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La WTA ha annunciato i metodi per calcolare il ranking dopo Miami. Tutte le novità sulla validità dei punti. Rispetto all'ATP, non è prevista la possibilità di mantenere il 50% del bottino di un evento 2019
di Alessandro Mastroluca | 25 marzo 2021
La WTA ha annunciato come cambieranno i meccanismi della classifica a partire dal 5 aprile, ovvero dopo il torneo di Miami. "Abbiamo cercato di individuare il modo migliore per ritornare al ranking basato sui risultati delle ultime 52 settimane" ha detto il CEO Steve Simon. La scelta è diversa rispetto all'ATP. Per cui i punti congelati per il sistema di fatto biennale iniziato con il lockdown del 2019 possono valere non oltre i due anni. Poi si perdono al 100%. Dunque, le giocatrici non avranno, come i tennisti nel ranking ATP, la possibilità di mantenere il 50% del bottino di un torneo se risulta comunque superiore al 100% del corrispondente evento di questa stagione.
Vediamo le linee guida della WTA, che ha stabilito differenti modalità di calcolo e di validità dei punti in relazione alle diverse situazioni dei tornei. Uno dei principi indicati è che i punti non possono continuare a valere per la classifica per più di 104 settimane.
Partiamo dai tornei disputati nel 2019, non giocati nel 2020 e in calendario nel 2021: si tratta di eventi come Miami, Madrid o Charleston. In questo caso, i punti dell'edizione 2019 decadono dopo 104 settimane.
Passiamo ai tornei disputati nel 2019, non giocati nel 2020 e non in calendario o non giocati nel 2021. Per questi eventi, da Miami in poi, i punti valgono fino alla nuova edizione. Da questo, si potrebbe dedurre che Bianca Andreescu manterrà i punti della vittoria a Indian Wells nel 2019 fino alla prossima edizione. Allo stesso modo Karolina Pliskova può mantenere i punti del titolo vinto a Brisbane nel 2020 fino a gennaio 2022.
C'è poi il caso dei tornei disputati nel 2020 ma in una data diversa all'anno precedente. La WTA ha stabilito due diverse procedure. La prima vale per i tornei che sono stati spostati di oltre quattro settimane rispetto alla data prevista: ovvero Roland Garros, Internazionali BNL d'Italia, Istanbul e Strasburgo.
I punti dell'edizione 2019 di questi tornei scadranno dopo 104 settimane. I punti del 2020 resteranno in classifica per 52 settimane se sono di più del risultato 2021 o se la giocatrice non ha disputato l'edizione 2021. Se le ha giocate entrambe, una volta "scaduti", i punti 2020 saranno sostituiti da quelli del 2021.
Facciamo un esempio pratico. Ashleigh Barty perderà a giugno i 2000 punti del Roland Garros 2019, ovvero dopo il torneo di quest'anno: saranno sostituiti dai punti del risultato del 2021.
Iga Swiatek, che ha vinto il Roland Garros lo scorso ottobre, manterrà i relativi 2000 punti fino a ottobre 2021. Da quel momento, fino all'edizione 2022, le varranno i punti ottenuti nell'edizione 2021.
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Ci sono poi i tornei come Lexington, Praga e Palermo, spostati nel 2020 rispetto al 2019 di meno di quattro settimane. Per questi eventi, i punti 2019 scadranno dopo 104 settimane. I punti 2020 scadranno dopo 52 settimane, o al momento dell'edizione 2021 se si gioca prima di 52 settimane rispetto alla precedente.
Infine, vanno considerati quei tornei che si sono giocati nel 2020 e si sono disputati nel 2021 sotto il regime "protetto" di classifica: Australian Open, Dubai, Doha, St. Petersburg, Lyon, Guadalajara e Monterrey. I punti 2020, se mantenuti, scadranno dopo 104 settimane. Quelli del 2021 dopo 52 settimane, o al momento dell'edizione 2022 se questa eventualità si verifica prima.
In base a questa clausola, Ashleigh Barty terrà i punti della semifinale dell'Australian Open 2020 fino al gennaio 2022, perché è un piazzamento migliore dei quarti di quest'anno.