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Determinazione Jasmine: “A questi livelli bisogna migliorare sempre, e io ce la metto tutta”

Paolini marcia spedita anche in queste Olimpiadi: 13 game persi nei primi due match ma la sensazione che una volta che l’azzurra entra in partita ci sia ben poco da fare per molte delle potenziali rivali

29 luglio 2024

Una sorridente Jasmine Paolini saluta il pubblico (foto Getty Images)

Una sorridente Jasmine Paolini saluta il pubblico (foto Getty Images)

La terra parigina ed il suo sorriso sembrano oramai diventati un binomio inscindibile. Superando 64 61 la polacca Linette (vincitrice a Praga del suo terzo trofeo WTA proprio alla vigilia dei Giochi) con un’altra prestazione piuttosto convincente - al di là anche stavolta di un inizio un po’ al rallentatore - Jasmine Paolini ha centrato gli ottavi nel torneo Olimpico.

Una “tranquilla sicurezza” quella della 28enne di Bagni di Lucca, acquisita in una stagione illuminata fin qui da due finali Slam e da un trofeo da “1000”, con un “best ranking” da favola come conseguenza. “Ho giocato tante partite quest’anno, fanno parte del mio bagaglio e questo fa sì che quando scendo in campo ho maggiore confidenza, mi sento più sicura - dice l’azzurra -. Ma bisogna sempre ricordarsi che nel tennis ogni match è differente e bisogna essere sempre pronte. Oggi è stata una partita dura: all’inizio ho fatto fatica perché c’era molto caldo. Non riuscivo a prendermi le chance che mi costruivo ma sono contenta che poi piano piano sono montata sopra, e il secondo set è stato un pochino più facile”.

Il pensiero corre già al prossimo match: “Il prossimo turno sicuramente sarà duro: sia contro Schmiedlova, che qua può giocare bene, sia contro Haddad Maia, che è una giocatrice molto pericolosa che lotta su ogni punto. Sarà un match duro perché sono sempre state battaglie con entrambe ma ce la metterò tutta”.

Jasmine Paolini (foto Getty Images)

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La location - il Roland Garros - è la stessa ma lo spirito è diverso da quello di uno Slam: “C’è tanta differenza tra il torneo del Roland Garros e quello Olimpico: al di là dell’ambiente, negli spogliatoi come nella lounge, in particolare non c’è Renzo (Furlan, il suo coach; ndr). E’ diverso rispetto ad un torneo del tour ma comunque mi sto godendo quella che penso sia un’esperienza fantastica. Ad ogni modo è bello tornare qua a Parigi, in questo circolo”.

Tra i progressi di “Jas” negli ultimi mesi spicca il diritto in corsa, anche in situazioni complicate: “E’ migliorato perché con Danilo (Pizzorno; ndr) ci abbiamo lavorato tanto! Per competere a questo livello bisogna cercare migliorare qualcosina ogni giorno. Io ce la sto mettendo tutta”.

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