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Orgoglio Lorenzo: "E' la conferma del salto di qualità che ho fatto"

Anche i francesi tifano per l'azzurro, un rullo compressore che non rinuncia alla grande bellezza del suo tennis. "Non credo che quest'anno Fritz vorrà incontrarmi ancora...", dice il carrarino

di | 31 luglio 2024

La grinta di Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

La grinta di Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

"Lorenzò, Lorenzò". Il campo 14, estremità ovest del Roland Garros, ribolle di passione, mentre si fa cuocere al sole. E non sono solo italiani, anche i francesi tifano per il nostro Lollo delle meraviglie, un rullo compressore che non rinuncia alla grande bellezza del suo tennis. Se la miscela confezionata dal suo talento sportivo, che ormai conosciamo da anni, e dalla sua sorprendente lucidità, che abbiamo scoperto in questi mesi, è questa, ci sarà da divertirsi.

“Piano, state calmi, non so se nemmeno io se questa svolta della mia carriera sia definitiva, me lo auguro…”. D’accordo, prendiamola con le molle. Intanto, però, fa ben sperare: per il suo avvenire, che resta la cosa più importante; per il futuro del tennis italiano, che ambisce a trasformarsi in una squadra a due punte; più a breve termine, per il bilancio di questa spedizione olimpica, appesa ai rovesci di Lollo e, stringi stringi, ai servizi da sotto di Saretta (e a tanto altro del suo repertorio).

Restiamo, però, al match con Fritz: “Cominciato male, è stato importante riuscire subito a ribaltarlo, mi ha dato grande consapevolezza. Sono stato bravo e concentrato nei momenti giusti a far girare questa partita”, racconta Lorenzo. 

Terzo incrocio, terza vittoria di Musetti. “Non credo che quest’anno vorrà incontrarmi ancora, questa vittoria conferma il bel momento che sto vivendo e il salto di qualità che ho fatto. Prima avevo molti alti e bassi, adesso solo alti, però – ribadisco – mi piacerebbe pensare che i bassi sono dimenticati, ma andiamoci piano. Certo, più vinco e più acquisto consapevolezza, anche nel gestire i momenti difficili che inevitabilmente ci sono in partita”. Un’evoluzione che Lorenzo spiega così: “Negli ultimi due anni ho fatto fatica a giocare sereno e fare le scelte giuste, adesso mi sembra tutto più facile”. Un’evoluzione che Lorenzo spiega così: “Negli ultimi due anni ho fatto fatica a giocare sereno e fare le scelte giuste, adesso mi sembra tutto più facile”.

Il rovescio di Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

Arrivano i quarti di finale, si comincia a fare parecchio sul serio. “Se sarà Zverev, lo affronterò senza paura. Un grande giocatore, campione olimpico in carica, ma io credo di potermela giocare. Ci siamo affrontati solo una volta, ma io mi sono ritirato. Non ho un metro di misura. Gioca bene di rovescio? Ognuno ha il suo colpo preferito, anche Fritz. Il segreto è non concedergli tempo e spazio, e di portarlo nella mia ragnatela di variazioni. Può essere una partita interessante”. Ancora sull’assenza di Sinner: “E’ stata una sua scelta, la reazione della squadra non l’ho vista perché non ero ancora a Parigi, ma penso si ritenesse incapace di performare qui, altrimenti sarebbe venuto e avremmo avuto una bella squadra. Mi dispiace per i ragazzi che sono rimasti fuori, come Cobolli che da 50 del mondo meritava di essere qui. Penso che il regolamento vada rivisto, non può essere in tabellone un trecento del mondo di un altro Paese e non il nostro cinquanta”.

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A proposito di Olimpiade, “un’organizzazione particolare e uno spirito unico, bello poterlo condividerlo con altri atleti. Abbiamo la fortuna di stare nello stesso hotel della pallavolo femminile, lo scambio con loro è bello e istruttivo”. Infine, l’obiettivo. I quarti sono un punto di arrivo o di partenza? Musetti non ha dubbi: “Io voglio giocarmi i match per le medaglie, per me questo quarto vale tantissimo”. Forza Lollo, anzi “Lorenzò”.

P.S. Per la saga delle borracce “plastic free”, ecco l’aggiornamento: “Oggi è andata meglio, ho chiesto ai raccattapalle di metterle in frigo mentre eravamo in campo, ieri funzionava male anche il frigorifero”. Capitolo chiuso?

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