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New York: Berrettini vola nei quarti con Nole, Sinner lotta ma vince Zverev - Video

Negli ottavi degli Us Open Matteo, sesta testa di serie, supera in quattro set il tedesco Otte, alla sua prima presenza nel main draw del Major statunitense, sfortunato a farsi male all’inizio del quarto parziale: il romano sfiderà Djokovic. Jannik, n.13 del tabellone, cede invece in tre set all’altro tedesco, quarto favorito del seeding, finalista lo scorso anno

di | 06 settembre 2021

Tutta la grinta di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Senza giocare ancora il suo tennis migliore ma dando anche l’impressione di essere più o meno sempre in controllo il numero uno azzurro si assicura un posto tra i migliori otto a New york. Dopo due anni Matteo Berrettini torna nei quarti degli US Open (57.500.000 di montepremi, nuovo record), quarto e ultimo Slam stagionale in corso sul cemento di Flushing Meadows. E da lunedì salirà al n.7 ATP, nuovo best ranking.
Semaforo rosso, invece, per Jannik Sinner, che cede in tre set (ma con non pochi rimpianti) a Zverev.

LIVE SCORE E RISULTATI

Obiettivo quarti centrato da Matteo Berrettini, che dopo l’infortunio rimediato in finale a Wimbledon al rientro nel tour aveva giocato due soli match prima degli Us Open, nel “1000” di Cincinnati (dove ha battuto Ramos Vinolas prima di cedere ad Auger-Aliasime). Sul “Louis Armstrong Stadium" il 25enne romano, n.8 del ranking e sesta testa di serie - alla quarta presenza nel tabellone principale nella Grande Mela dove nel 2019 raggiunse una splendida semifinale, fermato solo da un Nadal lanciato verso la conquista del suo quarto titolo - ha battuto 64 36 63 62, in due ore e 24 minuti di partita, il tedesco Oscar Otte, n.144 del ranking, promosso dalle qualificazioni e per la prima volta nel main draw degli Us Open (che nel turno precedente aveva fermato Andreas Seppi, n.89 ATP, e all’esordio anche Lorenzo Sonego, n.23 del ranking e 20 del seeding).

Berrettini si era aggiudicato l’unico precedente con il 28enne di Colonia, disputato al primo turno del Roland Garros del 2018 (terra). Inizio guardingo da parte di entrambi, anche se la velocità di palla di Matteo ha fatto via via sempre più la differenza. Otte ha salvato una palla-break nel game d’avvio e poi nel fatidico settimo gioco, dopo aver recuperato da 0-30, ha ceduto la battuta a Berrettini che ha confermato il break (5-3) assicurandosi poi il primo set per 6-4.

Matteo Berrettini al servizio (foto Getty Images)

In avvio di seconda frazione un pizzico di distrazione è costato caro a Matteo che nel secondo gioco ha ceduto la battuta alla prima palla-break del match, per di più concessa dopo essere stato avanti 40-0 ed aver avuto un’ulteriore chance di chiudere: il tedesco ha ringraziato ed è salito 3-0. Ed il vantaggio gli è bastato per pareggiare il conto (6-3) contro un Berrettini fin troppo remissivo.

Matteo ha rischiato anche in avvio di terzo parziale recuperando da 0-30 ed annullando anche una palla-break. Nel quarto game il numero uno azzurro è tornato a togliere la battuta al tedesco confermando poi il break (4-1). Nel nono gioco Otte ha “graziato” almeno in un paio di occasioni il 25enne romano (smash steccato e comodo passante di diritto sparato fuori) che ne ha approfittato per assicurarsi il set per 6-3.

Nel terzo gioco della quarta frazione, indietreggiando per colpire uno smash, il 28enne di Colonia è caduto rovinosamente a terra prendendo una bella botta alla mano destra: dopo un medical time out il match è ripreso ed Otte ha portato a casa il turno di servizio (2-1).

Nel quinto game, però, il dolore alla mano ha incominciato a diventare forte: il tedesco non è più riuscito praticamente a servire ed ha concesso il break. Berrettini ha allungato sul 4-2, Otte è rimasto in campo per rispetto di pubblico ed avversario, senza praticamente riuscire più a colpire la palla con forza e Matteo ha chiuso 6-2. Bello l’abbraccio con cui l’azzurro ha salutato sotto rete lo sfortunato avversario.

Per il romano come sempre grandi numeri al servizio: 12 ace contro 3 doppi falli, "solo" il 61% di prime in campo con il quale ha portato a casa però l'89% dei punti ed anche un 49% di punti vinti con la seconda. A referto 44 vincenti contro 29 gratuiti (23 contro 16 per il suo avversario).

Mercoledì nei quarti il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre troverà dall’altra parte della rete il serbo Novak Djokovic, n.1 del mondo, già vincitore tre volte di questo torneo (2011, 2015 e 2018), che quest’anno lo ha stoppato nei quarti al Roland Garros e in finale a Wimbledon, e che a New York va a caccia del Grande Slam. Nole si è aggiudicato tutti e tre i precedenti con l'azzurro: oltre ai due già citati, si è imposto anche nel round robin delle Nitto ATP Finals del 2019.

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Per Matteo è la quarta presenza tra i migliori otto in uno Slam dopo Us Open 2019, Roland Garros e Wimbledon 2021. E da lunedì salirà al n.7 ATP, best ranking.

Il suo percorso fin qui nel torneo è stato tutt’altro che semplice: dopo aver sconfitto i francesi Chardy, n.70 ATP, e Moutet, n.88 ATP (al quale ha lasciato un set), al terzo turno si è imposto in cinque set sul bielorusso Ilya Ivashka, n.53 del ranking, mai così avanti a New York, e negli ottavi ha ceduto un altro set al qualificato tedesco Otte, n. 144 ATP. Ora Berrettini, contro Nole, non potrà più concedersi distrazioni.

Un recupero di diritto di Jannik Sinner (foto Getty Images)

E’ finita negli ottavi di finale - i primi per lui in carriera a New York, i terzi in un Major dopo quelli al Roland Garros 2020 e 2021 - invece la corsa di Jannik Sinner. Nel match che ha aperto il programma sull’”Arthur Ashe Stadium” (alle ore 18 italiane) il 20enne di Sesto Pusteria, n.16 ATP e 13esimo favorito del seeding, ha ceduto per 64 64 76(7), dopo due ore e 25 minuti di partita, all’altro tedesco Alexander “Sascha” Zverev, n.4 del ranking e del seeding, alla settima partecipazione a New York dove lo scorso anno ha raggiunto la finale. Per il 24enne di Amburgo - oro olimpico a Tokyo e vincitore del “1000” di Cincinnati alla vigilia dello Slam newyorkese – è il 15esimo match vinto consecutivamente.

Uno pari il bilancio dei precedenti con vittoria di Jannik in quattro set negli ottavi del Roland Garros ad ottobre 2020 (terra) e rivincita del 24enne di Amburgo il mese successivo in semifinale a Colonia 2 (veloce indoor). Definita la tattica dell’azzurro: mettere in difficoltà “Sascha” dal lato del diritto. Con un campo tagliato a metà dall’ombra Sinner ha dovuto annullare una palla-break già nel terzo gioco. In quello successivo, dallo stesso lato del campo è stato Zverev ad annullarle due. Nel quinto game, però, l’azzurro ha ceduto la battuta (3-2) e poi il tedesco ha confermato il vantaggio (4-2). Nel nono gioco “Sascha” ha mancato un set-point con il rovescio lungo linea che si è stampato sul nastro e Jannik gli è rimasto agganciato (5-4) ma il quello successivo il tedesco ha chiuso 6-4.

Secondo parziale estremamente equilibrato con entrambi impegnati a difendere i rispettivi turni di servizio. Fino al nono gioco quando Sinner si è ritrovato sotto 0-40: ha recuperato, ha salvato una quarta palla-break ma non la quinta (peraltro regalata con una volée alta di diritto completamente steccata). In quello successivo Zverev ha recuperato da 15-40, complici due errori dell’altoatesino (rovescio lungolinea in rete al termine di uno scambio asfissiante e dritto colpito con troppa fretta), ha sprecato un primo set-point con un doppio fallo ma sul secondo l’azzurro ha combinato un altro disastro con la volée alta (6-4).

Una risposta di diritto vincente atterrata proprio nell’angolino ha regalato a Zverev il break anche nel terzo gioco della terza frazione - dopo che Jannik aveva annullato al tedesco la prima opportunità - che ha poi confermato il vantaggio (3-1).

Il 20enne di Sesto Pusteria ha recuperato da 0-30 anche nel quinto game continuando a lottare e nell’ottavo game è rientrato in partita grazie ad un doppio fallo con il quale il tedesco gli ha concesso il contro-break (4-4). E poi con il terzo gioco di fila il Nex Gen azzurro è passato in vantaggio 5-4.

Nel dodicesimo gioco il tedesco ha annullato due set-point consecutivi all’altoatesino (rovescio incrociato e dodicesimo ace): Jannik ha cancellato con un diritto incrociato stretto la palla del 6 pari.

E poi è stato tie-break. Sinner ha provato l’allungo, Zverev lo ha riagguantato sul 4 pari ma poi ha sbagliato la più facile delle volée di diritto: Sinner si è procurato altri due set-point (sul 6 a 4) ma il tedesco li ha annullati (6 a 6), se ne è procurato un terzo - il quinto complessivo - sul 7 a 6 ma “Sascha” si è aggiudicato gli ultimi tre punti e su un diritto incrociato dell’azzurro finito in rete ha chiuso la questione per 9 punti a 7.

Il Next Gen azzurro, seguito da coach Riccardo Piatti, era alla sua terza partecipazione al tabellone principale: pur senza giocare il suo miglior tennis, dopo aver centrato la prima vittoria battendo la wild card australiana Max Purcell, n.191 ATP, ed essersi ripetuto superando un’altra wild card, il 18enne statunitense Zachary Svajda, n.716 ATP, al terzo ha sconfitto al quinto set il francese Gael Monfils, n.20 del ranking e 17 del seeding, alla 14esima partecipazione a Flushing Meadows dove aveva raggiunto le semifinali nel 2016 ed i quarti nel 2010, 2014 ed ancora nel 2019 (stoppato al tie-break decisivo da Berrettini). Contro Zverev ha avuto il merito di non arrendersi fino all’ultimo: sarà per la prossima volta.

Il saluto a fine match tra "Sascha" Zverev e Jannik Sinner (foto Getty Images)

La delusione di Jannik Sinner (foto Getty Images)

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