Nel terzo turno degli Us Open Matteo, sesto favorito del seeding, supera in cinque set il bielorusso Ivashka e lunedì si giocherà un posto nei quarti con il qualificato tedesco Otte, che ha stoppato Seppi. Anche Jannik, n.13 del tabellone, ha dovuto sudare fino al set decisivo per battere Monfils, 17esima testa di serie: prossimo avversario Zverev
di Tiziana Tricarico | 04 settembre 2021
Italiani popolo di santi, poeti e…maratoneti! Per la prima volta ce ne sono due tra i migliori 16 a New York. Con la grinta e con il cuore si può superare qualsiasi difficoltà, tirando fuori le ultime energie al momento giusto. Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno staccato così il pass per gli ottavi di finale degli US Open (57.500.000 di montepremi, nuovo record), quarto e ultimo Slam stagionale in corso sul cemento di Flushing Meadows. Terzo turno ancora una volta fatale, invece, per Andreas Seppi, stoppato dal qualificato tedesco Otte (prossimo avversario di Berrettini).
I primi due match non erano stati di certo una passeggiata di salute per Matteo Berrettini. Ed il terzo è stato anche più duro. Ma come recita il motto “quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”, ed è quello che ha fatto il numero uno azzurro. Il 25enne romano, n.8 del ranking e sesta testa di serie - alla quarta presenza nel tabellone principale nella Grande Mela dove nel 2019 raggiunse una splendida semifinale, fermato solo da un Nadal lanciato verso la conquista del suo quarto titolo - dopo aver sconfitto i francesi Jeremy Chardy, n.70 ATP, e Corentin Moutet, n.88 ATP (al quale ha lasciato un set), si è imposto per 67(5) 62 64 26 63, dopo una battaglia di oltre tre ore e tre quarti, sul bielorusso Ilya Ivashka, n.53 del ranking, mai così avanti a New York.
Matteo si era aggiudicato entrambe le sfide precedenti con il 27enne di Minsk, disputate negli ottavi a Wimbledon (erba) lo scorso luglio e nei quarti del challenger di Portorose (cemento) nel 2017. Subito una palla-break per il numero uno d'Italia nel gioco d’apertura ma Matteo non l’ha sfruttata e non ne ha avute più per tutto il primo set. In più con qualche errore di troppo di diritto (non compensato del tutto da diversi lob davvero micidiali) ha aumentato la fiducia nel bielorusso che, implacabile al servizio, ha giocato ad un ritmo decisamente superiore alla sua classifica. A decidere il primo parziale è stato un tie-break dove Ivashka è stato più o meno sempre avanti arrivando al triplo set-point sul 6-3: Berrettini ha annullato i primi due con il servizio ma con lo stesso colpo il 27enne di Minsk ha chiuso per 7 punti a 5.
Momento di difficoltà per Berrettini anche in avvio di seconda frazione con il romano costretto ad annullare le prime due palle-break concesse nel match.
Nel quarto game, con un rovescio in back insidiosissimo seguito da un diritto incrociato, Matteo ha strappato per la prima volta il servizio al rivale (3-1) confermando poi il break (4-1). E nell’ottavo gioco, con un diritto che ha pizzicato la linea, alla seconda opportunità ha brekkato ancora il bielorusso pareggiando il conto dei set (6-2).
Nel quinto game del terzo parziale, durato 14 punti, altro momento complicato per il romano, costretto ad annullare due palle-break: poi Berrettini ha marciato spedito ed al termine di un decimo game giocato in maniera grandiosa ha centrato il break con il quale ha chiuso il set per 6-4.
Nel quarto set Matteo è un po’ calato al servizio: è riuscito a recuperare da 15-40 nel primo gioco ed anche nel quinto ma poi, alla quarta palla-break (la decima nell’incontro) con un errore di diritto ha concesso per la prima volta il break al suo avversario (3-2). Galvanizzato Ivashka, con un game giocato tutto serve & volley, ha confermato il vantaggio (4-2) e poi completando una striscia vincente di cinque giochi consecutivi ha pareggiato il conto dei set (6-2).
Nella frazione decisiva Berrettini si è ritrovato e nel secondo game - complici due doppi falli ed una stecca di diritto ma anche l’ennesimo lob vincente - è tornato a togliere la battuta ad Ivashka confermando poi il vantaggio grazie ad un passante tirato al “bersaglio grosso” (3-0). E’ stato l’allungo che ha fatto la differenza: senza rischiare più nulla Matteo ha archiviato la pratica (7-5) al primo match-point con una prima robusta. E un urlo liberatorio.
Per Berrettini 27 ace contro 5 doppi falli (peraltro commessi in momenti abbastanza delicati), il 60% di prime in campo (percentuale abbassata dal pessimo quarto set) con l’84% dei punti conquistati e solo il 47% dei punti vinti con la seconda. A referto 69 vincenti contro 64 gratuiti (30 contro 35 il bilancio di Ivashka).
Il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre, che è stato sorteggiato proprio nel quarto presidiato dal n.1 del mondo Djokovic che lo ha stoppato in finale a Wimbledon lo scorso luglio - e che a New York va a caccia del Grande Slam -, lunedì negli ottavi troverà dall’altra parte della rete il sorprendente tedesco Oscar Otte, già battuto al primo turno del Roland Garros del 2018.
Non è riuscito infatti “marathon man” Andreas Seppi, al 65esimo Slam consecutivo (il 66esimo complessivo), a migliorare il suo record a New York, dove era in gara per la diciottesima volta, fermandosi per la quarta volta al terzo turno (come nel 2008, 2013 e 2015).
Il 37enne di Caldaro, numero 89 ATP, dopo aver sconfitto in cinque set l’ungherese Marton Fucsovics, n.41 ATP, annullando ben cinque match-point nel tie-break decisivo, ed aver eliminato il polacco Hubert Hurkacz, n.13 del ranking e 10 del seeding, ha ceduto 63 64 26 75, in poco meno di due ore e mezza di gioco, al tedesco Oscar Otte, n.144 del ranking, promosso dalle qualificazioni e per la prima volta in gara nel main draw degli Us Open.
Tra l'altoatesino ed il 28enne di Colonia non c’erano precedenti. Andreas ha dovuto risalire da 15-40 già nel secondo gioco ma nel quarto l’impresa non gli è riuscita e Otte ha allungato sul 3-1. Seppi lo ha riagguantato riprendendosi il break (3-3), poi però ha perso di nuovo la battuta e con tre giochi di fila il tedesco si è assicurato il primo parziale (6-3).
Il mood positivo di Otte è proseguito anche nel secondo set dove a fare la differenza è stato il break messo a segno dal tedesco nel quinto gioco, difeso poi con grande autorità (solo 3 i punti persi al servizio in tutto il parziale) fino a siglare il doppio vantaggio (6-4).
Andreas ha reagito in avvio di terza frazione (3-0), approfittando di un piccolo calo di rendimento del suo avversario, e poi con un altro break nell’ottavo gioco ha dimezzato lo svantaggio (6-2).
Otte è stato costretto ad annullare una palla-break anche nel secondo game del quarto set poi i due hanno lottato spalla a spalla, difendendo con tenacia i rispettivi turni di servizio fino all’undicesimo gioco quando Seppi ha recuperato da 0-40 a 30-40 ma non è riuscito ad evitare il break. E poco dopo 28enne di Colonia ha chiuso il discorso al primo match-point (7-5).
Doveva ritrovare il suo tennis e ci è riuscito - in parte - al momento giusto Jannik Sinner. Il 20enne di Sesto Pusteria, n.16 ATP e 13esimo favorito del seeding, alla sua terza partecipazione al tabellone principale, dopo aver centrato la prima vittoria battendo la wild card australiana Max Purcell, n.191 ATP, ed essersi ripetuto superando un’altra wild card, il 18enne statunitense Zachary Svajda, n.716 ATP, ha sconfitto per 76(1) 62 46 46 64, in tre ore e 41 minuti, il francese Gael Monfils, n.20 del ranking e 17 del seeding, alla 14esima partecipazione a Flushing Meadows dove aveva raggiunto le semifinali nel 2016 ed i quarti nel 2010, 2014 ed ancora nel 2019 (stoppato al tie-break decisivo da Berrettini).
Uno pari il bilancio dei precedenti con Jannik a segno in due set negli ottavi ad Anversa nell’ottobre del 2019 e Gael vincitore sempre in due set negli ottavi a Vienna la settimana successiva. Primo set estremamente equilibrato con Sinner che ha rischiato di perderlo - tre palle-break annullate nel nono game e addirittura break subìto nell’undicesimo - prima di mettere a segno il contro-break in extremis, nonostante il vantaggio di 30-0 del suo avversario, e di rifugiarsi in un tie-break poi dominato per 7 a 1 (l’altoatesino ha vinto undici degli ultimi dodici punti del set).
Il 35enne parigino ha accusato il colpo ed ha rischiato anche in avvio di seconda frazione recuperando da 15-40. Il francese è andato progressivamente spegnendosi: nel quinto game ha regalato il break con un doppio fallo e nel settimo ha concesso il bis a Jannik, che poi con il quinto gioco di fila ha chiuso 6-2.
Nel terzo set il francese ha salvato una palla-break nel terzo gioco: l’altoatesino quattro in quello successivo. Ma nel settimo game è finito fuori il diritto lungo linea di Monfils che ha perso la battuta.
Il funambolico Gael, però, ha messo a segno il contro-break alla terza palla utile riagguantando Sinner sul 4 pari e poi con il terzo game di fila ha dimezzato lo svantaggio con un lungo-linea accompagnato da un urlo (ai limiti del regolamento), atterrato proprio nell’angolino per un insperato 6-4.
Nella quarta frazione Jannik è ripartito come nulla fosse accaduto: ha messo a segno un primo break nel game d’apertura (con il francese avanti 30-0) ed un secondo nel terzo gioco (con Gael avanti addirittura 40-0) volando sul 4-0. Monfils ha provato ad arrestare l’emorragia ed è successo l’impensabile: ha infilato sei game consecutivi (6-4) con l’azzurro che non ha più avuto nemmeno una chance di vincere un gioco. Gasatissimo il francese: infuriato l’azzurro uscito dal campo a sbollire la rabbia.
Nel quinto set Sinner si è procurato subito due palle-break: Monfils ha salvato la prima ma sulla seconda ha spedito fuori il diritto. Il 20enne di Sesto Pusteria ha confermato il break (2-0) e nel quinto gioco ha avuto la chance di strappare ancora la battuta a Monfils che si è salvato (3-2). In quello successivo è stato Jannik a rischiare prima di salire 4-2. Gael ha evitato il doppio break anche nel settimo game (4-3): l’azzurro ha recuperato da 0-30 nell’ottavo (5-3) e poi finalmente nel decimo gioco, dopo aver sotterrato la volée di diritto su primo match-point, ha incassato l’errore di diritto del francese sul secondo. Con il passaggio alla seconda settimana del torneo. Ma che fatica!
Lunedì negli ottavi - i primi per lui in carriera a New York, i terzi in un Major dopo quelli al Roland Garros 2020 e 2021 - il Next Gen azzurro, seguito da coach Riccardo Piatti, dovrà vedersela con il tedesco Alexander Zverev, n.4 del ranking e del seeding, che nella notte italiana ha superato lo statunitense Jack Sock, n.184 ATP, in gara grazie ad una wild card e ritiratosi sul punteggio di 36 62 63 2-1 in favore del 24enne di Amburgo.
E' in parità il bilancio dei testa a testa (1 a 1) fra Sinner e "Sascha", con successo di Jannik in 4 set al Roland Garros 2020 e rivincita poi di Zverev nella semifinale di Colonia 2 (cemento indoor).