “Giocare cinque giorni di fila – ha dichiarato nell’intervista a fine match - non è nulla se penso a tutti quelli che ho passato nel letto a piangere perché non potevo giocare. Tutto questo mi è mancato, moltissimo”.  

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