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Medvedev non fa sconti: è di nuovo in semifinale agli Us Open

Per il terzo anno di fila il russo, n.2 del ranking e del seeding, approda al penultimo atto a New York: ma superare la rivelazione olandese Van de Zandschulp non è certo una passeggiata per Daniil, costretto a cedere il primo set del torneo. Prossimo ostacolo per il 25enne moscovita - venerdì - il Next Gen canadese Felix Auger Aliassime

di | 07 settembre 2021

Daniil Medvedev esulta (foto Getty Images)

Ha fatto finalmente pace con sé stesso Daniil Medvedev. Che ha imparato che risparmiare energie mentali (leggi: trovare qualcuno con cui prendersela quando le cose vanno male), non soltanto fisiche, è fondamentale in un torneo lungo ed impegnativo come un Major. Ha avuto un tabellone tutto sommato abbastanza comodo il 25enne moscovita e, lasciando per strada un set soltanto, è il primo a staccare il pass per le semifinali degli Us Open (57.500.000 di montepremi, nuovo record), quarto e ultimo Slam stagionale che si sta avviando alle fasi conclusive sul cemento di Flushing Meadows a New York.

LIVE SCORE E RISULTATI

Nei quarti Medvedev, n.2 del ranking e del seeding, alla sua quinta partecipazione al Major a stelle e strisce dove è stato finalista nel 2019 (fermato in cinque set da Nadal) ed ancora semifinalista lo scorso anno (battuto in tre set da Thiem, poi vincitore del titolo), si è imposto per 63 60 46 75, in due ore e 22 minuti di partita, sul sorprendente olandese Botic van de Zandschulp, 25enne di Wageningen n.117 ATP, alla sua prima esperienza nel main draw newyorkese, terzo qualificato di sempre a raggiungere i quarti di finale allo Us Open (prima di lui ci erano riusciti il francese Nicolas Escude, nel 1999, ed il lussemburghese Gilles Muller, nel 2008).

Tra i due non c’erano precedenti. Medvedev è partito fortissimo (5-1) strappando il servizio all’olandese nel primo e nel quinto game: ha restituito uno dei due break (5-3) ma poi se lo è ripreso chiudendo il primo set per 6-3.

Seconda frazione senza storia con l’olandese che ha accusato un problema alla coscia sinistra e con il russo che gli ha rifilato un “bagel” (6-0) senza troppi complimenti.

Un recupero di rovescio di Daniil Medvedev (foto Getty Images)

Tutto troppo facile per Medvedev che si è un po’ “addormentato”: in avvio di terzo set ha dovuto annullare tre palle-break ma nel quito ha ceduto la battuta. Van de Zandschulp ha cominciato a crederci, ha preso sempre più spesso l’iniziativa e con grande determinazione - spingendo a tutta col servizio e facendo ricorso a qualche drop-shot davvero micidiale - ha difeso il break che gli ha permesso di assicurarsi il parziale per 6-4 e di dimezzare lo svantaggio.  

Nella quarta frazione l’olandese ha continuato a costringere il moscovita a giocare uno, due, tre colpi in più. E gli è restato attaccato come un lichene. Nel decimo gioco, prima con un passante di rovescio tirato dalla prima fila e poi con una risposta di diritto che si è stampata sulla riga, Medvedev è arrivato al match-point ma Van de Zandschulp con due prime robuste ed un diritto incrociato stretto lo ha riagguantato sul 5 pari. Nel dodicesimo game l’olandese ha offerto altri due match-point e stavolta il drop-shot è finito in rete.

“Cosa è successo dopo il secondo set? Che lui ha iniziato a giocare davvero bene - ha commentato a caldo il russo - del resto lo aveva già dimostrato arrivando fin qui dalle qualificazioni. In carriera per due volte sono partito dalle ‘quali’ in uno Slam e non sono mai riuscito a superarle…. Nel quarto set sono stato molto solido al servizio (solo tre punti ceduti; ndr) ed alla fine lui ha pagato un po’ la tensione del momento”.

Botic Van de Zandschulp e Daniil Medvedev (foto Getty Images)

Van de Zandschulp può consolarsi, oltre che con l’ottima prestazione offerta, anche con un best ranking di tutto rispetto: da lunedì sarà n.62 ATP con 55 posizioni guadagnate rispetto alla classifica di ingresso nel torneo.

E con la soddisfazione di essere diventato il primo olandese nei quarti di uno Slam dal 2004 (Sjeng Schalken a Wimbledon e a New York).

Daniil Medvedev colpisce di diritto (foto Getty Images)

Non è bello da vedere Daniil, per quel suo modo personalissimo di portare i colpi soprattutto dal lato del diritto. Ed in campo non è nemmeno un mostro di simpatia, però il suo tennis è estremamente efficace, soprattutto sul cemento: il “lungagnone” moscovita si muove benissimo ed il suo servizio - anch’esso molto particolare - è parecchio insidioso. Il suo obiettivo è vincere il primo trofeo Slam in carriera, anche se dall’altra parte del tabellone Djokovic ha una motivazione altrettanto forte, firmare il Grand Slam.  

Intanto venerdì in semifinale Medvedev dovrà vedersela con il canadese Felix Auger-Aliassime, n.15 del ranking e 12 del seeding, già battuto - ma solo al tie-break del set decisivo - al secondo turno del Masters 1000 di Toronto nel 2018, quando il ragazzo di Montreal aveva appena 18 anni.

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