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Reloaded Davis: il super gruppo azzurro batte anche il destino

Reloaded 2022: 10 storie che hanno lasciato il segno nell’annata. La semifinale di Coppa Davis, dopo 8 anni, rilancia le ambizioni dell’Italia guidata da Sonego e Musetti. Fino al 28 dicembre, tutti i giorni alla stessa ora, tante emozioni da rivivere

di | 23 dicembre 2022

Senza una squadra, anzi, senza un Dream Team allargato, forte di talento e anche di anima, la Coppa Davis azzurra 2022 non si sarebbe conclusa con una più che onorevole semifinale battendo gli Stati Uniti di Fritz e Tiafoe e cedendo al doppio di spareggio al Canada dei favolosi talenti Aliassime & Shapovalov. Senza una squadra che, per infortunio, deve rinunciare troppo stesso alle sue star infortunate, Jannik Sinner e Matteo Berrettini, non ci sarebbe stata forse nemmeno la prima, esaltante, puntata del 4-5 marzo a Bratislava in questa coppa Davis fortemente rinnovata ma sempre coinvolgente.   

LORENZO II

Già il 4-5 marzo, nel primo round, gli azzurri si trovano in difficoltà, in Slovacchia. C’è Sinner, ma non Berrettini, gli azzurri conquistano i due singolari col talento giovane più promettente di sempre del tennis italiano, ma cedono in due set il singolare di Lorenzo Sonego (contro Filip Horansky) e il doppio, con la coppia Bolelli-Sinner che si arrende al tie-break del terzo set a Polasek-Zelenay.

Il destino ci mette ancora lo zampino perché il primattore della coppia, Fabio Fognini, deve saltare la trasferta per uno stiramento al polpaccio. Grandi sono l’emozione e la tensione, dopo il doppio, quando Sinner si ripresenta subito in campo, sull’1-2, per riportare l’incontro in parità dimostrando carattere ed anche un portentoso attaccamento alla squadra e alla nazionale. E ancor più grandi ed evidenti sono quando capitan Volandri, sul decisivo 2-2, si affida all’altro Lorenzo della squadra, non il più collaudato Sonego, ma il più giovane Musetti. Che fa così l’esordio in Davis più delicato, a 20 anni e in trasferta.

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PERSONALITA’

La Davis fa da sempre quest’effetto dirompente: esalta o deprime, aumenta a dismisura le capacità lanciando carriere o le diminuisce trasformandosi in incubo. Così, battendo Gombos in rimonta e sbandierando la sua personalità come aveva fatto conquistando i primi due tie-break al Roland Garros contro Djokovic, Musetti prende slancio proprio dalla nazionale per mettere insieme pian pianino anche sull’ATP Tour fisico e tattica, un bel servizio sicuro e un dritto più concreto.

Così strappa il posto in squadra a Sonego anche a Bologna, nella fase a gironi di settembre, battendo - ironia della sorte - quello stesso Borna Gojo che l’anno scorso a Torino aveva beffato l’allievo di Gipo Arbino. E si conferma uomo-Davis facendosi trovare subito pronto nella manifestazione del 13-18 settembre che riporta la Coppa a Bologna dopo 46 anni nel centenario dell’Italia in Davis perché dominando il primo singolare e lanciando il 3-0 sui croati, sostituisce al meglio Sinner.

Che arriva in ritardo dagli US Open dopo la delusione dei quarti contro Carlos Alcaraz ma poi insieme a Berrettini riprende il suo posto contro Argentina e Svezia. Due confronti che gli azzurri vincono per 2-1: il primo a risultato acquisito, col doppio Bolelli-Fognini battuto dalla collaudata coppia Gonzalez-Zeballos, il secondo al doppio di spareggio dopo il ko di Jannik contro Mikael Ymer.

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BERRETTINI & SINNER

Dopo l’ATP di Napoli, dove perde in finale con Musetti chiaramente handicappato da un problema alla pianta del piede sinistro, Berrettini deve fermarsi ancora una volta, mancando l’ultima, disperata, occasione, a Parigi Bercy, di qualificarsi alle ATP Finals di Torino. E, mentre il romano tenta un impossibile recupero almeno per la fase finale di coppa Davis a Malaga, Sinner si fa male a sua volta a Bercy a un dito della mano destra e deve dichiarare forfeit per la nazionale.

Così Sonego viene aggregato al gruppo mentre scende dall’aereo dalle vacanze alle Maldive e Matteo si presenta comunque in Spagna per sostenere moralmente i compagni. La appassionata presenza del numero 1 compatta sul gruppo che batte gli Stati Uniti con Sonego che, sospinto dall’uno-due servizio-dritto, torna il guerriero indomito del 2021 e ha la meglio sull’imprevedibile Frances Tiafoe. Poi, dopo il prevedibile ko di Musetti contro il troppo più esperto e sicuro Taylor Fritz, il doppio Bolelli-Fognini si esalta contro Paul-Sock garantendo la semifinale che mancava da 8 anni.

Peccato che il nuovo miracolo di Sonego, che doma in tre set da favola il talento Shapovalov, col torinese che torna “il Polpo” dei giorni migliori e firma l’1-0, non basti contro un imbattibile Felix Auger Aliassime. Che, prima domina Musetti e poi spinge il doppio del Canada contro l’insolita coppia Berrettini-Fognini nata dalla forzata rinuncia di Bolelli, dopo l’ennesimo infortunio degli azzurri.


LO SPIRITO DI SQUADRA

Il gesto di straordinaria generosità di Matteo, che, a rischio dell’ennesimo stop, scende in campo fuori condizione per cercare l’impresa, resta però l’emblema di un gruppo giovane e unito che esce comunque a testa alta, vincente. Se non oggi, domani. 

 

Fino al 28 dicembre ogni sera alle 21 su Supertennis Tv, canale 64 del digitale terrestre (e in streaming sul nostro sito), le 10 puntate di Reloaded 2022, dedicate alle 10 storie che hanno lasciato il segno nell’annata. Un appuntamento da non perdere con le grandi emozioni del grande tennis

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