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Jonas e Maria, due junior da conoscere subito

Il ceco Forejtek e la colombiana Osorio Serrano, rispettivamente numero cinque e otto del mondo under 18, hanno vinto il torneo juniores a New York. Per entrambi, si tratta del loro primo successo di prestigio in carriera.

di | 09 settembre 2019

Finale femminile Us Open U18

L'ultimo Grand Slam Juniores dell'anno ha laureato campioni il ceco Jonas Forejtek e la colombiana Maria Camila Osorio Serrano, rispettivamente numero cinque e otto del mondo under 18, entrambi autori del loro primo successo di prestigio in carriera. Jonas (18 anni, nato a Pilsen) aveva dalla sua la vittoria al Bonfiglio, ma sia in Australia che a Parigi non era andato oltre gli ottavi. Maria Camila (18 anni, nata a Cucuta da una famiglia di sportivi) contava invece un solido curriculum sottolineato per il 2018 dalla vittoria nelle Olimpiedi giovanili, dalla finale nello Junior Master e dalla semifinale in questi US Open Junior, nonché, per il 2019, dalla semifinale colta a Parigi. I loro avversari in finale sono stati due statunitensi, Emilio Nava, diciottenne di origini messicane, già in finale a Melbourne, e Alexandra Yepifanova, sedicenne di origini russe, numero 87 del ranking under 18, in lizza nel suo secondo Slam.

Sorprese nel bene e nel male

In campo maschile le 'medaglie di bronzo' sono andate all'americano (da San Diego, di origini giapponesi) Brandon Nakashima, vincitore dello Junior Master 2018, e di un secondo americano, nato a Long Island, Cannon Kingsley, sulla carta meno titolato. In campo femminile si sono distinte la cinese Qinwen Zheng, già in semifinale a Parigi, e la sedicenne mancina russa Oksana Selekhmeteva (quarti a Milano, ottavi a Santa Croce), capace di tagliare il miglior traguardo del suo curriculum. Sia in positivo che in negativo, il torneo si è svolto all'insegna delle sorprese. Basti dire che nei quarti del tabellone femminile cinque ragazze su otto non erano comprese tra le sedici teste di serie, e che due di queste, le statunitensi Scott e Brantmeier, avevano beneficiato di una wild card. Quest'ultima per di più era un'illustre sconosciuta, classificata al fondo del ranking mondiale juniores, e che nei precedenti dodici mesi aveva vinto la miseria di due match nell'arco di sei tornei. Meno clamoroso ma comunque sorprendente è risultato anche il tabellone maschile, dove nei quarti sono approdati tre 'unseeded': lo svizzero Stricker, il tedesco Welte (proveniente dalle qualificazioni) e l' americano Kingsley.

I migliori presto out

Il secondo turno è stato contrassegnato dall'ecatombe delle prime teste di serie, che ha fortemente inciso sulla composizione dei quarti di finale. Hanno infatti fallito l'approdo agli ottavi il numero uno Shintaro Mochizuki, il giapponese che ha firmato il torneo di Wimbledon, condizionato da un infortunio alla gamba sinistra, e ancora il numero due Holger Vitus Rune, sedicenne danese vincitore a Parigi. Nonché la statunitense Emma Navarro e la francese Diane Parry, rispettivamente prima e seconda del seeding in gonnella. Per il rammarico del pubblico del National Tennis Center di Flushing Meadows, ha subito la stessa sorte anche il sedicenne di sangue cecoslovacco Martin Damm, quarta testa di serie, nativo di Bradenton, in Florida, e figlio dell'omonimo ex numero cinque del mondo in doppio.

Italia in chiaroscuro

L'Italia era presente solo in campo maschile ma ha schierato quelli che sulla carta sono sette giocatori di qualità, con le sole eccezioni di Lorenzo Musetti (a segno negli Australian Open), e di Giulio Zeppieri, che hanno messo fine ormai alla loro carriera giovanile. Hanno superato il primo turno Luca Nardi, 6-3 6-1 allo spagnolo Llamas Ruiz, e Matteo Arnaldi, vincitore sullo statunitense Spizzirri. Nel secondo round, segnato da un sorteggio a dir poco sfortunato, Nardi è stato fermato da Jonas Forejtek, mentre Arnaldi, opposto a Emilio Nava, ha disputato un match encomiabile: ha mancato un match point, è stato rimontato sia nel secondo che nel terzo set ed ha chiuso il confronto cedendo solo per 6-7 7-5 7-5. Nel primo turno, a dispetto di una eccellente prestazione (2-6 6-3 6-4 lo score), Flavio Cobolli è stato superato da Mochizuki, Framcesco Passaro è stato battuto dal ceco Paulson e Samuel Vincent Ruggeri ha ceduto all' australiano Hijikata. Non hanno superato le qualificazioni Luciano Darderi e Lorenzo Rottoli, uscito di scena nel turno decisivo.
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