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I Next Gen italiani del 2023? Sono già pronti per la corsa

Dal marchigiano Luca Nardi al lombardo Samuel Vincent Ruggeri, sono sei attualmente gli italiani nati dal 2002 in avanti che si trovano tra i top 500 Atp. Sono loro, al momento, in pole position per la corsa alla prossima edizione delle Next Gen ATP Finals

04 gennaio 2023

L’Italia del presente, l’Italia del futuro. Il tennis azzurro si gode le gesta dei propri campioni e guarda avanti con giustificato ottimismo. La lista dei ‘Next Gen’ si fa sempre più interessante e per alcuni di loro il 2023 potrebbe rivelarsi l’anno della definitiva esplosione. Al momento, in attesa della prima classifica dedicata, ne abbiamo sei tra i primi 500 Atp. Sperando che qualcuno di loro possa inserirsi nel gruppo di coloro che stanno crescendo in maniera impetuosa: da Rune a Shelton, passando per Stricker e Van Assche.

LUCA NARDI

Dopo gli ottimi risultati della passata stagione, Luca Nardi punta al definitivo salto di qualità. Il pesarese, classe 2003 e oggi numero 135 del ranking ATP, ha guadagnato oltre 200 posizioni nel 2022 grazie ad un tennis solido e brillante. Dopo l’ingresso in top-20 a livello juniores, Luca ha messo piede nel tennis “dei grandi”, disimpegnandosi al meglio nel circuito challenger (vincendo i titoli di Forlì 1, Lugano e Manacor) in vista delle prime esperienze nel circuito maggiore. I due tie-break ai quali ha costretto Stefanos Tsitsipas sul veloce di Astana hanno palesato tutte le qualità del talento allenato da Francesco Sani, che tra pochi giorni cercherà di strappare il pass per il primo Slam della sua carriera.

Il diritto di Flavio Cobolli (foto Sposito)

FLAVIO COBOLLI

Da Pesaro a Roma, base degli allenamenti del grintoso Flavio Cobolli. Il tennista capitolino, attuale numero 171 del mondo (ma già numero 133 nel mese di luglio del 2022), prosegue il suo percorso di crescita sotto lo sguardo attento di papà Stefano (numero 236 nel 2003) e di un altro ex professionista come Matteo Fago. La scalata di oltre 600 posizioni ottenuta nel 2021 ha subito un naturale periodo di assestamento, nel quale il classe 2002 ha dimostrato di avere testa e colpi per competere nel circuito maggiore con la giusta continuità. Il successo a marzo nel challenger di Zadar, giunto dopo l’esperienza nel “gruppo Davis” per la sfida contro la Slovacchia, è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la fiducia possa rivelarsi una efficacissima arma in più.

FRANCESCO MAESTRELLI

Tra i primi 200 del mondo si è già affacciato anche il pisano Francesco Maestrelli, 20 anni compiuti lo scorso 21 dicembre. Il suo è stato un 2022 memorabile, al di là delle oltre 550 posizioni guadagnate in classifica. Il repentino passaggio dal circuito ITF all’universo challenger, impreziosito dal trionfo estivo sulla terra battuta di Verona (3-6 6-3 6-0 all’ostico argentino Pedro Cachin), è arrivato dopo il duro lavoro svolto negli ultimi anni al Centro Tecnico Federale di Tirrenia con Gabrio Castrichella, Mosè Navarra e Claudio Galoppini. I 196 centimetri di altezza (come Berrettini ed Hurkacz per intenderci) gli consentono di scagliare servizi fulminanti, un fattore determinante in vista dei primi, grandi appuntamenti sul veloce.

LUCIANO DARDERI

Fino ai 10 anni era rimasto nella sua Argentina. Oggi Luciano Darderi, passaporto e cuore azzurro, è uno dei tanti giovani italiani in rampa di lancio. Nato a Villa Gesell (provincia di Buenos Aires) nel febbraio del 2002, l’attuale numero 206 del mondo (168 ad ottobre del 2022) mangia pane e terra rossa. Il mattone tritato gli ha regalato 31 delle 32 vittorie ottenute a livello challenger, in attesa del sospirato esordio nel circuito maggiore. Con lui, da sempre, papà Gino, guida e modello per Luciano e il fratellino Vito. Combattente per natura, Luciano ha svolta la preparazione invernale tra Italia e Argentina ed è pronto ad iniziare il 2023 con le qualificazioni agli Australian Open.

MATTEO GIGANTE

Combatte anche Matteo Gigante, romano di origine controllata, il cui rovescio bimane inizia a poter contare anche su una tenuta mentale di alto livello. Mancino esplosivo dal tennis adatto a tutte le superfici, “Giga” è un altro ‘Next Gen’ da tenere d’occhio per l’anno che verrà. Nel 2022 ha raggiunto due semifinali challenger (Vicenza e Forlì 6) e conquistato lo scudetto con il TC Sinalunga, macinando centinaia di posizioni nel ranking. La classifica oggi dice 250, ma il livello espresso negli ultimi mesi guarda ancora più in alto. Si allena al circolo Eschilo 2 di Roma, dove riceve da sempre i preziosi consigli di coach Alessandro Galli. Le prime ‘quali’ Slam sono lì e a breve basterà allungare una mano per andarsele a prendere.

Samuel Vincent Ruggeri

SAMUEL VINCENT RUGGERI

Ultimo ma non per importanza, il bergamasco Samuel Vincent Ruggeri. 20 anni, attuale numero 402 del ranking ATP, è tornato a spingere nelle fasi finali della stagione dopo un complicato infortunio al muscolo psoas che ne ha rallentato il percorso nel 2022. Fisico possente e dritto al fulmicotone, Vincent Ruggeri (madre belga e padre bergamasco) ha chiuso l’anno solare conquistando il terzo titolo ITF sul veloce di Sharm el-Sheikh proprio il giorno di Natale. Alla ricerca dell’exploit che possa lanciarlo in via definitiva, sul treno ‘Next Gen’ è salito anche lui.

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