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Premier Padel cresce ancora: da Madrid anche Tapia e Sanyo

Risolta la questione legale che l’ha tenuto fuori dai primi tre tornei Premier Padel, Agustin Tapia farà il suo esordio con Sanyo Gutierrez a partire dal P1 di Madrid. Un’opportunità che arriva nel momento ideale, visto il livello espresso dai due nel 2022, e aumenta ulteriormente il valore e l’interesse nel nuovo circuito

di | 19 luglio 2022

Il circuito Premier Padel sta riscuotendo un successo incredibile, portando lo sport in dei palcoscenici difficili anche solo da immaginare fino a pochi mesi fa come il Foro Italico e il Roland Garros, ma senza Agustin Tapia e Sanyo Gutierrez è come se mancasse qualcosa. Perché sono la terza coppia del mondo, perché sono fra i più amati e perché sin qui nel 2022 hanno dimostrato di essere gli unici davvero in grado di tenere il passo di Ale Galan e Juan Lebron. Finalmente, dopo la rinuncia forzata (o quasi) ai primi tre appuntamenti del nuovo circuito, i due argentini potranno provare a fare lo stesso anche nel nuovo universo del loro sport, a partire dal P1 di Madrid in programma dall’1 al 7 agosto al WiZink Center.

La buona notizia è arrivata da Tapia, che è riuscito a risolvere la questione contrattuale che gli ha impedito di partecipare alle prove precedenti. In sostanza, quando nel 2017 l’argentino ha firmato col brand di attrezzatura Nox, ha ceduto all’azienda anche i propri diritti d’immagine, in cambio della possibilità di trasferirsi a tempo pieno in Europa per giocare nel circuito più importante. Data la causa legale intentata dal World Padel Tour (di cui Nox è partner) ai giocatori sotto contratto di esclusività fino al 2023 che hanno scelto comunque di prendere parte agli eventi Premier Padel, Nox ha suggerito a Tapia di non partecipare al circuito, per evitare conseguenze che avrebbero avuto ripercussioni anche sull’azienda stessa.

Tuttavia, dopo qualche settimana di lavoro gli avvocati delle parti hanno trovato la quadra: l’argentino ha deciso di assumersi le eventuali responsabilità legali ed economiche di una possibile azione del WPT nei suoi confronti, sollevando l’azienda da ogni responsabilità. Una mossa che gli dà la libertà di giocare dove preferisce.

Si tratta di una decisione importantissima, per tanti motivi. Primo: il circuito Premier Padel ha dimostrato in un attimo di avere grande credibilità e diventerà il futuro della disciplina, quindi chi desidera diventare il miglior giocatore del mondo (Tapia ha tutto per riuscirci) è lì che deve giocare. Secondo: l’aspetto economico. In tre tornei Galan e Lebron hanno messo insieme quasi 120.000 euro, cifra da capogiro per il padel. Il potenziale mancato incasso iniziava a diventare troppo, specialmente viste le potenzialità di una coppia come Tapia/Gutierrez.

Terzo: Sanyo stava iniziando a mettergli pressione, se non direttamente almeno con qualche richiamo nelle interviste. In una delle ultime aveva detto di sentire il bisogno di avere un compagno a tempo pieno, il che lasciava percepire il suo malcontento per la situazione, fino a rendere credibile persino l’ipotesi di un cambio di coppia. C’è da capirlo, visto che ha obbligato anche lui a correre ai ripari: a Doha il “mago” ha partecipato col nipote, a Roma ha rinunciato per la nascita del secondo figlio, mentre da Parigi è rimasto fuori perché ha sperato fino all’ultimo nel via libera a Tapia, che però non è arrivato in tempo.

Ora, però, la situazione è finalmente risolta e i due potranno esordire a Madrid, per poi volare a Mendoza (Argentina) per il secondo P1 del calendario. Un’opportunità che arriva nel momento perfetto, visto il rendimento trovato dai due negli ultimi tempi.

Il ranking mondiale FIP dice che la seconda coppia al mondo è quella composta da Paquito Navarro e Martin Di Nenno, ma la stagione sta raccontando una storia ben diversa. Nel World Padel Tour Tapia e Gutierrez – insieme dal settore del 2021 – hanno vinto lo stesso numero di titoli (quattro) di Galan e Lebron, ne hanno portati a casa tre degli ultimi sei e soprattutto nell’intera stagione non hanno mancato una sola volta l’appuntamento con la semifinale. Vuol dire che a picchi di rendimento da numeri uno sanno accoppiare grande continuità, indipendentemente dalle condizioni di gioco.

Tapia, classe 1999 da Catamarca, è appena diventato il giocatore più giovane di sempre a raggiungere quota 10 titoli nel WPT, e ormai non ha più niente da invidiare a chi gli sta davanti, sia in termini di capacità sia di spettacolo offerto al pubblico, fra smash a velocità supersoniche, recuperi impossibili e giocate da record di visualizzazioni sui social. Con lui e il compagno al via il circuito Premier Padel cresce ancora, sia a livello di qualità di gioco sia di interesse. Andando a prendersi anche l’ultimo tassello che mancava.

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