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Il podio a Doha è stato l’highlight della stagione del padel femminile, ma l’Italia ha fatto anche tanto altro. Fra vari titoli internazionali, il record di presenze nei tornei World Padel Tour, otto azzurre nella top-100 di fine anno e tutte le prime volte di Roberta Vinci, entrata nel giro grosso in un amen e pronta ad alzare ancora l’asticella
di Marco Caldara | 30 dicembre 2021
Il 2021 del padel italiano al femminile resterà per sempre l’anno del primo podio mondiale, a Doha, con le azzurre di Marcela Ferrari che grazie a cinque vittorie in sei incontri si sono meritate uno storico terzo posto, scippato alla Francia che nella sfida di due anni prima, agli Europei di Roma, contro le azzurre aveva avuto vita facile. Un segnale tangibile di una crescita continua, visibile anche nei risultati internazionali di un movimento che fuori dai confini italiani è soprattutto femminile.
Basta guardare la classifica di fine anno del World Padel Tour, che annovera la bellezza di otto azzurre fra le prime 100, anche grazie al record di 17 apparizioni nei tabelloni finali. Davanti a tutti c’è Carolina Orsi, al numero 57 grazie a un’ottima annata. La trentenne romana, che a inizio 2021 si è trasferita a Madrid per puntare sempre più in alto, ha giocato sette volte nel Cuadro Final di un torneo WPT, riuscendo a Lugo a vincere la sua prima partita (con la spagnola Noa Canovas) e continuando un percorso di miglioramento che la prossima stagione la vedrà compiere un ulteriore salto di qualità.
Carolina ha annunciato che giocherà in coppia con la catalana Sandra Bellver, numero 35 del mondo e reduce da una grande stagione, nella quale ha giocato sempre nel tabellone finale raggiungendo sette volte gli ottavi, insieme all’italo-argentina Claudia Jensen. Per la numero uno azzurra è un’occasione preziosissima, visto che – in attesa della formazione di tutte le coppie – le due hanno discrete chance di partire direttamente dal Cuadro, o di certo da un’ottima posizione nel tabellone di Previa, il che rende tutto più semplice.
Progressi in classifica anche per Giulia Sussarello e Chiara Pappacena, che dopo aver vinto tutto in Italia hanno deciso di dividere il loro cammino, anche a causa di un avvio di stagione un tantino al di sotto delle aspettative, malgrado i titoli nel FIP Rise di Catania e soprattutto nel FIP Star di Dubai, diventato il primo torneo internazionale fuori dai confini italiani vinto da una coppa azzurra. Una scelta, quella di separarsi per andare alla ricerca di nuovi stimoli, che in termini di risultati ha funzionato per entrambe.
La comasca ha chiuso al numero 61 del ranking, una quindicina di posizioni più avanti rispetto a dodici mesi fa, grazie a cinque esperienze nel Cuadro con un piazzamento agli ottavi, in Svezia con l’argentina Nelida Brito. La laziale, invece, è numero 62, dieci posti più su rispetto alla posizione di partenza. Nella top-100 di fine stagione anche Carlotta Casali (75), Giorgia Marchetti (80), Lorena Vano (90), Valentina Tommasi (95) ed Emily Stellato (98).
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La separazione fra Pappacena e Sussarello è stato uno degli eventi chiave del 2021, perché le due hanno cercato (e trovato) fortuna con compagne diverse, aiutandole a salire di livello. La prima ha individuato subito una soluzione portata avanti per l’intera stagione – e che proseguirà anche nel 2022 – con Giorgia Marchetti, che a pochi mesi dall’addio al tennis si è convertita a tempo pieno al padel, ritrovando serenità e ambizioni, e dimostrando di saperci fare eccome.
Le due non sono riuscite a guadagnarsi il Cuadro Final nei tornei del World Padel Tour (se non in Sardegna, ma con una wild card), però hanno fatto comunque grandi cose sia a livello nazionale sia internazionale. In Italia hanno dominato il Circuito Slam padel by Mini, vincendo tre tappe (Villa Pamphili, Rocca San Giovanni e Arezzo) e anche il Master Finale di Ostia; mentre nel Cupra FIP Tour hanno vinto il FIP Star di Lecce, sono state le migliori azzurre sia al FIP Gold di Milano (quarti) sia alle Cupra FIP Finals di Cagliari, raggiungendo un’ottima semifinale (stesso risultato di Carolina Orsi, insieme ad Alicia Blanco).
Giulia Sussarello, invece, si è alternata fra diverse compagne, ma sempre con ottimi risultati. Inizialmente ha diviso il campo con Carolina Orsi, insieme alla quale si è qualificata per il Master WPT di Barcellona e soprattutto ha continuato la sua tradizione vincente ai Campionati italiani, cucendosi lo scudetto sul petto per la quinta volta consecutiva (prima per la compagna). Ma poi le due hanno preso strade differenti, e ad approfittarne è stata in particolare Roberta Vinci, l’ex top-10 della classifica WTA di tennis che nel 2021 ha deciso di provare a fare sul serio col padel e ha presto trovato una top player pronta ad affiancarla.
Per la tarantina è stato un anno di continue prime volte: il primo torneo ufficiale, poi la prima volta nel Circuito Slam padel by Mini e quindi il debutto internazionale nel Cupra FIP Tour. È andata a finire che Roberta ha vinto tre tappe nazionali Slam (a Parma e Bari con la Sussarello, a Roma con Valentina Tommasi), e sempre a fianco di Giulia anche i primi due tornei internazionali disputati, il FIP Rise di Torino e il FIP Star di Cordenons, capendo di avere le armi per togliersi grandi soddisfazioni anche nel padel.
Non che ci fossero particolari dubbi, viste le doti tecniche e tattiche che l’hanno resa una delle quattro tenniste italiane più forti di tutti i tempi, ma che riuscisse immediatamente a fare bene anche con la pala non era scontato. Invece il campo ha dato responso positivo e le due sono pronte ad alzare ancora l’asticella nel 2022. Alla Vinci manca ancora l’esordio nel World Padel Tour, ma ormai è solo questione di (poco) tempo.
Stagione positiva anche per tre pilastri della nostra nazionale: Carlotta Casali, che ha raggiunto il Cuadro Final a Cascais e Minorca, e la coppia Tommasi/Stellato. Le due laziali sono entrate fra le prime 100 della classifica, hanno vinto lo scudetto di Serie A col Circolo Canottieri Aniene (a segno per la settima volta d fila, nella Final Eight di successo del Bola Padel Club di Roma), e soprattutto il FIP Rise di Riccione, loro primo titolo internazionale. Ma soprattutto hanno dimostrato di avere i mezzi per puntare ancora più in alto, vincendo tanti incontri di qualità nei tabelloni iniziali dei tornei WPT.
Nell’albo d’oro internazionale anche Lorena Vano, la casertana di Malaga che ha chiuso la sua stagione nel Cupra FIP Tour vincendo l’appuntamento di categoria Rise di Mijas, in coppia con la spagnola Alba Perez. Classe 1999, Lorena è la più giovane fra le top-100 italiane: nella prossima stagione sarà fra le giocatrici da tenere d’occhio.