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Per il sesto appuntamento stagionale del calendario, Premier Padel ha scomodato addirittura l’Estadio de la Cartuja, una location che ha già ospitato finali di Coppa Davis, la Billie Jean King Cup, la nazionale spagnola di calcio e tanto altro. Ora tocca alle stelle della pala, per un torneo attesissimo e chiamato a offrire ulteriori risposte su vari temi
di Marco Caldara | 30 aprile 2024
Dopo due finali di Coppa Davis entrambe vinte dalla Spagna, più la fase conclusiva della Billie Jean King Cup 2023, gli incontri della nazionale spagnola di calcio e una lunghissima serie di altre manifestazioni sportive (e non) di primissima importanza, all’Estadio de la Cartuja di Siviglia è il turno delle stelle della pala, per la sesta tappa stagionale del circuito Premier Padel (in diretta su SuperTennis). La categoria dell’evento dice P2, ossia quella che assegna meno punti, ma l’attesa è degna degli appuntamenti più importanti, sia per la location da urlo, sia perché il tour maggiore sbarca finalmente in Spagna e lo fa in Andalusia: la terra dove il padel è quasi una religione, e che ha regalato al movimento numerosi dei suoi campioni.
Due su tutti Paquito Navarro e Juan Lebron, che da poco sono tornati a fare squadra e hanno individuato in Siviglia una tappa fondamentale per il loro presente (e futuro). Il primo test a Bruxelles è andato così così, con l’eliminazione ai quarti di finale contro Nieto/Sanz e uno scambio un tantino troppo accesso in panchina, che ha alimentato le curiosità legate al secondo capitolo comune del loro percorso professionale. Siviglia darà ulteriori risposte, ma la concorrenza rimane serrata, a maggior ragione ora che Ale Galan e Federico Chingotto hanno avuto la conferma che cercavano: insieme possono vincere i tornei, anche quando dall’altra parte della rete, in finale, trovano Arturo Coello e Agustin Tapia. L’hanno fatto la scorsa settimana a Bruxelles e puntano subito a ripetersi.
Allo stesso tempo, i numeri uno hanno immediatamente un’occasione per ristabilire le gerarchie e c’è da scommettere che se la giocheranno al massimo delle loro possibilità, anche perché competere in Spagna – per chi ci è nato (Coello) o ci ha trovato le basi per costruirsi una carriera di successo (Tapia) – continua ad avere un sapore speciale.
Come Lebron e Paquito, è andalusa (di Malaga, dove Premier Padel arriverà a luglio) anche Bea Gonzalez, che insieme a Delfi Brea ha vinto uno dopo l’altro i primi due P2 della storia del circuito, e punta a fare tris nella sua Spagna. Dopo un avvio di stagione che aveva lasciato qualche perplessità, le “Superpibas” hanno ritrovato il rendimento di fine 2023, quando per qualche settimana avevano tenuto un ritmo insostenibile per tutte, lanciando per la prima volta una candidatura da coppia numero uno. Poi, Sanchez/Josemaria hanno dimostrato di averne (ancora) di più, specie in termini di continuità e capacità di vincere anche quando non tutto funziona a meraviglia, ma l’impressione è che prima o poi la lotta al vertice diventerà serrata e non sarebbe una sorpresa trovare le due coppie a contendersi il titolo nella finale di Siviglia.
A giocare il ruolo di terzo incomodo potrebbero esserci di nuovo Gemma Triay e Claudia Fernandez, che in Belgio hanno fatto fuori le numero uno (per la prima volta) e dalla settimana della Gare Maritime hanno raccolto ulteriori indicazioni per continuare a crescere. La giovane impara alla velocità della luce, l’esperta rimane una giocatrice di enorme qualità e prima poi toccherà anche a loro alzare al cielo un titolo. Già a Siviglia? Il sorteggio le ha spedite nella metà di tabellone delle numero 1, quindi per puntare al successo dovranno probabilmente batterle per la seconda settimana consecutiva. Uno scenario che pare improbabile, ma che qualora si verificasse farebbe perciò doppiamente rumore.