-
Padel

Paquito/Sanyo: l’incastro è affascinante, ma complesso

La sorprendente sconfitta all’esordio a Riyadh conferma i dubbi sulle potenziali difficoltà della coppia Navarro/Gutierrez. Rispetto alle stagioni felici 2016 e 2017, il padel è cambiato e i ritmi oggi sono molto più sostenuti. Ma Paquito la prende con filosofia: “Gli inizi di stagione non fanno per me”

di | 27 febbraio 2024

Quando ha detto che la stagione 2024 del circuito Premier Padel sarebbe stata ricca di sorprese, difficilmente Sanyo Gutierrez poteva immaginare che la prima grossa l’avrebbe riguardato in prima persona. Invece, la sua annata e la ritrovata partnership con Paquito Navarro si è aperta con una rumorosa sconfitta, 6-2 1-6 6-3 contro Javi Rico e Juanlu Esbri all’esordio nel Riyadh Season P1. Un k.o. inatteso seppur contro due buonissimi giocatori, che sa già di (mezza) conferma sulle perplessità che hanno accompagnato la scelta dell’argentino e dello spagnolo di tornare a divedere il campo.

L’entusiasmo per vedere insieme due dei giocatori di maggior talento e carisma è tanto e resta tale, ma l’incastro fra i due rimane difficile. Da quando vincevano insieme (tre titoli nel 2016, cinque nel 2017) il padel è cambiato tantissimo, le coppie forti sono aumentate e reggere certi ritmi è molto più complicato, specialmente per due giocatori non più giovanissimi e che dal punto di vista fisico non incarnano a pieno l’emblema del padelista moderno.

Le sensazioni con Paquito sono estremamente buone – aveva detto Sanyo alla vigilia –: siamo motivati e carichi, e questo si nota in allenamenti di qualità molto alta”. Insomma, le aspettative erano ben diverse rispetto al risultato arrivato in Arabia Saudita, ma la stagione è lunga e già la prossima settimana nel Major di Doha ci sarà l’occasione di rimediare. “Giochiamo un padel molto simile – ha detto ancora il “mago” –, specialmente quando si tratta di prendere le decisioni. Sapere già cosa farà il tuo compagno rende tutto più semplice e per noi è stato così fin da subito”.

Un altro dei dubbi che ha accompagnato il loro ritorno insieme è stato relativo al rapporto fra i due. Arrivarono a non sopportarsi nemmeno quando dividevano il campo, tanto che in un’occasione (mai dimenticata dagli appassionati della prima ora) riuscirono addirittura a vincere un torneo ad Andorra senza rivolgersi la parola per l’intera settimana, né in campo né fuori. Dopo la rottura Sanyo disse che non sarebbe mai più tornato a giocare in coppia con Paquito, e per sei anni ha rispettato la promessa. Ma poi ci è ricascato, dimostrando che tutto si può aggiustare.

“Avevo anche detto che avrei fatto solo un figlio – ha raccontato scherzando – invece ne ho già due. La vita ci insegna che il passare del tempo fa cambiare anche certe idee. Non voglio giustificarmi, ma all’epoca credevo sul serio che non saremmo mai tornati insieme. Dal punto di vista personale ci siamo sempre rispettati, pur avendo qual che conflitto all’interno del campo. È stato così e sicuramente sarà così anche quest’anno, è stata una delle prime cose che ci siamo detti. Arriveranno momenti difficili e sicuramente non passeremo l’intera stagione a darci baci e abbracci. Ma rispetto all’epoca siamo cresciuti entrambi, siamo più grandi, siamo genitori e abbiamo le idee chiare. Puntiamo a essere competitivi e dare sempre il massimo, per scoprire dove possiamo arrivare”.

Uno degli aspetti sicuramente positivi è che col tempo Sanyo ha imparato a riconoscere i propri limiti caratteriali, e ci sta lavorando con una mental coach. “Devo imparare a essere più comprensivo col mio compagno, più empatico, e cercare di fare gruppo anche fuori dal campo, aprendo la mente”. L’esempio da seguire? Paquito, che in questo è il numero uno. Basta vedere come ha preso la sconfitta a Riyadh: “Ultimamente – ha scritto sui social – gli inizi di stagione non fanno per me. Ci rido su e torno al lavoro in vista di Doha”. Lo spirito, insomma, è quello giusto. Il padel non ancora, ma c’è margine di manovra.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti