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Il padel è uno sport di coppia, e pertanto la comunicazione è importantissima. Il valore e le potenzialità di due compagni passano anche dalla loro capacità di aiutarsi durante il gioco, di incitarsi quando le cose funzionano e di confrontarsi quando vanno meno bene, per trovare una soluzione. Ecco qualche dritta per migliorare la comunicazione di coppia
di Marco Caldara | 03 settembre 2021
Per molti rimane uno degli aspetti più complicati del padel, perché non è facile imparare a gestire in silenzio gli errori del compagno, incitarlo quando l’istinto suggerirebbe altro e trovare sempre le parole giuste per sostenerlo nel momento del bisogno. Ma il padel è uno sport di coppia e pertanto la comunicazione fra i due compagni è un aspetto importantissimo, che spesso aiuta a vincere più punti (e più incontri) di uno smash x3.
Chiunque voglia diventare un buon giocatore di padel deve mettersi in testa che in campo non si va da soli, e che un punto fatto dal nostro compagno ha esattamente lo stesso valore di uno chiuso da noi. Pertanto, la capacità di rispettare le posizioni, di parlarsi e aiutarsi a vicenda è alla base dell’intesa, e quindi delle potenzialità di una coppia. Spesso, è molto più difficile affrontare due giocatori di livello medio, ma che si completano a vicenda e soprattutto giocano l’uno per l’altro, piuttosto che affrontarne due magari superiori, ma che non ragionano da coppia e finiscono per ostacolarsi a vicenda.
La comunicazione è fondamentale sia quando le cose vanno bene, per rafforzare certi concetti e continuare ad avere ben chiare certe strategie, sia quando non tutto funziona per il verso giusto, e quindi diventa necessario trovare una soluzione al più presto. Quella è la situazione più delicata, perché quando si è sotto nel punteggio è più difficile tenere i nervi saldi, quindi basta poco per perdere la pazienza. Pertanto, bisogna cercare di parlarsi in maniera chiara ma senza incolparsi a vicenda, mantenendo un tono sereno alla comunicazione per fare in modo che il confronto diventi davvero utile per alzare il livello di gioco.
Per evitare che la conversazione in campo possa trasformarsi un boomerang sortendo gli effetti opposti a quelli sperati, il consiglio è di parlarsi e ragionare su determinate tattiche già prima del match, così da evitare l’improvvisazione e non trovarsi costretti a stravolgere completamente il proprio gioco da un momento all’altro. Ragionare su come muoversi, a seconda del tipo di avversario e delle proprie sensazioni, è già un buonissimo punto di partenza. Poi, talvolta (o quasi sempre) dentro al campo le cose non funzionano come previsto, ma se il dialogo è già stato instaurato verrà più facile intervenire in corsa.
L’importante è non avere paura di parlarsi, e ascoltare sempre il punto di vista del compagno, perché solo da un confronto possono nascere le soluzioni. Fare di testa propria non è mai una buona idea, così come tenere un atteggiamento ostile nei confronti del compagno. Ha commesso troppi errori? Pazienza. Alzare la voce o interrompere la comunicazione di coppia non servirà affatto a farlo giocare meglio. Anzi, si sentirà ulteriormente sotto pressione, finendo per sbagliare ancora di più.
In generale, nel padel esistono due tipi di comunicazione, entrambe delle stessa importanza: quella durante i punti e quella fra un punto e l’altro. La comunicazione durante i punti deve essere breve, chiara e udibile. Il senso di questa comunicazione è di dare al nostro compagno delle informazioni utili per la palla che si troverà a dover giocare, in particolar modo quando è costretto a perdere di vista gli avversari (come quando nel recuperare un pallonetto deve dare le spalle alla rete) e quindi non sa in che posizione si trovino. Osservando un match del World Padel Tour è facile notare come i giocatori si aiutino tantissimo: durante un qualsiasi scambio è tutto un “suben”, “atras” e via dicendo. Non sono altro che indicazioni legate alla posizione degli avversari, a seconda della quale cambia il tipo di palla da giocare.
Durante i punti è importantissimo anche far capire al compagno a chi spetta una palla “conflittuale”, ovvero le classiche palline al centro che entrambi vorrebbero colpire, ma che spesso – per evitare di ostacolare il compagno – non colpisce nessuno dei due. Va detto che, specialmente con compagni nuovi con i quali non si sono ancora creati determinati automatismi, è fondamentale stabilire prima di una partita a chi spetta una pallina piuttosto che un'altra, ma possono capitare situazioni nelle quali, pur sapendo che teoricamente la palla sarebbe del nostro compagno, sentiamo che in quel momento, magari vista la posizione degli avversari, ha più senso un nostro intervento. Non c’è nulla di male nel farlo, ma è importantissimo chiamare la palla per evitare situazioni spiacevoli.
La comunicazione fra un punto e l’altro è invece utile per incoraggiarsi, trasmettersi delle informazioni, correggere alcuni errori o chiarire dei dubbi nati in determinate situazioni di gioco. Se due giocatori si accorgono che le cose non stanno funzionando, è inutile sperare che da un momento all’altro tutto possa cambiare, e non c’è bisogno di attendere la fine di un set per discutere. I tempi sono piuttosto ridotti, perché nel padel la pausa fra un punto e l’altro è quasi sempre sotto i 10 secondi, ma scambiarsi due indicazioni è sempre e comunque una buona idea.
Come è una buona idea incitarsi, darsi il classico “pugnetto” o far sentire il proprio appoggio al compagno, dopo una buona giocata e ancora di più dopo un errore. L’alchimia di coppia si crea anche così, e può fare una differenza enorme. A tutti i livelli.