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Padel

Tommasi made in Italy: tre traguardi super in 8 giorni

Scudetto col Circolo Canottieri Aniene, primo titolo internazionale (a Riccione) e convocazione in azzurro per gli Europei di Marbella: per Valentina Tommasi tre soddisfazioni ravvicinate che ripagano gli sforzi delle ultime stagioni, spingendola verso obiettivi ancora più importanti. Come la top 100 WPT, ormai a un passo: “Sembrava impossibile, e invece...”

di | 07 giugno 2021

Raccogliere tre delle più grandi soddisfazioni della propria carriera nell’arco di soli otto giorni. È successo a Valentina Tommasi, romana, classe 1995, che a fine maggio ha visto ripagati in un attimo tutti gli sforzi degli ultimi anni. Prima, nella sua Roma, si è cucita sul petto lo scudetto con il Circolo Canottieri Aniene: il settimo per il club capitolino ma il primo per lei, che nelle stagioni scorse aveva giocato nella formazione di Serie B. Esattamente una settimana dopo, nel torneo FIP Rise di Riccione, ha vinto il suo primo titolo internazionale in coppia con Emily Stellato, e all’indomani ha ricevuto la chiamata della ct azzurra Marcela Ferrari per i Campionati Europei di padel, in programma a fine giugno a Marbella.

“Mi sono svegliata al mattino – racconta – e ho trovato la mail con la convocazione. Per me non è la prima volta (ha già disputato due edizioni degli Europei e anche un Mondiale, ndr), ma la nazionale è sempre una grande emozione, diversa da qualsiasi altra. Alla luce dei risultati degli ultimi mesi non posso dire che non me l’aspettassi, ma un conto è pensare di poter ottenere un posto, un altro è ottenerlo sul serio. Non è mai scontato”. Vero, anche perché data la crescita enorme del movimento, ogni volta meritarsi una sedia fra le magnifiche otto della selezione azzurra diventa sempre più complicato.

Valentina Tommasi ed Emily Stellato con il trofeo del torneo FIP Rise di Riccione

Tuttavia, difficilmente il posto di Valentina è stato fra quelli in discussione, visto che si conferma da anni fra le migliori giocatrici azzurre e nella classifica mondiale non è mai stata così avanti. L’ultimo aggiornamento al ranking del World Padel Tour dice n.104 al mondo e quinta italiana, a pochissimi punti dall’obiettivo top-100. “Io vengo dal tennis (è stata una buona terza categoria, ndr), quindi ho sempre immaginato la top-100 come un risultato enorme, irraggiungibile. È vero che riuscirci nel padel non è ancora paragonabile a farcela nel tennis, ma nemmeno troppo tempo fa mi pareva comunque fuori portata. Invece ora ci sono veramente vicina e spero di raggiungerla presto: sarebbe il mio primo grande traguardo nel mondo del padel”.

Per avvicinarlo le ha dato una mano il successo a Riccione: di risultati importanti ne aveva già ottenuti, prima con Carolina Orsi e più di recente con Emily Stellato, ma nulla di paragonabile al primo titolo internazionale. Anche perché nella finale contro la numero uno azzurra Chiara Pappacena e l’argentina Celeste Paz (n.37 del mondo) le favorite non erano loro, e l’1-6 del primo set non lasciava presagire nulla di buono. “Ma al campo di cambio – spiega – ci siamo dette di provarci comunque. Anche quando sembra difficilissimo e sulla carta le avversarie sono molto più forti, tutto può succedere. Indipendentemente da chi c’è dall’altra parte della rete”. A Riccione è successo: hanno cambiato tattica e hanno vinto loro. “Una soddisfazione enorme, che corona il gran lavoro che io ed Emily stiamo facendo da mesi. Facciamo sacrifici, ci mettiamo grande impegno. Un risultato così ci fa capire che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”.

Valentina Tommasi, classe 1995, è numero 5 d'Italia e 104 nel ranking del World Padel Tour

Il successo nel FIP Rise di Riccione le ha rese la seconda coppia azzurra a vincere un titolo internazionale, ed è arrivato un po’ a sorpresa. Ma non per caso, visto che le due laziali avevano già dato ottimi segnali, vincendo quattro partite nelle prime due tappe del World Padel Tour, fra Madrid e Alicante. “Il livello in Spagna è altissimo, e noi stiamo provando a goderci l’esperienza cercando di imparare il più possibile da ogni incontro, vinto oppure perso. Abbiamo giocato delle belle partite, raggiungendo per due volte su due il tabellone di Previa, e ora vogliamo concentrarci sempre di più sull’attività internazionale. I tornei FIP ci permettono di fare attività e raccogliere punti per il ranking mondiale pur stando in Italia, e sono di grande stimolo anche a livello di motivazioni”.

L’esempio è degli ultimi giorni: a causa degli impegni di lavoro erano indecise se partecipare o meno al Master WPT di Marbella, ma la vittoria ha sciolto ogni dubbio. “Stiamo giocando bene, quindi è il momento di provare a fare più attività possibile”. Quindi eccole a Marbella, dove torneranno a fine mese per gli Europei. Sarà il loro primo Master (la categoria più importante del circuito mondiale), ed esordiranno martedì dal turno finale del tabellone di Pre Previa.

Valentina Tommasi ed Emily Stellato

La coppia Tommasi-Stellato è nata un po’ per caso lo scorso settembre, ma ha subito funzionato bene. “Forse anche grazie ai 13 anni che ci separano – continua Valentina – ho sempre visto Emily come un punto di riferimento, per la sua professionalità e il suo atteggiamento in campo. Lo scorso anno le nostre precedenti coppie si sono divise più o meno nello stesso periodo, e dopo qualche giorno Emily mi ha chiamato, proponendomi di giocare insieme. Ho accettato subito”.

C’era il problema che entrambe giocavano a sinistra, ma l’hanno risolto in fretta: la Stellato si è spostata a destra e la coppia ha iniziato il suo percorso. “Doveva essere un progetto a breve termine, 4-5 tornei da settembre alla fine dell’anno. Ma ci siamo subito trovate bene anche caratterialmente, e abbiamo ottenuto buoni risultati. Perciò a dicembre abbiamo deciso di giocare insieme anche nel 2021. Ne è valsa la pena”.

Tommasi e Stellato non si allenano insieme, perché Valentina vive a Roma e si divide fra il Circolo Canottieri Aniene (con Roberto Agnini) e il Bola Padel Club (con Emanuele Fanti), mentre Emily fa la maestra di tennis a Milano. Ma per ora la distanza non ha ostacolato particolarmente gli obiettivi della coppia. “Lavorare quotidianamente insieme potrebbe darci qualcosa in più, e non a caso tutte le migliori coppie si allenano insieme con lo stesso coach. Ma non deve diventare una giustificazione per quando le cose funzionano meno bene”.

Campionesse d'Italia: Valentina Tommasi con le compagne del Circolo Canottieri Aniene

Oggi il padel monopolizza la vita di Valentina. “Frequento anche un corso di doppiaggio – precisa –, e ho sempre avuto questa passione. Ma ora il primo obiettivo è diventare istruttrice di padel, perché ora il richiamo più grande arriva dalla pala. È quella la strada che sento di dover percorrere”. Destinazione… Spagna? “Mi ero sempre promessa che una volta finita l’Università (nel periodo del lockdown si è laureata in lingue alla Sapienza, ndr) avrei provato a giocare a padel a tempo pieno. Purtroppo la situazione che si è creata da quando è scoppiata la pandemia mi ha obbligato a rivedere un po’ i programmi, ma gli ultimi traguardi mi hanno dato grande sicurezza e un’ulteriore spinta verso quell’obiettivo. Mi piacerebbe e sento che il momento è quello giusto”.

Sarebbe la svolta di una carriera nel padel iniziata nel 2014, grazie a una clinic di Gustavo Spector al Tennis Club Le Molette, dove la madre di Valentina lavorava come maestra di tennis. “Io – spiega – avevo smesso col tennis da qualche mese, e mamma mi disse di fare un tentativo col padel, sicura che mi sarebbe piaciuto. Inizialmente non mi fece impazzire, ma decisi comunque di andare avanti, per fare un po’ di sport senza grandi ambizioni”. Tanto che i primi tornei li giocava proprio in coppia con la madre. Poi è esplosa la passione, il suo livello è cresciuto sempre di più e ora si prepara a indossare la maglia della nazionale per la quarta volta, di nuovo come la più giovane del team azzurro. “Il movimento italiano è cresciuto tantissimo, e possiamo veramente sperare di far bene. Nel 2019 agli Europei di Roma perdemmo contro la Francia. Possiamo puntare alla rivincita e a un posto sul podio”. Se lo meritano eccome.

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