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Padel

Il servizio nel padel: perché (e come) andrebbe allenato

Nel padel, il servizio è il colpo più sottovalutato, perché difficilmente regala punti diretti. Eppure, in certi casi può essere determinante per decidere l’andamento di un punto. Quindi, bisognerebbe eseguirlo nel modo giusto dal punto di vista tecnico e anche prestargli attenzione durante l’allenamento. Ecco qualche suggerimento per farlo

di | 27 maggio 2021

Avete mai fatto caso che dei cinque minuti di riscaldamento concessi ai tennisti prima di un incontro, più della metà del tempo viene impiegato per provare i servizi? Un’abitudine molto meno frequente con l’abbassarsi del livello, e che sparisce quasi del tutto sui campi da padel. A livello amatoriale non c’è praticamente alcun giocatore che prima di iniziare una partita provi qualche servizio, e il motivo è semplice: nel padel non è un colpo così determinante, difficilmente porta punti diretti (e quando arrivano sono più i demeriti di chi risponde dei meriti di chi serve), pertanto da molti viene considerato solamente come un modo per mettere la palla in gioco. Ne consegue che il servizio non riceve praticamente mai la giusta attenzione, ed è uno sbaglio perché si tratta pur sempre dell’unico colpo che siamo certi di dover eseguire in continuazione, a ogni livello e contro qualsiasi avversario.

Prima di allenare il servizio, è bene conoscere qualche passaggio fondamentale per renderlo più efficace. Innanzitutto, bisognerebbe evitare di colpire la palla troppo in basso. La regola dice che non va colpita sopra i fianchi, non per terra, e dalla vita fino ai piedi di spazio ce n’è. Tutto parte dal lancio di palla: va curato a dovere, per cercare di colpire la pallina nel punto più alto della sua traiettoria, evitando di prenderla quando sta salendo o quando ha già iniziato la fase di discesa. Durante l’esecuzione del servizio, il giocatore deve cercare di essere meno rigido possibile, anche perché sa già che dovrà seguire il colpo a rete. L’ideale è che succeda tutto in un unico movimento, pertanto serve la giusta spinta delle gambe e il giusto timing, per favorire il trasferimento del peso, l’accompagnamento del colpo e la discesa a rete.

Una volta compresi gli aspetti tecnici di un buon servizio, che già da soli valgono un buon 50 per cento, esistono vari modi per provare a rendere il colpo più efficace. Il più banale è quello di delimitare una precisa zona del rettangolo del servizio, al centro o vicino alla parete laterale (in base a dove il giocatore ha necessità di migliorare), e obbligare il giocatore in battuta a servire necessariamente all’interno di quella zona. Le difficoltà sono due: deve necessariamente colpire la zona indicata con la prima o la seconda palla di servizio, altrimenti perde il punto, ma deve cercare di farlo a una buona velocità, altrimenti rischia di finire in grosse difficoltà già dalla risposta. L’esercizio si può svolgere sia due contro due, giocando un set normale (o a punti), sia uno contro uno, in incrociato. Volendo, le zone dove la pallina può rimbalzare possono anche essere due, una nei pressi del vetro e l’altra alla T. In modo da creare una piccola difficoltà in più anche per chi riceve, che altrimenti sa sempre in anticipo da che parte gli arriverà la palla.

Un altro esercizio può essere quello di obbligare il servitore a conquistare il punto entro i primi due, tre, quattro, cinque colpi (a scelta). Più questi aumentano, più il vantaggio di chi ha servito svanisce, perché nel padel le situazioni di attacco e difesa si ribaltano in continuazione. Pertanto, se un giocatore sa di doversi creare una situazione favorevole per chiudere il punto in pochi colpi, è portato a cercare un servizio più efficace, per mettere subito alle corde l’avversario. In questa direzione anche un terzo esercizio, sempre eseguibile sia durante l’allenamento uno contro uno, sia durante una normale partitella fra amici. Si può stabilire che il giocatore al servizio ha a disposizione tre palle invece che due, così da spingerlo a forzare il più possibile sia la prima sia la seconda, visto che c’è sempre una terza in cui rifugiarsi. Certo, non sarà mai così in una partita di torneo. Ma l’allenamento è fatto per imparare e migliorare, quindi ben venga.

Detto degli aspetti tecnici fondamentali del servizio e degli esercizi per renderlo più efficace, non sono da sottovalutare alcuni aspetti tattici, che possono giocare un ruolo importantissimo nei momenti decisivi di un incontro. Il bravo giocatore di padel è anche (o soprattutto) quello che sa leggere i limiti degli avversari e giocare di conseguenza, quindi anche capire al volo quale genere di servizio può rivelarsi più efficace. Se un avversario va in difficoltà nel rispondere a una palla profonda vicino alla parete, è quella la soluzione da attuare, in continuazione. In più, bisogna sempre tenere presente che l’obiettivo di un buon servizio è quello di prendere il comando del gioco, non di evitare che il punto inizi, quindi meglio una prima palla un po’ meno rischiosa (ma in campo) che una seconda troppo morbida. Infine, per i principianti è importante ricordarsi che nei momenti più delicati conviene affidarsi alla soluzione più collaudata, quella più sicura e che solitamente viene meglio. Bisognerebbe evitare, invece, di provare a sorprendere l’avversario con delle scelte improvvisate. Il rischio è che si rivelino controproducenti. E non solo al servizio.

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