-
Itf

Coppa Davis, gli ego diventano gruppo nelle semifinali di Malaga

Le nazioni protagoniste delle Finals vivono storie di grande unità d’intenti fra Italia, Serbia, Finlandia e Australia. Coi singoli che si mettono a disposizione dei compagni, anche se non giocano

di | 24 novembre 2023

La squadra azzurra festeggia Lorenzo Sonego e Jannik Sinner (foto Getty Images)

Tennis e golf sono gli sport più individualisti per eccellenza, al punto da arricchire i protagonisti coi premi più alti, appena inferiori alla Formula 1 di automobilismo. Ma lì i rischi sono molto maggiori. Non puoi essere un campione della racchetta e del green se non hai un ego smisurato, certezze granitiche, individualità spiccate, personalità maxi, perché poi devi fronteggiare, da solo, difficoltà di tanti tipi, dall’ambiente alla tecnica, con l’aggiunta degli occhi scrutatori dell’intero mondo. Eppure, alla prima, storica, Ryder Cup italiana al Marco Simone di Guidonia e in questi giorni alle Finals di Coppa Davis, diventano protagoniste parole davvero insolite per tutta la durata della stagione pro: il gruppo, la squadra, l’affiatamento, la convivenza, l’equilibrio, la condivisione.

L’ultimo, lampante, esempio, viene dal Profeta dai capelli rossi, Jannik Sinner, che ha sposato appieno i dogmi di capitano Filippo Volandri declinandoli al meglio nell’abbraccio coi compagni, quelli che giocano accanto a lui in doppio, come Lorenzo Sonego (dopo l’esclusione dal singolare a favore del rampante Matteo Arnaldi), e quelli che non giocano, come l’altro Lorenzo, Musetti, lo specialista del doppio, Simone Bolelli e il figliol prodigo Matteo Berrettini che, alla ricerca del sacro fuoco per tentare l’ennesimo rientro alle gare, sta facendo rifornimento di spirito positivo proprio dalla nazionale di coppa Davis azzurra. 

Una sorgente di buoni propositi e buoni esempi che sgorga da quando la FITP ha ottenuto la reale unità d’intenti foraggiando e seguendo i giocatori nei propri gruppi privati, coi loro coach, e quindi coinvolgendoli anche in azzurro.

Il capitano Lleyton Hewitt festeggia con Max Purcell e Matthew Ebden (foto Getty Images)

SORPRESA
Le belle parole che circolano e si scambiano nel clan azzurro non sono una novità, sono il frutto di un lavoro continuo cominciato da anni e portato avanti dalla coppia Filippo Volandri-Umberto Rianna in primis, con la regia del consigliere addetto al settore tecnico Graziano Risi. Sono peraltro l’unico sistema per ottenere quel “100% da parte di tutti” predicato dal capitano non giocatore come dal suo leader di oggi, Sinner, e da quello di ieri, Berrettini. La sorpresa è che anche in un gruppo con soggetti solitamente conflittuali, come quello australiano, in questi giorni serpeggino le stesse parole e gli stessi intenti.

Coinvolgendo, come per l’Italia, chi gioca e chi invece fa panchina, come Popyrin, o addirittura è solo aggregato come Kokkinakis, e lascia il posto senza far polemiche a De Minaur e Thompson. Guarda caso, parliamo di un’altra semifinalista Davis a Malaga, di un altro capitano-motivatore come Lleyton Hewitt. Cresciuto, come Volandri, nel culto della tradizione del tennis e quindi della coppa Davis, e quindi dei suoi valori, nel testimone che deve transitare dai vecchi ai giovani attraverso l’esempio. A costo di tagliare i ponti con chi non fa gruppo, come i bad boy, Tomic e Kyrgios, due talenti che si sono persi per strada inseguendo quell’individualismo proprio del tennis che però, come vediamo anche nella bella storia della orgogliosissima Serbia e della stessa Finlandia che ha cooptato gli immigrati in terra di Spagna trasferendoli da tifosi al palasport di Malaga. Tutti uniti da un forte spirito nazionalistico. 

Il capitano Lleyton Hewitt rincuora Alex De Minaur (foto Getty Images)

Talmente imperioso e coinvolgente che gli stessi capitani di queste squadre si stupiscono dei comportamenti dei loro guerrieri - pardòn, giocatori - che danno anche più di quanto ci si potrebbe aspettare e fanno quadrato difendendosi l’un l’altro. Per tornare poi avversari, singolarmente, fra poco, con l’avvio del nuovo anno, in Australia.

Supporters della Finlandia (foto Getty Images)

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti