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Sinner il duro si salva da campione: quarti a Monte-Carlo

Sinner salva un match point a Hurkacz, rimonta e raggiunge a Monte-Carlo il suo settimo quarto di finale in un Masters 1000, il terzo del 2023. Affronterà Lorenzo Musetti: derby in chiaro su SuperTennis alle 21.15

di | 14 aprile 2023

A un punto dalla sconfitta, sull'orlo del baratro, dopo una partita fin lì tutt'altro che brillante, Jannik Sinner ribalta la scena. Salva un match point, rimonta e batte l'amico Hubert Hurkacz, numero 13 del mondo, che chiude con due doppi falli di fila e ancora insegue la prima vittoria in carriera contro un Top 10 sulla terra rossa. Sinner, a Monte-Carlo da numero 8 (suo best ranking), si impone 36 76(6) 61 e raggiunge i quarti per la settima volta in un Masters 1000, la terza su tre giocati quest'anno. Lo attende Lorenzo Musetti, che ha eliminato Novak Djokovic. Il derby si potrà seguire, in chiaro e gratis, alle 21.15 stasera su SuperTennis.

"E' stata una partita molto dura, non è stato facile entrare in ritmo - ha detto Sinner -. Nel primo set lui ha servito alla grande. Quando gli ho fatto il break per la prima volta nel secondo set, ho sentito che la partita iniziava un po' a cambiare. Ma avrebbe potuto vincere anche Hubert, ha avuto anche un match point". 

Nei momenti difficili, ha aggiunto, "sento molto la vicinanza del pubblico. Qui i tifosi hanno fatto molto rumore dopo quel punto, ci sono tanti italiani e cerco di assorbire la loro energia: mi aiuta".

La continuità si conferma la chiave del suo successo quest'anno. Una solidità che ha espresso nel corso del match, in cui non si è scoraggiato nonostante l'inizio decisamente più esplosivo di Hurkacz. Jannik ha infatti completato la partita con sette vincenti in meno ma anche 12 gratuiti in meno (30 a 42). Ha vinto sette punti in meno negli scambi brevi, sotto i quattro colpi (62 contro 69), ma ne ha vinti quasi il doppio in quelli che hanno richiesto almeno cinque colpi (45 contro 26).

Ma è tutto il 2023 di Sinner che sta procedendo nel segno della continuità, di una costanza di rendimento da grande giocatore. Jannik ha giocato almeno i quarti in sei tornei su sette, fa eccezione solo l'Australian Open in cui si è fermato agli ottavi dopo cinque set contro Stefanos Tsitsipas. E ha vinto 19 partite su 21 contro avversari fuori dalla Top 10.

Sulle tribune del Campo Ranieri III qualche tifoso sfoggia in trubuna una maglietta con la scritta "We're all Sinners", bel gioco di parole. In inglese infatti significa "siamo tutti peccatori", ma qui vuol dire soprattutto "Siamo tutti Sinner". 

Il primo confronto diretto sulla terra battuta si decide sui colpi di inizio gioco. "Il servizio sarà decisivo" aveva detto Sinner alla vigilia. I numeri confortano la sua impressione: nelle ultime dieci partite Jannik spicca per qualità nella risposta, il polacco proprio per efficacia del servizio.

Per due set, Hurkacz serve meglio ma alla distanza il rendimento di Sinner incoraggia: 58% di prime in campo e 75% di punti, con un significativo 57% di resa con la seconda contro il 35

L'inizio è tutt'altro che lineare. Hurkacz va sotto 15-40 nel primo game appesantito da due doppi falli, ma si salva. Sinner si ritrova sotto 0-3 0-40, dopo una serie inusuale di imprecisioni, ma evita il doppio break e chiude il game con il punto migliore della sua partita fino a quel momento.

Tennis Insights ha valutato il servizio di Hurkacz nelle ultime dieci partite a 8,6 in una scala da 0 a 10, e 8.4 nel primo set. Proprio con il servizio si tira fuori ancora da 15-40 nel quinto game, con due prime vincenti.

Sinner è comunque meno reattivo, meno preciso, anche se una volta entrati nello scambio la partita è più bilanciata di quanto il punteggio farebbe pensare. Il polacco concede qualcosa con il diritto, ma quando serve è una macchina. Vedere per credere le ultime due prime con cui completa il primo set dopo 44 minuti.

Cambia poco anche in avvio di secondo set. Sinner è di nuovo il primo a subire un break (2-1) ma stavolta la reazione è immediata e decisa. Di forza, a suon di martellanti diritti e rovesci, firma il contro-break nel game successivo, il primo in cui in risposta Sinner sia riuscito con continuità a prendere il comando del gioco.

Con piccoli assestamenti, la partita cambia. Cala appena il rendimento di Huracz al servizio, Sinner ha qualche occasione in più per aprirsi il campo e allontanare il polacco dal centro. L'equilibrio tiene fino al tie-break. Qui Hurkacz appare di nuovo quello di inizio partita, infallibile con la prima e capace di depotenziare la risposta di Sinner. 

 L'altoatesino, però, ha l'arma in più del campione. Sotto 5-6, a un punto dalla sconfitta, gioca lo scambio più bello della partita. Sorprende Hurkacz con un paio di rovesci tagliati che destabilizzano l'amico rivale.

 

Salva il match-point e parte all'attacco. Scatta ancora. Vince il secondo set e inizia il terzo con un break di vantaggio. Ora la scena è tutta sua. E nessuno gliela toglie più.

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