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Padel

Vince la coppia: 5 consigli per migliorare l’intesa

Per avere successo nel padel è fondamentale ragionare da coppia, e quindi lavorare su intesa e movimenti, ma anche sul rapporto col proprio compagno. Perché quando la palla scotta, spesso a vincere sono semplicemente i due giocatori più affiatati. Ecco qualche consiglio utile per crescere come duo

di | 14 ottobre 2021

Il padel? Uno sport individuale, che si gioca in coppia”. È l’interpretazione del gioco da parte del giovane Arturo Coello, il talento di Valladolid che in questo finale di stagione (ma magari non solo) avrà l’onore di dividere il campo con Fernando Belasteguin. Un punto di vista interessante, perché in fondo – come dimostrano i ripetuti cambi di coppia – un giocatore può essere individualista quanto vuole, ma la formula per avere successo deve necessariamente trovarla insieme a un compagno.

Per questo, nel padel è fondamentale trovare il partner giusto: quello che ci completa, che ha le caratteristiche che a noi mancano, e col quale generalmente ci si trova a proprio agio anche fuori dal campo. Perché, specialmente quando un incontro si decide su pochissimi punti, a vincere sono quasi sempre i compagni più affiatati, perché riescono a rimanere uniti nei momenti più delicati. Quindi, anche se ognuno cercherà di migliorare i propri colpi per risultare più efficace, è fondamentale lavorare soprattutto sul gioco di coppia, che significa alchimia, intesa, movimenti, schemi fissi e tanto altro. Di seguito, qualche consiglio degli esperti sugli aspetti ai quali prestare maggiore attenzione.

OCCHIO ALLA COMUNICAZIONE

Nel padel la comunicazione è fondamentale. Il campo va diviso, e se non ci si intende possono nascere un sacco di problemi. Per questo, prima delle partite è una buona abitudine fare quattro chiacchiere non solo per incoraggiarsi a vicenda, ma anche per prepararsi alle situazioni che potrebbero capitare nel corso del match. È ugualmente importante parlarsi durante la partita, per analizzare il gioco degli avversari, discuterne eventuali punti deboli e capire come modellare i propri schemi in relazione alle debolezze di chi sta dall’altra parte della rete.

Non sempre in campo tutto va come ipotizzato prima del match, quindi è importante avere una buona comunicazione, per modificare al volo la propria strategia. La comunicazione deve essere breve ma chiara, e soprattutto costante. Parlarsi solo quando le cose vanno bene è sbagliato: è proprio quando il gioco funziona meno del previsto che bisogna studiare insieme una soluzione.

ESSERE COMPLEMENTARI

Fatta eccezione per pochi rari casi, anche a livello amatoriale proprio come nel World Padel Tour c’è chi preferisce occupare un lato del campo piuttosto che l’altro, perché a seconda di destra o sinistra cambiano il tipo di gioco e anche le qualità richieste. Per questo, bisognerebbe sempre cercare di fare coppia con un giocatore che predilige il lato opposto al nostro, per evitare di creare una squadra nella quale uno dei due non si senta da subito a proprio agio, o senta di non poter esprimere al meglio le proprie qualità. Anche perché chi gioca nel “drive” ha delle abitudini, chi occupa il “reves” ne ha delle altre, e non sempre è facile dimenticarsele cambiando lato.

Quindi la situazione rischia di creare solo confusione, grande nemica dei giocatori di padel. Nella questione destra-sinistra entra in gioco anche la capacità di riconoscere le qualità del compagno, e anche i propri limiti. È determinante avere ben chiaro a chi dei due spetta il compito di costruire i punti e chi invece deve chiuderli, così che qualche “invasione” nella metà campo del compagno non sia vista come un eccesso di protagonismo, ma anzi apprezzata perché utile per il bene della coppia.

MUOVERSI DA COPPIA

Normalmente, quando due giocatori di padel più esperti affrontano degli avversari alle prime armi, uno degli aspetti che notano immediatamente è la difficoltà degli avversari nel muoversi in campo in maniera corretta. Nel padel sapersi spostare nel modo giusto è fondamentale, ancora di più saperlo fare come coppia. I due compagni devono sempre cercare di stare in parallelo: scendere a rete insieme, tornare a fondo campo insieme, e via dicendo. Se uno attacca a rete e l’altro rimane a fondo, è un problema. Idem se uno difende da dietro e l’altro si trova cinque passi più avanti, perché una grande fetta di campo rimane scoperta e si trasforma in un invito per gli avversari.

Allo stesso modo è fondamentale muoversi correttamente in orizzontale. Nel momento in cui uno dei due giocatori si sposta a coprire il lungolinea, l’altro deve automaticamente fare due passi verso il centro per coprire il “buco”. Non ce la fate? Legate con una corda i vostri piedi a quelli del compagno: quando uno si sposta sul lungolinea, l’altro – se non vuole finire per terra – deve seguirne il movimento accentrandosi. È un buon esercizio per imparare. Importante anche stabilire chi deve giocare le palle al centro: generalmente, spetterebbero al giocatore che occupa il lato opposto del campo rispetto all’avversario che ha colpito la palla.

AVERE UN LIVELLO SIMILE

L’equilibrio, all’interno di una coppia, è importantissimo. È naturale che magari uno dei due giocatori sia superiore, oppure soltanto più in forma in un determinato periodo, ma generalmente bisogna sempre fare in modo che il livello dei compagni sia simile. Se la coppia è molto squilibrata, va a finire che il giocatore più forte non si diverte praticamente mai, perché gli avversari cercano solo il compagno meno preparato (e succede anche nelle partitelle di allenamento, perché tutti vogliono vincere) e la partita si sposta interamente da un lato del campo. A quel punto, il più forte farà il possibile per essere protagonista, finendo per creare confusione all’interno della propria coppia.

Meglio perciò trovare un partner di livello simile, o non troppo differente. Discorso diverso per il tipo di gioco: se un giocatore è fortissimo in difesa ma meno in attacco, dovrà cercare un compagno che sappia invece chiudere i punti, e viceversa. Anche se le coppie più difficili da affrontare sono spesso quelle nelle quali entrambi i giocatori sanno fare tutto: magari non eccellono né in attacco né in difesa, ma non hanno nemmeno grandi punti deboli.

DIVERTIRSI IN CAMPO, CONFRONTARSI FUORI

Se in campo non ci si diverte col proprio compagno, vuol dire che qualcosa non funziona. Il rapporto umano è necessario affinché la coppia possa esprimersi al meglio. In campo bisogna incoraggiarsi costantemente per mantenere la positività, ma se poi l’espressione dell’uno o dell’altro trasmette negatività il compagno non fa per niente fatica ad accorgersene. Se un giocatore non si sente a proprio agio con l’altro, questa sensazione verrà trasmessa al suo stesso gioco, fino a quando la situazione diventerà insostenibile.

Importante anche il post-partita, il momento migliore per consolidare una coppia. Si può analizzare cosa ha funzionato e cosa no, ma sempre con serenità e buon umore. Perché l’obiettivo è solo e soltanto quello di individuare delle possibili soluzioni, e non di imputarsi delle colpe e vicenda. Quello, almeno nel padel, non serve mai a nulla.

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