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Padel

Gemma Triay, la numero uno che fa ridere l’Aniene

La 28enne delle Baleari è stata fra le protagoniste del settimo scudetto del Circolo Canottieri Aniene. Al Bola Padel Club ha vinto 4 match su 4, mostrando le qualità che l’hanno resa il volto del padel al femminile. Ha iniziato a giocare solo otto anni fa, ed è già la quinta più titolata di sempre. Con Alejandra Salazar può vincere tantissimo

di | 26 maggio 2021

Uno dei segreti dello strapotere del Circolo Canottieri Aniene nel Campionato di Serie A, vinto per il settimo anno consecutivo, ha nome e cognome. Sono quelli della numero uno del ranking mondiale Gemma Triay, che nel 2020 si è unita al team diretto da Alessandro Di Bella e la scorsa settimana a Roma ha mostrato una volta di più come mai, oggi, sia lei il volto del padel al femminile. Sui campi del Bola Padel Club, la spagnola ha giocato quattro partite e ne ha vinte altrettante, cedendo dieci game in tutto e mostrando una superiorità disarmante rispetto a tutte le avversarie. Valori che la 28enne della Baleari (viene da Mahon, isola di Minorca) sta riuscendo a esprimere sempre più frequentemente anche nel World Padel Tour, che l’ha vista protagonista di una crescita costante nelle ultime stagioni, fino a renderla la quinta giocatrice più vincente nella storia del circuito grazie a un bottino di 13 titoli.

Gemma ha vinto i primi due titoli nel 2017, li ha raddoppiati l’anno seguente e poi se n’è presi addirittura cinque in un 2020 a metà a causa della pandemia, conquistando cinque degli ultimi sei appuntamenti del calendario. Lei e la storica compagna Lucia Sainz hanno iniziato a vincere in Sardegna e non si sono più fermate: Cagliari, Barcellona, Alicante, Las Rozas e il Master Final di Minorca, in casa di Gemma, chiudendo la stagione al comando della classifica mondiale prima di comunicare al mondo che dopo cinque anni di successi avrebbero diviso i loro percorsi.

L’avevano già deciso da qualche tempo, per volere di Gemma: sentiva che il ciclo stava per esaurirsi, ma dopo un’annata da assoluta protagonista voleva rilanciare ancora, così ha puntato su un’altra gigante come Alejandra Salazar e il nuovo sodalizio ha funzionato immediatamente. Il 26 aprile, all’indomani del successo nell’Open di Alicante, è diventata per la prima volta numero 1 del mondo in solitaria. A Vigo invece hanno perso in finale, ma sono comunque in testa alla Race.

Gemma Triay e Alejandra Salazar, sono in testa alla Race stagionale del World Padel Tour

Nel mondo del padel, la Triay ha vissuto un percorso all’italiana: fino a 19 anni giocava a tennis (ci sono sue tracce anche nel sito ITF, ma non è mai riuscita a entrare nel ranking WTA), poi ha cambiato strada. “Mi ero stancata del tennis – ha raccontato –, così quando mi sono trasferita a Barcellona per l’università ho smesso di giocare. Due anni dopo, per fare sport e tenermi in forma, ho iniziato con il padel”.

È andata di lusso, anche perché l’anno in questione è il 2013, quando è nato il World Padel Tour. Ci si è affacciata in fretta, e all’inizio ha raccolto più delusioni che gioie. Ma non ha mollato, ha fatto esperienza a fianco della leggendaria giocatrice argentina Paula Eyheraguybel e a quattro anni dal primo contatto col padel ha conquistato il suo primo successo nel WPT. E da allora è andata sempre più su. La chiave? La testa. “Prima ero molto irregolare. Bastava che qualcosa non funzionasse a dovere e sparivo dal campo. Il problema è che nel padel succede spesso, quindi invece che fuggire dai problemi bisogna trovare una soluzione. Ho lavorato tanto con uno psicologo sportivo, che mi ha aiutato a superare il problema e a costruire una nuova Gemma”.



Campionesse d'Italia. Da sinistra: Emily Stellato, Virginia Riera, Carolina Orsi, Gemma Triay e Valentina Tommasi

Basta osservarla per accorgersi di come per la spagnola il padel sia una festa: è sempre felice e sempre sorridente, spesso anche quando le cose non vanno come nello scorso week-end, quando ha spadroneggiato a ripetizione. Tre dei suoi quattro incontri li ha vinti in coppia con l’argentina Virginia Riera, la stessa che la settimana prima a Vigo l’aveva battuta in finale, contribuendo in maniera determinante allo strapotere di un Circolo Canottieri Aniene capace di vincere 19 incontri senza cedere un set. Un ruolino di marcia figlio dei tantissimi campioni presenti, ma anche dell’affiatamento fra i membri del team.

“A me – ha detto ancora la numero 1 del mondo – le gare a squadre piacciono tantissimo, e al Circolo Canottieri Aniene siamo come una grande famiglia. Il livello della squadra è impressionante, e la formula concentrata in pochi giorni è stata un successo. Favorisce la presenza dei campioni, aiutando la crescita del padel”.

Impossibile darle torto, viste le tante stelle che dal Bola Padel Club si sono date appuntamento a Santander, per la quarta tappa stagionale del World Padel Tour. Naturalmente, seduta lassù nella prima riga del Cuadro Final insieme ad Alejandra Salazar c’è anche la Gem-magnifica, in campo da giovedì a caccia di un nuovo titolo e di punti per consolidare il suo ruolo di numero uno al mondo. Stavolta, al posto dello scudetto la maiorchina avrà cucito sul petto il logo del World Padel Tour, ma avrà comunque con se un pizzico d’Italia. Paese che le porta decisamente fortuna.

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