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Eventi nazionali

Si torna in campo, si guarda alle Atp Finals: la sicilia fa da apripista

Nel giorno della definitiva approvazione del decreto governativo che supporto Olimpiadi invernali e il grande evento tennistico che si giocherà a Torino dal 2021 al 2025, in mezza Italia si torna tutti a giocare. La Sicilia fa da apripista e progetta il primo torneo Wta a porte aperte

di | 07 maggio 2020

Un'immagine dalla pagina Facebook del Tennis Palermo

Un'immagine dalla pagina Facebook del Tennis Palermo

Il Senato approva praticamente all’unanimità il decreto olimpico per Milano-Cortina e le Atp Finals di Torino e si torna a giocare tennis in tante regioni.

“L’Italia riparte insieme allo sport” commenta il ministro Spadafora e in effetti l’unità di intenti già vista alla Camera il 15 aprile e ribadita ieri a Palazzo Madama fa guardare avanti. Nel caso del tennis alla prospettiva di ospitare dal 2021 al 2015 la più prestigiosa delle prove Atp, quella con i migliori 8 giocatori della stagione, sapendo di poter contare sul supporto proattivo di tutta la nazione.

E’ bello contemporaneamente ascoltare anche le voci dei primi appassionati che sono tornati a impugnare una racchetta nei loro circoli, che hanno riaperto alla pratica sportiva, sia pure con tutte le precauzioni del caso.

La Sicilia è quantomai apripista in questo caso. Sulle pagine palermitane di “la Repubblica” si racconta l’esperienza di chi è tornato sui campi del Circolo del tennis di viale del Fante. Segreteria protetta da vetri di protezione, temperatura rilevata con i termoscanner all’ingresso, piscina e palestra chiuse, percorsi di sicurezza studiati perché i flussi non si incrocino, distributori di sapone liquido all’ingresso dei campi: però si è ripreso a giocare.

E non solo i professionisti o gli atleti di interesse nazionale, ma tutti, dall’avvocato alla giovane under 12 che sogna il grande tennis.

Si deve prenotare in anticipo e arrivare fino al campo con la mascherina ma poi è una liberazione, come dice sempre a “la Repubblica”, Silvia Savagnone, socia storica del club: “Dopo due mesi non potevo più resistere, è stata un’emozione indescrivibile, che mi ha fatto dimenticare tutte le limitazioni”. Ma non le norme di sicurezza, che comunque consentono una pratica regolare, il pieno movimento e divertimento.

A Palermo c’è chi addirittura pensa alla ripartenza del tennis internazionale proprio in Sicilia. Al Country Club il presidente Oliviero Palma vede “rosa”, prova a immaginare che il suo torneo Ladies Open Wta del 20 luglio possa davvero svolgersi (spostato in avanti di una settimana, dal 27 luglio) e addirittura con il pubblico in tribuna, contingentato, in sicurezza.

Sarebbe un fatto straordinario, una ‘prima’ mondiale. E d’altra parte la Sicilia è stata una delle regioni meno colpite dal contagio. E in piena estate il clima molto caldo potrebbe contrastare ulteriormente il virus.

Lo ha raccontato al Corriere dello Sport sempre Oliviero Palma che ha scritto al Ministro Spadafora descrivendo l’idea e il protocollo da applicare: ”Da 3.000 posti scenderemmo a 800 con spazi ampi fra un sedile e l’altro”.

Dopo una serie di lunghe call con la Wta il Ladies Open avrebbe le sue linee guida: niente raccattapalle, asciugamani monouso, ammesso un solo allenatore o accompagnatore per partecipante, alberghi che lasceranno un’intera ala solo agli ospiti del torneo con ascensori dedicati, abolito il villaggio-ospitalità, libera circolazione del pubblico anche fra un punto e l’altro e non solo ai games dispari, a fine match giocatrici sul campo fino al deflusso dei presenti per evitare assembramenti degli appassionati, giudici di linea locali (oppure sperimentazione dell’occhio di falco su tutto il campo anche sulla terra battuta).

Sara Errani alza il trofeo della vincitrice a Country di Palermo nel 2008

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