-
Eventi internazionali

Van Rijthoven show, finale con Medvedev e Top 150

L'olandese non aveva mai vinto un match ATP prima di questa settimana. A 's-Hertogenbosch ha raggiunto la semifinale. Così migliorerà il best ranking entrando in Top 150.

di | 11 giugno 2022

Prima di questa settimana, l'olandese Tim Van Rijthoven non aveva mai vinto una partita nel circuito ATP né giocato un torneo sull'erba. E' cambiato tutto all'ATP 250 di 's-Hertogenbosch, torneo che l'attuale numero 205 del mondo, con un best ranking di numero 175, ha frequentato fin da bambino. "Mia madre aveva un chiosco qui, mi ha sempre permesso di girovagare qui intorno fin da piccolo" ha rivelato.

Nella sua settimana da sogno, Van Rijthoven ha eliminato Matthew Ebden, Taylor Fritz e Hugo Gaston e in semifinale ha piegato 63 16 76(5) Felix Auger-Aliassime nella sua prima partita in carriera contro un Top 10. "Voglio ringraziare tutti i tifosi che sono venuti qui, il vostro sostegno. Essere in finale è incredibile, non ho parole" ha detto il 25enne, primo olandese in finale all'Autotron, dove di disputa il classico appuntamento che apre la stagione sull'erba, dai tempi di Raemon Sluiter nel 2009.

Tifoso dell'Ajax e di Roger Federer, come emerge dalla sua scheda sul sito dell'ATP, ispirato da Kraijcek, Van Rijthoven vorrebbe aprire un ristorante se la carriera sportiva non dovesse dargli abbastanza soddisfazione. Ma per ora si gode queste, di soddisfazioni.

Al secondo torneo ATP in carriera, ha vinto un tiebreak decisivo contro il numero 9 del mondo e nelle proiezioni in tempo reale della classifica è già numero 140 del mondo, 65 posizioni in più della scorsa settimana. E' già il suo best ranking, ma se dovesse conquistare anche il titolo salirebbe ancora fino al numero 106.

Otto Futures all'attivo, Van Rijthoven ha debuttato in Top 200 lo scorso febbraio grazie alla finale raggiunta al Challenger di Forlì. E ha continuato a sorprendere sull'erba olandese, fino alla sfida contro Auger-Aliassime.

"Abbiamo servito entrambi molto bene - ha detto -. Nel primo set, quando gli ho fatto il break, l'ho lasciato giocare molto e l'ho fatto sbagliare. Nel secondo naturalmente un po' ho cominciato a pensare che sarei arrivato in una finale ATP: è stato molto intenso. Poi nel terzo mi sono lasciato andare, ho ripreso come da zero".

Il segreto del suo successo sta in gran parte proprio nel servizio. E' sempre stato, infatti, il suo colpo migliore, già negli anni in cui da giovanissimo si allenava con Richard Kraijcek, ex campione di Wimbledon e oggi direttore dell'ATP 500 di Rotterdam. "Ho sempre servito forte e giocato d'attacco: sapevo che sull'erba il mio tennis avrebbe potuto funzionare bene - ha detto dopo il successo su Gaston -. Ma non mi aspettavo così tanto".

Quest'anno ha portato più di un cambiamento nella sua carriera. A inizio anno ha lasciato il centro della federazione olandese e la guida tecnica di Paul Haarhuis, capitano della nazionale di Coppa Davis. Ha scelto di farsi seguire come coach dall'ex numero 37 del mondo Igor Sijsling. "Sapevo che avrebbe potuto battere giocatori così forti, non mi aspettavo che lo facesse in uno stesso torneo - ha detto Haarhuis a NPO Radio 1 -. Penso che qualcosa si sia sbloccato dal punto di vista mentale, ora avrà ancora più fame di successi".

Rispetto al passato, Van Rijthoven condivide con Sijsling una visione simile del tennis. "Igor giocava un po' come me - ha spiegato -, era un bravo attaccante che veniva avanti e colpiva il rovescio a una mano". 

Ora il suo ultimo ostacolo prima dell'happy ending è rappresentato dal prossimo numero 1 del mondo Daniil Medvedev che ha sconfitto 75 75 il campione in carica, il francese Adrian Mannarino.

Un successo, come i precedenti ottenuti questa settimana, ottenuto grazie a un tennis più efficiente che spettacolare. "Adrian gioca bene, in alcuni game mi sono sentito del tutto impotente - ha spiegato -. Ma dovevo continuare a fare il mio gioco, e alla fine ha funzionato".

Comunque vada a finire la finale, Medvedev tornerà al numero 1 del mondo la prossima settimana perché dalle classifiche usciranno i punti del Roland Garros 2021. E dunque Djokovic, che ne perderà 2000 in quanto vincitore, scivolerà al terzo posto dietro il moscovita e Alexander Zverev, fermo per le lacerazioni ai legamenti della caviglia destra, risultato della caduta durante la semifinale del Roland Garros contro Rafa Nadal.

Ma questo non gli toglie alcuna motivazione verso la sfida di domani, che potrebbe chiudersi con una doppia celebrazione: quella per la vetta del ranking ritrovata e quella per il primo ATP del 2022. "Non vedevo Van Rijthoven dal circuito junior. Avremo avuto 18 anni tutti e due, e già giocava bene sull'erba. Non sono sorpreso così tanto - ha detto -. Vincere non è mai facile. Anche se dovessi perdere, non avrò rimpianti ma naturalmente cercherò di dare il meglio".

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti