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Felix Auger-Aliassime, al momento, è l'ultimo dei qualificati alle Nitto ATP Finals di Torino, seconda edizione piemontese del Torneo dei Maestri. Ma i 1500 punti in palio nelle ultime due settimane del circuito lasciano spazio a tante ipotesi diverse
22 ottobre 2022
Vienna o Basilea. Poi, Parigi Bercy. In due settimane si decide tutto, con tre posti ancora da assegnare per le Nitto ATP Finals di Torino, seconda edizione piemontese, ma con due di questi che sono già piuttosto blindati da Daniil Medvedev e Andrey Rublev, malgrado la matematica non sia ancora dalla loro parte. In palio, nel complesso, ci sono 1500 punti, dunque teoricamente ci sono ancora una quindicina di potenziali pretendenti all'ultimo posto utile, quello oggi occupato dal recente vincitore del torneo di Firenze, Felix Auger-Aliassime. La logica suggerisce però di restringere il campo, e allora per avventurarsi in un'analisi occorre prima di tutto andare a dare un'occhiata alle entry list degli eventi in questione.
VIENNA
In Austria (Atp 500), ci saranno – sulla carta – Medvedev, Tsitsipas, Norrie, Rublev, Sinner, Hurkacz, Fritz e Berrettini. Un cast particolarmente importante per un evento che lo scorso anno vide il trionfo di Alexander Zverev (oggi ancora out per i postumi dell'operazione al piede) e che due stagioni fa segnò l'exploit di Lorenzo Sonego (al via anche in questa circostanza), in finale dopo un clamoroso successo su Novak Djokovic. Fare pronostici è complicato, anche perché diversi big arrivano da un periodo decisamente altalenante. Prendiamo Medvedev, che l'ultima volta si è visto in campo per la semifinale di Astana contro Djokovic, nemmeno terminata a causa di un infortunio non ben chiarito. Astana è stato l'ultimo torneo anche per il greco Stefanos Tsitsipas, mentre Jannik Sinner è fermo addirittura al ritiro di Sofia, nel terzo set del match contro Holger Rune.
BASILEA
Il torneo di casa di Roger Federer presenta ai nastri di partenza Alcaraz, Ruud, Auger-Aliassime, Carreno Busta e Cilic, anche se è difficile mettere questi ultimi due nel novero dei pretendenti 'forti' all'ultimo posto per le Finals di Torino. Tra i due 500 della prossima settimana, quello svizzero sembra dunque il meno interessante, anche se potrebbe rappresentare la consacrazione definitiva per Auger-Aliassime, ormai a un passo dall'ottavo posto utile per il Torneo dei Maestri. Per quanto riguarda gli azzurri, ci sarà Lorenzo Musetti, mentre Fabio Fognini è iscritto alle qualificazioni.
PARIGI BERCY
Ma il vero evento resta quello di Parigi Bercy, l'ultimo dei Masters 1000, tradizionalmente ospitato in quella che oggi si chiama Accor Arena, periferia Sud-Est della capitale transalpina. Nell'entry list in questo caso ci sono tutti, ma con Novak Djokovic che ha fatto sapere – per bocca di Goran Ivanisevic – di non essere sicuro in merito alla propria partecipazione. La questione è abbastanza irrilevante per il serbo, ormai certo della presenza a Torino in virtù del successo di Wimbledon, ma conta eccome per tutti gli altri, che senza Nole tra i piedi potrebbero pensare di trovare proprio a Parigi i punti necessari per fare l'impresa.
Se l'evento di Bercy dovesse stravolgere le gerarchie, peraltro, non si tratterebbe della prima volta. Nel 2017 la circostanza più clamorosa, con l'americano Jack Sock che volò a Londra come ultimo ammesso alle Finals, dopo aver trionfato alla Accor Arena, battendo in una delle finali più sorprendenti nella storia dei '1000' il serbo Filip Krajinovic.
Incrociando il momento di forma, le caratteristiche tecniche dei pretendenti e i risultati degli anni scorsi in questo stesso periodo dell'anno, è proprio Felix Auger-Aliassime a godere di un certo margine di vantaggio sugli inseguitori. Ma tutto sommato il canadese non potrà dare nulla per scontato, visto che alle sue spalle spingono colleghi perfettamente a loro agio sui terreni indoor di fine stagione: Taylor Fritz, per esempio, ma pure Hubert Hurkacz (il meno in forma, però, del gruppetto) e Matteo Berrettini. Difficile fare valutazioni su un Sinner al rientro, mentre Matteo potrebbe approfittare di passi falsi altrui. Anche se, va detto, il campo di Bercy nelle ultime stagioni non è stato esattamente l'ideale per i big server, frustrati da condizioni di gioco meno veloci persino di certi campi outdoor.