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Niente da fare contro le rivali sudamericane, che si impongono per 3-0 e conquistano la finale dove sfideranno la Spagna per il titolo. Sabato per le azzurre il duello con la Francia, che vale il terzo posto. Gli uomini battono l'Uruguay: si giocano la quinta posizione con il Paraguay
di Marco Caldara | 19 novembre 2021
Per la nazionale femminile di padel non è ancora tempo di miracoli. Ne sarebbe servito uno per spingersi oltre le semifinali dell’Ooredoo World Padel Championship di Doha, quindicesima edizione del campionato del mondo organizzato dall’International Padel Federation, perché dall’altra parte della rete le azzurre hanno trovato le rivali dell’Argentina, una delle prime due forze del padel mondiale.
Sul Court A del Khalifa Tennis & Squash Complex, per l’occasione trasformato in uno splendido centro padel all’aperto con streaming da tutti gli otto campi di gioco, le ragazze di Marcela Ferrari hanno fatto il possibile, ma le rivali si sono rivelate superiori, conquistando il successo per 3-0 e guadagnandosi l’accesso alla finale. Sabato andranno a caccia del loro nono titolo mondiale contro la Spagna, a sua volta passata per 3-0 sulla Francia.
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L’Italia si è arresa senza particolari rimpianti, se non per la buonissima partenza di Carolina Orsi e Carlotta Casali, che nelle prime battute del match inaugurale hanno dato l’impressione di poter fare partita contro due giocatrici di grande spessore come la top-10 Virginia Riera (campionessa d’Italia a squadre col circolo Canottieri Aniene) e la connazionale Silvana Campus, un tempo protagonista nel vecchio Padel Pro Tour, antenato del World Padel Tour.
Le azzurre hanno trovato il break in apertura e hanno condotto fino al 3-1, mettendo in difficoltà le rivali con un padel molto aggressivo, in particolar modo grazie alle soluzioni di potenza della mancina Carolina Orsi. Ma col passare dei minuti le rivali hanno preso le misure alla coppia italiana, togliendogli sicurezza e trovando le giuste contromisure, fino a imporsi per 6-3 6-0.
Non c’è stata particolare storia, invece, nel secondo singolare, che ha visto Erika Zanchetta e Giorgia Marchetti opposte a Delfina Brea, numero 6 del mondo e quest’anno vincitrice di due titoli nel Tour (con la spagnola Tamara Icardo), e Julieta Bidahorria, numero 43. Le due argentine hanno comandato le operazioni dall’inizio alla fine, chiudendo con il punteggio di 6-0 6-1 in 52 minuti e trascinando l’albiceleste in finale. A risultato acquisito è poi arrivata anche la vittoria di Aranzanu Osoro (n.13 del mondo) e della sedicenne Claudia Jensen (n.32) contro Chiara Pappacena e Giulia Sussarello. La romana e la comasca hanno disputato un buonissimo match, tenendo testa alle avversarie molto più di quanto dica il 6-2 6-3 finale.
Per l’Italia si tratta di una sconfitta che non fa male e soprattutto non intacca quanto di buono fatto vedere sin qui delle nostre portacolori, che hanno già confermato il quarto posto di tre anni fa in Paraguay. Per provare a fare di meglio, e salire sul podio mondiale stabilendo un nuovo record nella storia del padel tricolore, sfideranno sabato la Francia, nella riedizione della finale europea del 2018. Tre anni fa a Roma vinsero le francesi, ma le azzurre partono con l’obiettivo di prendersi la rivincita.
Grande gioia invece per la nazionale maschile, che battendo per 3-0 l’Uruguay si è guadagnata la certezza di chiudere fra le prime sei, eguagliando il record azzurro fatto registrare nelle edizioni 2002, 2014 e 2016 dei Mondiali. Si tratta di un risultato di enorme spessore, che i ragazzi di Gustavo Spector proveranno a ritoccare ulteriormente sabato, quando nella finale per il 5° posto affronteranno – in una sfida aperta– i rivali del Paraguay.
A firmare il successo italiano sull’Uruguay ci hanno pensato le tre coppie che erano già state determinanti mercoledì contro il Belgio, ed esattamente nello stesso ordine. Il primo punto l’hanno conquistato Andres Britos e Daniele Cattaneo, che hanno vinto un incontro molto intenso contro Diego Ramos, numero 75 del mondo, e il compagno Higor Ensslin, battuti per 7-6 6-4 dopo 1 ora e 50 minuti. Per vincere il (meritato) primo set non sono bastati né un vantaggio di 5-2 né due set-point nel nono game, ma la coppia italiana ha giocato un tie-break perfetto, chiudendo per 7-1 e prendendo fiducia in vista del secondo parziale. Anche in quello si sono fatti recuperare un break di vantaggio, ma dal 3-4 hanno infilato un parziale di tre game di fila che è valso il successo.
Cremona/Capitani, invece, hanno dimostrato una volta di più tutto il loro valore battendo per 6-2 6-3 in 54 minuti Martin Araujo e Valentin Silveira. Davvero ottimo il mondiale dei campioni d’Italia, che sin qui hanno vinto quattro match su cinque, arrendendosi solo agli spagnoli Javi Rico e Coki Nieto (non senza lottare) ed esprimendo un padel veramente di alto livello. Gli verrà chiesto un ultimo sforzo nella giornata conclusiva. A risultato acquisito, la coppia uruguaiana Artia/Moratorio ha infine deciso di dare forfait dal match previsto contro Di Giovanni/Sinicropi, regalando il terzo punto all’Italia.
Nella finale per il titolo mondiale, come ampiamente previsto sin dalla vigilia, si affronteranno invece Spagna e Argentina. Gli spagnoli hanno superato per 3-0 la Francia lasciando le briciole, mentre gli argentini hanno ceduto giusto qualche game in più nel derby sudamericano col Brasile, sempre senza correre rischi. Ora è il momento della resa dei conti, e data la qualità dei protagonisti – e il pronostico apertissimo – ci sarà davvero da divertirsi.
RISULTATI
TORNEO FEMMINILE
Semifinale tabellone principale
ARGENTINA b. ITALIA 3-0
Campus/Riera (ARG) b. Casali/Orsi (ITA) 6-3 6-0
Bidahorria/Brea (ARG) b. Marchetti/Zanchetta (ITA) 6-0 6-1
Osoro/Jensen (ARG) b. Pappacena/Sussarello (ITA) 6-2 6-3
TORNEO MASCHILE
Semifinale tabellone 5°/8° posto
ITALIA b. URUGUAY 3-0
Britos/Cattaneo (ITA) b. Ramos/Ensslin (URU) 7-6 6-4
Capitani/Cremona (ITA) b. Araujo/Piastri Silveira (URU) 6-2 6-3
Di Giovanni/Sinicropi (ITA) b. Artia/Moratorio (URU) ritiro