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Padel

Coppa Italia padel by Noberasco: una questione fra isole

Le finali nazionali della Coppa Italia padel by Noberasco del circuito FIT TPRA hanno incoronato una formazione siciliana nel maschile e una sarda nel femminile. Sicilia (di nuovo) grande protagonista, con tre finaliste su quattro. Termina l’edizione dei record, con quasi 1.100 squadre e divertimento per tutti

di | 30 giugno 2022

Nel nostro paese il padel è esploso prima altrove, e in termini di strutture ci sono regioni i grado di offrire di meglio, eppure la Sicilia continua a confermarsi al top in termini di numeri e qualità. Merito di passione, organizzazione e tanto impegno, mix che sta producendo risultati di spessore a tutti i livelli. Ci sono numerosi siciliani fra i giovani di punta del nuovo Sistema Italia Padel lanciato dalla Federtennis, e ce ne sono tanti altri fra i migliori giocatori amatoriali del circuito FIT TPRA, come ribadito lo scorso weekend dalle finali della seconda edizione della Coppa Italia padel by Noberasco, giocate al Villa Pampili Padel Club di Roma.

Nel 2021 vinsero una squadra laziale e una emiliana, mentre stavolta è stata una questione fra isole: fra le 62 squadre partecipanti, la Sicilia ne ha piazzate due nella finale maschile e una in quella femminile, che peraltro si è trovata di fronte una formazione della Sardegna. A ulteriore prova del fatto che nelle isole il padel vada alla grandissima.

Nel maschile il successo finale è andato alla formazione Eldorado Golden dell’Asd Golden Tennis di Caltanissetta, il cui cammino nella Capitale è iniziato contro la squadra proveniente da più lontano (rispetto a loro) nella piantina dell’Italia: quella del Tennis Club Rungg di Appiano, a due passi da Bolzano.

I siciliani Marco Boscarino, Fabio Arcarese, Alessio Lipani, Francisco Mingorance, Filippo Di Marco, Antonio Pace, Marco Calia e Alberto Garcia hanno vinto senza grandi difficoltà e poi non si sono più fermati, superando agli ottavi la Maritimo/Oasi di Locri (Reggio Calabria), ai quarti il Padel Raffaelli di Forte dei Marmi e in semifinale i perugini del Thunder Padel.

La finalissima, invece, non è stata altro che la rivincita della finale del Master regionale della Sicilia di un mese prima, contro i rivali del Mickey Padel di Palermo. In quell’occasione il team nisseno aveva chiuso per 2-0, mentre stavolta è stato decisivo il doppio di spareggio ma si sono imposti di nuovo loro, grazie alla coppia Mingorance/Garcia, cinquant’anni in due.

La festa de "Le Disperate 4.0” del C&C Sports di Cagliari

Nel femminile, invece, a festeggiare lo scudetto è toccato a “Le Disperate 4.0” del C&C Sports di Cagliari, che a dispetto del loro nome hanno fatto disperare tutte le avversarie incontrate grazie alla loro superiorità in campo. Le sarde hanno esordito perdendo il primo incontro della loro campagna romana, ma poi si sono rivelate troppo forti del tutte.

Conquistata la sfida contro le Cheers Lady dell’Urban Padel di Castelfranco Veneto (Treviso), Giulia Deiana, Claudia Cuccu, Martina Scano, Michela Meloni, Roberta Busso, Ilaria Tuveri ed Erika Marrocco hanno superato anche le Mine Vaganti del Montefalcone Village (Trani), quindi le rivali del Ct Albinea che schieravano la due volte campionessa italiana FIT TPRA (femminile e misto) Elena Mazzali, poi le avversarie del 7 Padel di Siracusa e infine un’altra formazione siciliana, le “Canottieri Ladies” del Circolo Tennis Canottieri Ing. Rocco Ricevuto di Trapani.

Una formazione, quest’ultima, che poteva contare anche su Aurora Buscaino, una delle under 16 più forti del panorama nazionale, ma non è riuscita a fermare la cavalcata delle cagliaritane, meritatamente campionesse d’Italia.

Il frequentatissimo evento conclusivo del Villa Pampili Padel Club ha rappresentato la degna conclusione a un’edizione da record della Coppa Italia padel by Noberasco, capace di portare in campo quasi 1.100 squadre da tutta Italia, coinvolgendo centinaia di club e diverse migliaia di giocatori amatoriali. A prendersi il titolo sono stati solamente i migliori, ma di svago ce n’è stato per tutti, a conferma di come il padel si sposi alla perfezione con le dinamiche degli sport di squadra, a maggior ragione a livello amatoriale dove il risultato conta ma non è tutto, perché va di pari passo con aggregazione e voglia di divertirsi.

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