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Sognando in California: Sinner-Alcaraz, duello per la finale a Indian Wells

Sinner batte Taylor Fritz e firma la seconda vittoria nelle ultime due partite giocate contro un Top 5. Rivedi la partita in differita su SuperTennis alle 12. Conquista così la seconda semifinale in carriera in un Masters 1000.

di | 17 marzo 2023

Chiude col sorriso, Jannik Sinner. Un sorriso di fiducia e di ambizione, di sicurezza e desiderio. Ha battuto 64 46 64 Taylor Fritz, campione in carica a Indian Wells, arrivato almeno in semifinale nelle ultime due edizioni del torneo. Ha chiuso con 28 vincenti a 16 e 38 gratuiti a 44. Ha servito il 10% in più di prime in campo e ottenuto il 10% in più di punti con la prima. Ora che ha un fisico all'altezza di una mente da campione, che ne sostiene programmi e prospettive di grandezza, il futuro gli offre più opportunità che limiti. Potrete rivedere la differita della partita alle 12 su SuperTennis.

Primo italiano di sempre nei quarti a Indian Wells in 47 anni di storia, Sinner ha conquistato la seconda semifinale in carriera in un Masters 1000. Troverà Carlos Alcaraz, che ha confermato il risultato del 2022 e vincendo il torneo tornerà numero 1 del mondo (ma per restarci dovrebbe poi trionfare anche a Miami). Il murciano ha sconfitto 64 64 Felix Auger-Aliassime, che l'aveva battuto in tutti i tre precedenti confronti diretti. 

Sinner ha confermato quanto già emerso da inizio 2023. Ovvero che i pezzi del mosaico evolutivo si vanno incastrando, il lavoro di consolidamento dei punti di forza con l'aggiunta di tocchi e variazioni sta producendo i risultati sperati. L'altoatesino ha firmato la terza vittoria nelle ultime sei partite contro un Top 5, dopo aver perso tutte le prime 13 giocate. Grazie a questo risultato, Sinner è virtualmente numero 11 del mondo in base alle proiezioni in tempo reale della classifica mondiale dell'ATP, a un passo dal ritorno in Top 10, uno degli obiettivi fissati per questa stagione.

"Taylor mi aveva battuto qui due anni fa, sono felice della vittoria. Nel secondo set ha cominciato a muovermi un po' di più, abbiamo uno stile abbastanza simile, cerchiamo di essere aggressivi da fondo. Nel terzo ho cercato di variare di più, poi l'ultimo game, quando devi servire per chiudere, è sempre difficile. Sono contento di essere riuscito a giocare aggressivo" ha detto Sinner.

L'azzurro si è mostrato soddisfatto di poter avere un giorno di stacco tra una partita e l'altra. "Sicuramente aiuta, hai più tempo per recuperare. In ogni caso io tendo a recuperare abbastanza velocemente" ha concluso. 

Sinner batte Fritz a Indian Wells: la cronaca del match

Fritz mette in campo due prime di servizio appena nel primo game del match: break Sinner. E' un segnale. In un pomeriggio senza vento Jannik, centrato e sicuro, comanda il gioco su entrambe le diagonali. Accelera con un diritto autorevole per cancellare una chance di controbreak nel secondo gioco e infila una serie di nove punti consecutivi vinti al servizio che spezza le speranze di rimonta di Fritz. Il campione in carica, primo statunitense in Top 5 dai tempi di Andy Roddick, non ha compiuto per caso il salto di qualità verso le posizioni di eccellenza nella classifica mondiale. E infatti cancella un primo set point, al servizio, sul 3-5, con il primo ace della partita. Ma nemmeno Sinner è arrivato per caso dove è arrivato, e il suo livello attuale è anche più elevato, anche in queste condizioni di gioco non rapidissime, di quanto non dica la classifica. L'altoatesino, che ha aperto il set con un break, lo chiude con un turno di battuta a zero e un ace sul set point.

Nel secondo set, Fritz parte con due turni di battuta tenuti a zero mentre l'ombra assorbe la luce e copre ormai tutto il campo. E' più efficace negli scambi brevi, che serve con più precisione e risponde anche meglio. Per cui Sinner, che prova a variare posizione in risposta, vede scendere il numero di vincenti (2 nel set) e salire il tasso di errori.

Quando si inizia a giocare, però, Fritz fatica sempre a tenere il ritmo di Sinner che lo investe con un pressing martellante e lo induce a sbagliare tanto anche con il diritto. I numeri parlano chiaro: Jannik vince 15 dei primi 16 scambi durati oltre nove colpi. Ma è Fritz a decidere come si giocano i punti. A Sinner basta un game con poche prime per perdere il servizio e il secondo set.

Il terzo inizia, come un primo, con un immediato break per l'altoatesino che firma l'allungo con un capolavoro di rovescio. Nella sfida di forza e geometria, in cui vivere e morire per ogni centimetro di campo da guadagnare perché il primo che attacca poi il punto lo porta quasi sempre a casa, Fritz risponde da par suo. L'immediato contro-break suona come un grido di battaglia, insieme alle due righe colpite nel punto determinante per l'1-1.

Ma l'azzurro sa come farsi scivolare addosso pensieri e ricordi negativi, come guardare solo al presente e come orientare quello che sarà. Lo fa anche dopo aver mancato tre palle break nel terzo gioco e un'altra nel settimo, sfumata per colpa di un nastro poco fortunato. Ma spinge, fortissimamente spinge. Al nono game, finalmente, va a segno per la seconda volta. E soprattutto va a servire per il match. Il resto lo fa apparire semplicemente elementare. 

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