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Leo Borg e gli altri: i baby talenti sull’asse Wimbledon-Bonfiglio

In arrivo due dei tornei più prestigiosi nel calendario del tennis juniores: prima Wimbledon, poi l’atteso ritorno del Trofeo Bonfiglio, ricollocato (in via eccezionale) a metà luglio. Da Leo Borg a Linda Fruhvirtova, sono tanti i giovani talenti pronti a sfidarsi sull’erba di Church Road per poi fare tappa al Tennis Club Milano

02 luglio 2021

Trofeo Bonfiglio, Roland Garros e Wimbledon? No. Prima Parigi, poi Londra, quindi Milano. Nei calendari particolari di questo strano 2021 succede che gli Internazionali d’Italia juniores del Tennis Club Milano finiscano dopo i Championships dei baby, generando un’alternanza terra-erba-terra curiosa e inusuale almeno fra i tornei di Grado A, i più prestigiosi – e ricchi di punti – nelle gerarchie internazionali del tennis giovanile. Ma quello che conta è esserci dopo lo stop forzato del 2020 e al “Bonacossa” non vedono l’ora di tornare in calendario, con una collocazione estiva che non ha scoraggiato tanti dei migliori under 18 al mondo, pronti a far tappa in Italia dopo l’esperienza sui prati del Tempio.

Non ci saranno – né a Church Road ne in via Arimondi – il numero uno Holger Rune e il numero due Shintaro Mochizuki, già lanciati a pieno regime nel tennis dei grandi così come il gigante statunitense Martin Damm. Ma ci sarà eccome il francese Sean Cuenin, semifinalista di recente al Roland Garros under 18 e pronto, dopo aver calcato l’erba dell’All England Club, a sporcarsi di nuovo i calzini di terra battuta. A Londra il 17enne di Toulon sarà il numero 8 del seeding, nell’elenco guidato dal cinese Juncheng Shang, mentre a Milano sarà sua la prima testa di serie. Un ruolo prestigioso ma scomodo, almeno a giudicare da quanto successo nelle ultime quattro edizioni, nelle quali il numero uno del tabellone maschile è riuscito solamente una volta a superare i quarti di finale.

Sean Cuenin, francese classe 2004, giocherà sia a Wimbledon sia al Trofeo Bonfiglio

Fra i più attesi a Wimbledon juniores anche lo statunitense Bruno Kuzuhara, il brasiliano Pedro Boscardin Dias (che nelle scorse settimane ha giocato un paio di Futures in Italia: a Genova e Bergamo), il britannico Jack Pinnington Jones, lo svizzero Jerome Kym e lo statunitense Dali Blanch, fratello del più noto Ulises e anche lui – come Boscardin Dias – passato dall’Italia nelle scorse settimane, a raccogliere qualche punto per scalare anche la classifica dei “pro”. Ne ha messi insieme due, superando un turno al Tennis Club Park di Genova e un altro al Città dei Mille Bergamo, e tornerà in Lombardia dopo l’esperienza a Wimbledon, come uno dei favoriti per il Bonfiglio. Un torneo particolarmente caro in famiglia, visto che nel 2016 a giocarsi la finale sul Campo Centrale e in diretta tv c’era il fratello Ulises, di cinque anni più grande, che si arrese a un certo Stefanos Tsitsipas.

Dali Blanch sarà a Milano: suo fratello Ulises ha giocato la finale nel 2016

Lo stesso itinerario Londra-Milano è impostato anche nel navigatore dell’ucraino Viacheslav Bielinskyi, il quale dopo i quarti a Parigi cerca di nuovo gloria sulla terra battuta. A proposito di Parigi: in entrambi gli appuntamenti clou di luglio mancherà Luca Van Assche, il francese di mamma italiana (e papà belga) campione al Roland Garros, ma sono tantissimi i giocatori pronti a non far notare la sua assenza. Uno su tutti Leo Borg, figlio della leggenda Bjorn, che a Parigi ha vinto le sue prime partite – due – in uno Slam giovanile e sta mostrando un livello di gioco che si fa sempre più interessante. Leo, che di recente è entrato anche nel ranking ATP dei professionisti conquistando il suo primo punto in un 15 mila dollari in Turchia, sarà prima a Wimbledon e poi all’ombra del Duomo, con l’obiettivo di raccogliere altra esperienza e fiducia vincendo fra i giovani, per poi dedicarsi a tempo pieno all’attività professionistica. Indipendentemente da come andrà, baby Borg sarà una delle attrazioni principali del torneo, e visto il passato di papà non potrebbe essere altrimenti.

Leo Borg, fra i più attesi sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa

A livello femminile, invece, sarà a Wimbledon la numero uno del mondo Victoria Jimenez Kasintseva, la quale deve ancora compiere sedici (!) anni, ma la giovanissima di Andorra ha preferito non iscriversi all’evento milanese, per continuare a dedicare la stragrande maggioranza del suo tempo ai tornei professionistici. Una scelta pensata per il suo futuro, ma che potrebbe costarle la vetta della classifica juniores. Non potrà strappargliela la sua grande rivale Elsa Jacquemot, oggi numero 2 ma assente in entrambi i tornei di luglio, mentre potrebbe farcela la filippina delle Baleari Alexandra Eala, che già da tre anni ha scelto di volare a oltre 10.000 chilometri – e sette ore di fuso orario – dalla famiglia, per provare a diventare una giocatrice nell’accademia di Rafael Nadal a Manacor. Un progetto che sta funzionando: pur avendo compiuto da poco 16 anni è già fra le più forti juniores (attualmente al n.3), quest’anno ha vinto il suo primo titolo fra le professioniste, e – parola di Rafa – ha tutto per diventare una grande giocatrice. Fra una decina di giorni anche il pubblico di Milano potrà dire la sua.

La filippina Alexandra Eala: è numero 3 del mondo fra le under 18

L’altra top-5 della classifica mondiale che sarà in campo prima sui prati di SW19 e poi sul rosso milanese è la russa Diana Shnaider, numero 4 del ranking e semifinalista a Parigi, dove si è arresa alla futura vincitrice ceca Linda Noskova. Ma il nome che più fa notizia è quello di Linda Fruhvirtova, classe 2005, già numero 355 al mondo fra le professioniste e capace quest’anno sia di vincere due titoli ITF sia di arrivare ai quarti di finale di un torneo WTA, nell’International di Charleston. Un risultato che basta e avanza per far capire le qualità della giovane della Repubblica Ceca, che peraltro al Bonfiglio si era già presentata due anni fa lasciando tutti a bocca aperta. Era arrivata a Milano a 14 anni appena compiuti, ma malgrado la grande differenza d’età con buona parte delle avversarie riuscì a vincere quattro incontri e spingersi fino a un solo set dalla finale. Tornerà con due anni di vittorie ed esperienza in più, che la rendono la vera favorita per il titolo.

Semifinalista nel 2019 ad appena 14 anni, Linda Fruhvirtova torna a Milano per vincere

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