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Eventi nazionali

L'Italia dell'Avvenire guarda avanti con Piraino

Il palermitano Gabriele, classe 2003, domina una finale storica, tutta italiana, che a Milano mancava dal 1968. Nel femminile, brillano le trecce di Sebastianna Scilipoti

di | 15 giugno 2019

Gabriele Piraino

Il tennis italiano non è solo in un buon momento. Scoppia di salute. Gli indizi arrivano dappertutto, giorno dopo giorno. Berrettini, Fognini, la Laver Cup e i Top 10, le Atp Finals... e adesso anche la finale del Torneo Avvenire, al Tc Ambrosiano di Milano. Il torneo milanese riservato agli Under 16, giunto ormai alla 55esima edizione, ha ritrovato un vincitore italiano, Gabriele Piraino. Non che abbia dovuto aspettare molto, in verità, perché era solo il 2016 quando Federico Arnaboldi alzava il trofeo in via Feltre. La vera notizia è che il palermitano classe 2003 ha vinto battendo un altro azzurro in finale, il laziale Niccolò Ciavarella. Il che non succedeva dal 1968, quando Corrado Barazzutti, l'attuale capitano dell'ItalDavis, superò in due set Elvio Fesce. In realtà, si potrebbe anche dire che si tratta di una prima assoluta nella lunga storia del torneo, perché allora l'evento era riservato soltanto ai nostri aprendosi al resto del mondo solo nel 1969.

Sette match point

Le cose di lì in poi cambiarono e prima di rivedere un italiano sul gradino più alto del podio ci fu da aspettare: passarono i Borg, i Lendl, i Cash, gli Edberg, e poi con i decenni anche gli Ivanisevic, i Coria e i Del Potro, tutti nomi illustri finiti sull'albo d'oro. La siccità azzurra la seppe interrompere Filippo Baldi, nel 2012, e di lì in poi la musica cambiò ancora repentinamente.

Già, perché da allora, nelle ultime 8 edizioni, sono state ben 4 le affermazioni dei nostri. Contando anche quest'ultima, ovviamente: merito anche di Gabriele Piraino, allievo di Davide Cocco, bravo a imporsi nel match decisivo per 6-2 6-2 in un match lungo esattamente un'ora e 20.

A senso unico, o quasi, ma con una coda lunga fatta di sei match point non sfruttati che avrebbero potuto minare le sicurezze tutte mancine del siciliano.

Servizio e diritto

Dalla sua, l'azzurrino che ha preso in mano la racchetta a sei anni e che nel 2018 ha vinto la San Marino Tennis Cup (sempre Under 16), ha avuto il servizio - particolarmente efficace da sinistra, come succede spesso ai mancini... - e il diritto, in grado di portare molti punti diretti alla causa.

Sulle gambe di Ciavarella, più dei sei mesi di 'svantaggio' in termini d'età, sono pesate le fatiche della semifinale, vinta in maratona sul peruviano Gonzalo Bueno (7-5 al terzo set).

Così Piraino, che si allena al Ct Palermo e che in settimana ha avuto una visita speciale da Roberta Vinci (ormai di base a Milano), l'ha avuta vinta un po' sotto tutti gli aspetti, compreso quello fisico. A proposito, oltre alla Sicilia come base, con Robertina, il neo vincitore dell'Avvenire ha in comune anche il preparatore atletico, quel Piero Intile che metteva a punto i motori proprio della Vinci sul circuito Wta.

Gabriele Piraino, palermitano classe 2003, vincitore all'Avvenire; a destra, Niccolò Ciavarella, laziale classe 2004, finalista (foto Panunzio)

Piena fase di crescita

Con l'assenza a Milano di due ottimi classe 2003 nostrani come Luca Nardi e Giorgio Tabacco, proprio su Piraino e Ciavarella ricadevano le maggiori aspettative della 'spedizione' azzurra. “Sono ragazzi in piena fase di crescita - ha detto il tecnico Fit ed ex Davisman Stefano Pescosolido - adesso devono saper equilibrare bene tornei e allenamenti per poter arrivare a 18 anni pronti ad affrontare il professionismo”. Certo la base di partenza, ora, è più salda: “L’Avvenire dopo i campionati europei - chiosa Pescosolido - è il torneo Under 16 più prestigioso ed è una tappa importante per questi ragazzi”.

Che spettacolo Sebastianna!

Se è stato l'azzurro a colorare il cielo di Milano in campo maschile, tra le ragazze hanno brillato le treccioline nere e amaranto di Sebastianna (sì, proprio con due enne) Scilipoti, 'colored' svizzera nata a Ginevra e vincitrice del torneo femminile.

L'elvetica era riuscita a vincere consecutivamente i primi 8 game giocati nella finale contro la croatina (classe 2004) Lucija Ciric Bagaric, ma poi si è complicata la vita e ha avuto bisogno del terzo set e di un'ora e tre quarti per fissare il suo nome nell'albo d'oro.

È la terza svizzera di sempre a riuscirci; la prima dal 1992 quando fu niente meno che Martina Hingis a trionfare sui campi in terra rossa del Tc Ambrosiano.


I risultati delle finali

  • Finale maschile - Gabriele Piraino (ITA) b. Niccolò Ciavarella (ITA) 6-2 6-2.
  • Finale femminile - Sebastianna Scilipoti (SUI) b. Lucija Ciric Bagaric (CRO) 6-0 4-6 6-2.

La vincitrice dell'Avvenire 2019, la svizzera Sebastianna Scilipoti, a destra, con la finalista croata Lucija Ciric Bagaric (foto Panunzio)

La svizzera di Ginevra Sebastianna Scilipoti, vincitrice del Torneo Avvenire 2019 (foto Panunzio)

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