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Navarro e Di Nenno mancano la prima chance di scippare il numero uno del mondo a Galan/Lebron, arrendendosi ad Alex Ruiz e Franco Stupaczuk in finale a Città del Messico, come già in Sardegna. La lotta alla vetta rimandata al Master Final: si deciderà tutto a Madrid, dal 16 al 19 dicembre
di Marco Caldara | 06 dicembre 2021
Il primo tentativo di superare Ale Galan e Juan Lebron in testa alla classifica mondiale è fallito, ma per Paquito Navarro e Martin Di Nenno c’è ancora un’ultima grande chance. Se la giocheranno nel Master Final, il torneo dei migliori sedici giocatori dell’anno in arrivo alla Madrid Arena da giovedì 16 a domenica 19 dicembre, dopo aver mancato un’occasione importantissima a Città del Messico.
Gli sarebbe bastato vincere un match in più e il sorpasso nella Race – impensabile solo tre mesi fa – sarebbe diventato realtà grazie a una serie incredibile di otto finali consecutive, con tre successi. Invece, nell’Open di Città del Messico l’argentino e lo spagnolo si sono arresi per 6-3 3-6 6-2 ad Alex Ruiz e Franco Stupaczuk, come già gli era capitato a settembre nella finale del Sardegna Open. Quella era stata la prima della loro serie felice, lanciando la rincorsa a Galan/Lebron, e completare il sorpasso vendicando la sconfitta di Cagliari sarebbe stato molto simbolico.
Invece sul campo centrale del Centro Libanés, uno dei più lenti dell’intera stagione, il titolo è andato al biondo di Malaga e al compagno “Stupa”, che giocavano la loro quinta finale del 2021 e si sono imposti per la seconda volta, tornando a mostrare quell’intesa che nel corso della stagione si è vista a intermittenza, ma può renderli una coppia davvero complicata da battere.
Navarro e Di Nenno hanno sentito il peso della posta in palio, perché dopo la sconfitta di Galan/Lebron nei quarti di finale (battuti proprio da Ruiz/Stupaczuk) i numero due sapevano di poter completare il sorpasso in caso di successo. Hanno giocato bene nella semifinale contro Chingotto e Tello, che rimarrà famosa per l’incredibile punto durato quasi sette minuti (vedere per credere), mentre in finale sono andati subito in difficoltà, perdendo i primi quattro giochi di fila.
Si sono ripresi, hanno iniziato a macinare gioco e hanno portato la sfida al terzo set, ma poi sono partiti di nuovo male e l’iniziale 0-3 si è rivelato troppo difficile da recuperare, condannandoli alla settima sconfitta in dieci finali. La differenza con i numeri uno è tutta lì: Galan e Lebron sono stati meno costanti e di finali ne hanno giocate “solo” sette, ma ne hanno vinte sei. Il doppio rispetto ai diretti inseguitori.
“Vincere un torneo pare facile – ha detto Stupaczuk durante la premiazione – ma non lo è affatto. Nei primi giorni abbiamo faticato tanto ad adattarci alle condizioni di gioco, come successo a tutti. Devo fare i complimenti ad Alex, che ha disputato un grande torneo e si sta rivelando sempre di più un eccellente compagno. Ci siamo goduti questa finale, superando una coppia che sta avendo un 2021 incredibile, ed è davvero molto molto difficile da battere”.
“È stata una settimana molto dura – ha aggiunto Ruiz –, su un campo che obbliga a fare molta fatica per portare a casa ogni punto. La situazione che mi piace meno (ride, ndr). Ma l’abbiamo fatto bene e sono molto contento del livello espresso questa settimana”.
Grazie al titolo in Messico, il secondo in carriera per Ruiz e il settimo per Stupaczuk, i due si confermano la quarta miglior coppia del 2021, salendo entrambi al numero 7 della Race individuale. Un bel pieno di fiducia in vista del Master Final, dove arriveranno da quarta testa di serie (per formare le teste di serie vengono sommati i punti dei due compagni nel ranking individuale) in virtù del recente sorpasso ai danni di Juan Tello e Federico Chingotto, finalmente capaci in Messico di tornare in semifinale dopo cinque stop di fila fra ottavi e quarti.
A proposito di Master Final: i risultati dell’Open di Mexico City non hanno dato alcuna scossa alla lista dei qualificati, il che significa che Javi Rico e Momo Gonzalez occupano a pari merito la posizione numero 16. Ma a Madrid ci sarà posto solamente per uno dei due, e il regolamento del World Padel Tour prevede che venga stabilito tramite sorteggio.
Quasi certo che il fortunato dei due finirà a giocare insieme a Pablo Lima: la qualificazione è individuale e potenzialmente le coppie possono cambiare, ma fra gli altri 14 qualificati ci sono sette coppie fisse. Solo il compagno attuale di Lima (Javi Ruiz) è fuori dai 16, così come ci rimarrà uno fra Rico e Gonzalez. Naturale, quindi, che il brasiliano vada a far coppia con uno dei due, con l’augurio che possa essere Momo per questioni di compatibilità tecnica, visto che Rico è mancino e gioca a destra proprio come Lima.
Questioni di coppie a parte, a Madrid si rinnoverà la lotta al numero uno, con Navarro e Di Nenno ora staccati di soli 315 punti da Galan e Lebron. Per i vincitori dell’ultimo torneo stagionale ce ne sono in palio 1300, per i finalisti 780. Uno scarto sufficiente per permettere agli inseguitori di non badare ai rivali: sanno che se vincono il Master Final chiudono l’anno in testa. Farcela all’ultima occasione, nell’evento più atteso e magari battendo gli spagnoli in finale, sarebbe la ciliegina sulla torta.