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Eventi internazionali

WTA, Raducanu e Fernandez i volti di un viaggio tutto nuovo

Dopo lo US Open, il circuito WTA riparte dal Lussemburgo e Portoroz: tornei in diretta su SuperTennis. Ne seguiranno altri dieci in nove nazioni diverse. Poi si giocheranno le WTA Finals a Guadalajara. Le due finaliste dello US Open raccontano un nuovo spirito, anche tecnico, nel tennis femminile

di | 14 settembre 2021

La WTA questa settimana torna in Europa, per due tornei di tradizione in Lussemburgo e a Portoroz, in Slovenia. Due tornei che SuperTennis trasmette in diretta. lo US Open ha restituito al circuito femminile orizzonti diversi, che si rispecchiano nella nuova geografia delle WTA Finals. Dopo la cancellazione dell'edizione 2020, le conseguenze del Covid-19 si fanno sentire anche quest'anno. Il torneo infatti non si giocherà a Shenzhen, come previsto dal lungo accordo inaugurato nel 2019, ma eccezionalmente in Messico, a Guadalajara, che già ospita un torneo a marzo.

A Portoroz un torneo WTA era già stato organizzato in passato tra il 2005 e il 2010. Lo aveva vinto, tra le altre, anche Sara Errani che torna in tabellone ed esordirà contro l'ucraina Anhelina Kalinina. Petra Martic, Yulia Putintseva e Alison Riske guidano il gruppo delle teste di serie.

La croata debutta contro la slovena Kaja Juvan in uno dei primi turni più interessanti, la kazaka campionessa a Budapest sfida Jaqueline Cristian, la statunitense incontra la wildcard Pia Lovric. Nel giorno della finale sarà premiata Katarina Srebotnik, entrata nel Guinness dei Primati in quanto giocatrice capace di vincere il primo torneo disputato in singolare, doppio e doppio misto nel WTA Tour.

In Lussemburgo, per la venticinquesima edizione del torneo, Ana Ivanovic ha illuminato la scena dopo aver ricevuto il Premio Jana Novotna. La testa di serie numero 1 è la medaglia d'oro olimpica Belinda Bencic, finalista nel 2019, che ha raggiunto i quarti a Cincinnati e allo US Open. La numero 2 è la belga Elise Mertens, semifinalista nel 2017. Torna come testa di serie numero 3 la campionessa in carica Jelena Ostapenko che ha vinto nel 2019: l'anno scorso infatti il torneo è stato cancellato. In tabellone c'è anche la giovane Clara Tauson, che in estate ha sconfitto Emma radeucanu nella finale del WTA 125K di Chicago. 

Grazie al titolo allo US Open, Raducanu è salita al numero 14 nella Porsche Race to the WTA Finals Leaderboard, dunque è entrata in corsa per le WTA Finals. La diciottenne nata in Canada da madre cinese e padre rumeno ha raggiunto gli ottavi al primo Slam giocato, a Wimbledon, e vinto il secondo major disputato. Ma non ha ancora vinto una partita nel resto del circuito WTA. Eppure, ha già sbancato i social cinesi.

Su Weibo, il principale social network cinese, i messaggi con l'hashtag "Adolescente cinese di 18 anni vince gli US Open" sono stati letti più di 200 milioni di volte. Sua madre, Renee, è nata a Shenyang, nella provincia di Liaoning. "Parla proprio come una 'ragazza Dong Bei" ha scritto un utente, facendo riferimento all'origine della madre. "Ha detto che visita regolarmente la Cina e che uno dei suoi idoli è Li Na (prima cinese a vincere un titolo dello Slam). Sono così commosso", ha scritto un altro.

Raducanu e Fernandez, i volti della rivoluzione

Nelle interviste, Raducanu ha dichiarato di aver preso da sua madre la capacità di superare le difficoltà senza farsi abbattere e la disciplina. Il suo successo, come quello di Leylah Fernandez che pure si è messa in corsa per le Finals e proprio in Messico ha giocato la prima finale e vinto l'unico trofeo WTA della sua carriera finora, racconta il meglio della nuova WTA. 

Il tennis femminile può conquistare nuovi pubblici, estendere i propri confini, anche grazie al tennis d'anticipo e intelligenza delle due finaliste dello US Open. O all'appeal crescente di Coco Gauff, che Sloane Stephens ha confessato di chiamare Cocofina.

Le due finaliste di Flushing Meadows hanno brillato per presenza scenica e spessore, hanno studiato e si vede. Esprimono un modo di essere, che si traduce in uno stile di gioco, molto moderno. Il confronto con tenniste più potenti come Aryna Sabalenka, numero 2 nella Race grazie alla semifinale a New York, o Maria Sakkari salita al sesto posto in questa classifica, promette di essere scintillante.

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In tutto questo, restano sempre l'incognita legata all'integrità fisica di Bianca Andreescu che appare e scompare come l'alta marea e l'enorme vaso di Pandora dei problemi profondi e personali di Naomi Osaka.

Tutti buoni motivi per godersi il viaggio della WTA che da qui a fine stagione, prima delle Finals, prevede ancora dieci tornei in nove nazioni diverse se si escludono i 125K. La prossima settimana si giocherà in Corea del Sud (WTA 250 Seoul) e Repubblica Ceca (WTA 500 Ostrava). Dal 27 settembre si viaggia in Kazakhstan (WTA 250 Astana) e USA (WTA 500 Chicago). Poi si resta negli Stati Uniti per l'ultimo 1000 a Indian Wells. Dall'11 ottobre si gioca solo in Europa sul duro: in Austria (WTA 250 Linz), Russia (WTA 500 Mosca), Spagna (WTA 250 tenerife), Italia (WTA 250 Courmayeur) e Romania (WTA 250 Cluj-Napoca). Nuovi mondi, storie e occhi diversi, quello che serve per appassionarsi ancora.

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