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Padel

Carica Sainz: sarà la stagione del riscatto?

Dopo aver raggiunto il numero uno del mondo nel 2020, Lucia Sainz ha chiuso la scorsa stagione a secco di titoli, raccogliendo più delusioni che gioie. Ma la nuova collaborazione con Marta Marrero, inaugurata a fine 2021 con subito ottimi riscontri, lascia ben sperare. “La passata stagione – ha detto – mi ha resa più forte: possiamo fare grandi cose”

di | 10 febbraio 2022

Per Lucia Sainz il 2021 è stato un anno particolare, con la soddisfazione dell’ennesimo titolo mondiale con la Spagna, ma anche più delusioni che gioie nei tornei del World Padel Tour. La giocatrice di Barcellona arrivava da cinque stagioni a fianco di Gemma Triay, con la quale al termine di una scalata da dodici titoli in quattro anni si è presa nel 2020 il numero uno del mondo e il successo al Master Final, ma poi si è trovata costretta a ripartire quasi da capo, quando la compagna le ha comunicato l’intenzione di non proseguire nel progetto.

Una scelta legittima, che a Gemma Triay ha fatto addirittura bene visto che con Alejandra Salazar non solo si è confermata in testa ma ha vinto ancora di più, mentre la catalana classe 1984 non è riuscita a rimanere a certi livelli e ha chiuso l’anno senza titoli, perdendo quattro finali: due con Bea Gonzalez e altrettante con Marta Marrero.

Mi sarebbe piaciuto vincere un titolo – ha raccontato Lucia in un’intervista col quotidiano Marca – e terminare più in alto della nona posizione in classifica, ma comunque il mio anno non è stato male. Venivo da una situazione difficile a livello professionale, perché non sono mai stata abituata a cambiare compagna, e quindi mi aspettavo un'annata complessa, anche in virtù di un problema ai piedi che mi porto appresso da un paio d’anni. Il fisico non perdona nulla, quindi in campo sono riuscita a esprimere il mio miglior livello solo col contagocce. Ma nonostante tutto credo di essere cresciuta dal punto di vista personale e professionale. Il 2021 mi ha resa più forte”.

Il programma per la stagione era di provare a replicare i risultati ottenuti con Gemma Triay puntando sull’esplosività della ventenne Bea Gonzalez, e l’inizio era parso incoraggiante con una finale a Madrid nel primo appuntamento dell’anno. Tuttavia, poi ne è arrivata solamente un’altra negli undici tornei successivi, portando alla chiusura anticipata della collaborazione.

A livello personale – ha detto ancora Lucia – è andata molto bene, perché Bea è una ragazza fantastica. In campo, invece, ha funzionato a intermittenza. Non sempre l’unione sportiva fra due giocatrici viene in automatico, perché ci sono numerosi aspetti da tenere in considerazione. Entrambe eravamo convinte che potesse andare bene, ma non è stato così. Forse per la differenza d’età (ben 17 anni, ndr), forse per il periodo che sto attraversando nella mia carriera”. Insieme, le due hanno giocato 2 finali in 12 tornei: un rendimento al di sotto delle aspettative, che ha portato la più giovane a decidere che non valeva la pena andare avanti oltre il termine della stagione.

Prima del Master di Cascais – ha spiegato – mi ha detto che non vedeva fra di noi la giusta chimica, ma la nostra idea era di finire comunque l’anno insieme. Poi è successo che dopo quattro tornei anche Marta Ortega e Marta Marrero si sono separate, e visto che a tutte è parsa una buona soluzione quella di cambiare, abbiamo deciso di farlo subito piuttosto che aspettare il nuovo anno". Bea Gonzalez è tornata con la Ortega, mentre Lucia si è unita per la prima volta a Marta Marrero, un’altra big rimasta a secco di titoli nella passata stagione, andando a formare una coppia di grandissima esperienza. Ha funzionato subito, con due finali giocate nei soli tre tornei disputati. Un rendimento che lascia ben sperare in vista del 2022.

Vedere come abbiamo terminato la stagione – continua Lucia – è stimolante in vista dell’anno nuovo. Pur essendoci allenate pochissimo insieme, io e Marta siamo riuscite a giocare due finali, trovando una buona intesa. Siamo due combattenti, due lavoratrici, e l’esperienza è dalla nostra parte. L’intesa è molto buona, fondata sul rispetto reciproco, e possiamo ancora migliorarla. Se ci riusciremo diventeremo una coppia molto pericolosa, in grado di fare grandi cose in un circuito che vedrà sempre più giocatrici arrivare a vincere i tornei”.

La scelta di giocare insieme a Marta Marrero (nativa delle Canarie, ma di base a Barcellona) le ha anche permesso di lasciare Madrid, dove ha fatto base negli ultimi anni per allenarsi con le compagne, per tornare in Catalogna. “Ne sentivo il bisogno dal punto di vista umano. Non a caso, quando nel 2020 Gemma mi ha comunicato che non aveva più intenzione di giocare insieme a me, la prima giocatrice che ho contattato è stata Marta. Purtroppo si era già impegnata con un’altra compagna, quindi non ha avuto la possibilità di assecondare la mia richiesta. Era già capitato altre volte, per un motivo o per un altro, di non riuscire a giocare insieme, mentre stavolta ce l’abbiamo fatta e ripartiamo con tanta voglia di mostrare la nostra miglior versione. Augurandoci che gli infortuni ci lascino in pace”.

Proprio in quella direzione, e viste le difficoltà incontrate fra 2020 e 2021, Lucia ha incentrato la propria pretemporada sul lavoro fisico, in modo da preparare il proprio corpo a una stagione che si annuncia molto intensa. “Amo allenarmi, e spero di aver davanti ancora 4-5 anni per ottenere altre soddisfazioni. L’obiettivo? Stare bene. E vincere il più possibile insieme a Marta”.

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