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Star in Insalatiera: i big sotto i riflettori

Grandi squadre ma anche grandi personaggi: dal numero 1 del mondo Novak Djokovic a Daniil Medvedev, passando per il baby fenomeno Alcaraz, le star di casa nostra e le torri americane. Tutti i nomi da tenere d’occhio nelle due settimane delle finali di Coppa Davis

24 novembre 2021

Carlos Alcaraz

Carlos Alcaraz, Spagna

Tre venue, sei gironi, 18 squadre. Protagonisti potenziali, più o meno attesi: infiniti. Quella che prende il via in questi giorni, l’edizione numero 2 della nuova Coppa Davis in formato Kosmos, è ricca di spunti d’interesse. Basta scorrere l’elenco dei convocati dai vari team per rendersene conto. Ogni girone è un capitolo, e ogni squadra è una storia a sé.

Guardate il Gruppo A, per esempio. Il primo dei sei. C’è la Spagna padrone di casa (le finalissime del week-end si giocheranno ancora a Madrid, come nel 2019), compatta attorno al nucleo dei gregari di ferro Pablo Carreno Busta e al doppista da “Finals” Marcel Granollers. Ma soprattutto pronta a “lanciare” la stella nascente Carlos Alcaraz che ha brillato nelle ultime settimane sul tour illuminando Parigi-Bercy prima e Intesta Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano poi.

Un fenomeno che aspetta solo la consacrazione, che può arrivare da un momento all’altro. Specialmente se già nei gironi delle Davis Cup by Rakuten Finals ci saranno incroci pericolosi, molto pericolosi, con la Russia - ufficialmente denominata RTF, Russian Tennis Federationn - dei fenomeni moderni. Daniil Medvedev, semifinalista alle Finals di Torino, Andrey Rublev, semifinalista alle Finals di Torino, Aslan Karatsev, ultima delle tre riserve alle Finals di Torino. Se le partecipazioni all’evento di fine stagione aiutassero a stabilire un favorito per la Davis, la Russia sarebbe data a 1.05.

A Torino, sotto i colori della Union Jack di sua maestà c’erano anche Cameron Norrie, mancino dal 2021 scoppiettante, e Joe Salisbury, finalista in doppio in coppia con il veterano statunitense Rajeev Ram. Così la Gran Bretagna si appresta a sfidare nei raggruppamenti Francia e Repubblica Ceca, in un girone tutto europeo di grande fascino ma senza star (si paga il prezzo, soprattutto, dell’assenza di Andy Murray. I transalpini, dal canto loro, si affidano all’esperienza di Richard Gasquet e alla coppia d’oro Mahut / Herbert, campioni in carica alle Nitto ATP Finals di Torino.

Davis 2021: i protagonisti da tenere d'occhio

Nella Croazia che insieme ad Australia e Ungheria scenderà in campo sempre al Pala Alpitour, non più tinto di blu ma di verde, fanno bella mostra un titolo Slam (quello targato 2014 di Marin Cilic agli US Open) e uno scettro da n.1 del mondo (quello in mano alla coppia Mektic e Pavic in doppio). E i canguri? Beh, specialmente per i nostalgici Anni 90 e 2000, la vera star qui è il capitano, Lleyton Hewitt, uno che vive la panchina come la linea di fondo. Orfana di Bad Boy Nick Kyrgios, l’Australia punta sul “demone” (ultimamente esorcizzato) Alex De Minaur e John Millman.

L’Ungheria invece va dritta sul fattore One Man Show, con le prestazioni spesso sopra le righe (positivamente s’intende) di Marton Fucsovics. Abituato ormai a fare sgambetti quando meno te lo aspetti anche a tennisti sulla carta ben più quotati: per informazioni, chiedere a Daniil Medvedev, battuto più di una volta (anche al Roland Garros) o ad Andrey Rublev, superato in giugno in 5 set magici sull’erba di Wimbledon. Dove Marton è diventato il primo magiaro a spingersi tanto avanti (quarti di finale) dai tempi di Asboth, 1948.

Seguendo l’ordine, rigorosamente alfabetico, dei gironi alla lettere E si trovano Stati Uniti e Italia. In altre parole il big match della fase a gironi torinese. Senza Berrettini, l’Italia e Capitan Volandri hanno di che sbizzarrirsi. La fantasia esperta di Fabio Fognini, l’esuberanza ordinata di Jannik Sinner, il cuore torinese di Lorenzo Sonego, il talento pulito di Lorenzo Musetti.

Tutte armi da contrapporre ai centimetri degli USA e delle loro torri, con Reilly Opelka e John Isner a svettare su tutti. La squadra americana però non sarebbe all’altezza di Hollywood senza almeno un altro personaggio di rilievo da mettere davanti alla macchina da presa: e allora c’è pure Frances Tiafoe, molto “cinematografico” nelle sue ultime uscite in campo. Basti pensare alla sfida contro Sinner a Vienna.

Sia Italia che USA, poi, devono fare la giusta attenzione e non rischiare di ritrovarsi in equilibrio al doppio contro la Colombia, teoricamente la terza forza del raggruppamento. In quel caso, il punto decisivo si giocherebbe contro una coppia tosta come Cabal/Farah, tre volte qualificati al Master di specialità di fine anno e tre volte vincitori di titoli ATP nel 2021.

A chiudere la rassegna dei personaggi pronti sulla linea del via per questa fase finale della Davis Cup by Rakuten, nel girone F, che un fascio di luce che condanna alla penombra tutti gli altri. Complici le assenze di Alexander Zverev e Dominic Thiem, rispettivamente alfieri di Germania e Austria, è la Serbia a schierare il gioiello più prezioso dell'intera corona. Novak Djokovic c’è, con il suo status di 20 volte vincitore di Slam, di 7 volte numero 1 del mondo di fine anno e di membro fondatore dell’esclusivissimo club dei Big Three. Quando si dice chiudere in bellezza.

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