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Padel

In Venezuela il primo P2: da Puerto Cabello parte la rivoluzione

Al via oggi il tabellone principale del primo P2 della storia di Premier Padel. Calano i punti in palio, ma non il valore dell’entry list: presenti tutti i più forti. Curiosità soprattutto per il debutto (mercoledì) della nuovissima coppia Galan-Chingotto. Lebron ad interim con Momo Gonzalez. Possibile incrocio solo in finale

di | 26 marzo 2024

Il primo test, il torneo di Puerto Cabello che porta per la prima volta il circuito maggiore di padel in Venezuela, l’ha già superato a pieni voti. Perché si tratta del primo appuntamento di categoria P2 nella storia di Premier Padel, e c’era curiosità per vedere se – con meno punti e meno soldi in palio – i più forti avrebbero comunque frequentato anche gli eventi di rango inferiore rispetto a Major e P1. Magari nel corso dell’anno si prenderanno qualche sosta, ma per ora (infortunati a parte) in Sudamerica ci sono tutti, pronti a darsi battaglia in un altro luogo affascinante, in un torneo che darà inizio alla rivoluzione nelle coppie.

P2 PUERTO CABELLO SU SUPERTENNIS - IL PALINSESTO DEGLI INCONTRI

Il vero e proprio rimescolamento si avrà solo dall’evento successivo (22-28 aprile a Bruxelles), ma già in Venezuela qualche novità ci sarà. La più importante e attesa è il debutto insieme di Ale Galan e Federico Chingotto, compagno scelto dal madrileno per il post-Lebron. Una decisione che non ha sorpreso, ma che obbligherà l’ex numero uno del mondo a cambiare il suo stile di gioco, visto che la parte di campo da occupare in fase offensiva aumenterà non poco. Ergo, anche se i due si sono già allenati insieme per un una settimana prima della partenza per Acapulco, potrebbero aver bisogno di qualche match per trovare il giusto assetto. Il primo, in un tabellone da 32, lo giocheranno contro Valdes/Mendez.

Juan Lebron sarà invece in gara insieme a Momo Gonzalez, compagno ad interim prima del ritorno a fianco di Paquito Navarro. I due sono stati sorteggiati – contro i qualificati Quilez/Bueno – nella parta alta del tabellone guidata dai campioni di Doha e Acapulco Coello/Tapia, mentre Lebron e Chingotto sono sotto con i Superpibes. Quindi, il primo match di Galan e Lebron da avversari potrebbe avvenire solamente in caso di approdo in finale di entrambe le coppie.

In gara per l’Italia i soli Aris Patiniotis e Facundo Dominguez, che dopo gli ottavi già centrati sia a Riyadh sia ad Acapulco puntano al tris, partendo dalla sfida contro la coppia numero 8 del seeding Ruiz/Bergamini. Un duello difficile, ma forse non proibitivo visto il rendimento mostrato sin qui dai due italo-argentini. Assente Denis Perino, mentre Marco Cassetta e il compagno belga Clement Geens si sono arresi al turno decisivo delle qualificazioni, battuti per 7-5 6-2 da Quilez/Bueno. Doppio peccato: visto come è andato il successivo sorteggio dei qualificati, un successo avrebbe regalato al torinese l’opportunità di vedersela con Lebron.

Nel torneo femminile mancano invece le numero uno del mondo Ari Sanchez e Paula Josemaria, vincitrici dei primi due appuntamenti dell’anno, il che si traduce in un’opportunità di spessore per Delfi Brea e Bea Gonzalez, promosse a coppia numero 1 del seeding. Il loro inizio di stagione non è stato all’altezza delle aspettative, ma hanno qualità da vendere e prima o poi sapranno raccogliere quanto meritano. Tuttavia, il loro cammino non si annuncia facile, visto che già ai quarti di finale potrebbero trovarsi di fronte Claudia Jensen e Jessica Castello, regine a sorpresa ad Acapulco, anche a spese delle stesse “Superpibas” battute in semifinale.

Dalla parte opposta del tabellone Gemma Triay e la giovane Claudia Fernandez, che potrebbero debuttare – dal secondo turno: le prime 4 teste di serie hanno ricevuto un bye – contro la nostra Carolina Orsi, come sempre a fianco di Marina Lobo. La romana e la spagnola saranno in campo martedì nel primo turno, nella serata italiana sul Centrale (non prima delle 21.30, diretta su Supertennis), contro le wild card locali Maria Natacha Grau Blanco e Maria Eugenia Turrillo Briquet. Un duello da vincere, per regalarsi una sfida complicatissima ma allo stesso tempo molto affascinante.

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