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US Open, sorpresa Tiafoe: Nadal ko. E' il torneo degli showmen

Dopo Kyrgios che ha eliminato Medvedev, Tiafoe ha inflitto a Nadal quella che resterà la sua unica sconfitta Slam nel 2022. Affronterà Rublev nei quarti

di | 06 settembre 2022

Lo US Open 2022 è il torneo degli showmen. Dopo Nick Kyrgios che ha eliminato il numero 1 del mondo Daniil Medvedev, Frances Tiafoe dà spettacolo e sorprende la testa di serie numero 2, il 22 volte campione Slam Rafa Nadal. 

Nei due precedenti confronti diretti, Tiafoe non aveva vinto nemmeno un set contro Nadal. Ma a Flushing Meadows ha chiuso 64 46 64 63, completando così la sua terza vittoria contro un Top 5. Il match si è concluso in un tripudio di luci e schermi di telefonini sotto il tetto dell'Arthur Ashe, chiuso nel quarto game del quarto set: un momento che avrebbe potuto cambiare la partita. Ma Tiafoe ha affrontato anche quella situazione, il break che ha permesso a Nadal di salire 3-1 e servizio, con una sorprendente maturità.

Lo statunitense giocherà così contro Andrey Rublev il secondo quarto di finale Slam in carriera, il primo dopo quasi quattro anni. Aveva festeggiato il primo all'Australian Open del 2019, battendo il bulgaro Grigor Dimitrov nel giorno del suo 21mo compleanno.

Tiafoe è il primo statunitense nei quarti dello Slam di casa dal 2018, quando ci arrivò John Isner, e il più giovane dai tempi di Andy Roddick nel 2006. Nadal incassa invece quella che resterà la sua unica sconfitta in uno Slam del 2022 e a questo punto rimette in gioco Casper Ruud, avversario nei quarti di Matteo Berrettini, e Carlos Alcaraz, possibile rivale di Jannik Sinner per un posto in semifinale, nella corsa per la vetta del ranking dopo lo US Open.

Il primo set mette in mostra un Tiafoe tirato a lucido soprattutto al servizio. E' questa la base di un piano di gioco brillante e sfrontato, fatto di colpi piatti e fulminanti accelerazioni. Il break del 3-2, meritato per quanto visto in campo, indirizza il parziale. Un gran diritto in controbalzo sulla risposta di Nadal è il punto più brillante, la fotografia più vivace dell'ultimo game.

Avendo perso il primo set per la terza volta a New York questa settimana, Nadal non dà segni di nervosismo. Tiafoe continua a piazzare diritti vincenti ma nel decimo game lo statunitense sbaglia la valutazione su un rovescio di Rafa che finisce sulla riga. E commette doppio fallo sul set point.

La partita è splendida, Più si va avanti, più è chiara la sensazione che Tiafoe si goda lo spettacolo. E' pienamente padrone della situazione, domina il palco come un consumato entertainer che offre al pubblico quel che il pubblico chiede. Offre uno show da ricordare.

Il break al settimo gioco rispetta quello che è diventato ormai un luogo comune, quello sull'importanza del settimo gioco appunto, smentito dai fatti ma resistente ad ogni affermazione della logica. Un momento perfetto per far valere le passioni, per esaltare le attese dei tifosi arrivati a riempire lo stadio di tennis più grande del mondo nell'attesa di un nuovo appuntamento con la storia. Tiafoe li ripaga con due punti splendidi, con un capolavoro di tennis aggressivo e moderno, scintillante ma per una sera non disordinato. L'ace a uscire sul set point, il dodicesimo della partita, è un annuncio: stasera faccio sul serio.

E lo scenario non cambia all'inizio del quarto, nonostante la decisione di chiudere il tetto rallenti il ritmo dello statunitense. La pausa raffredda il suo entusiasmo, aumenta il suo nervosismo. Il risultato è un break tanto evitabile quanto prevedibile (3-1), segnato da un warning per una protesta contro l'arbitro e una comoda volée in corridoio. Sembra un film già visto, un talento con la capacità di dissipare il potenziale creativo che arriva a una quasi grande vittoria ma inciampa sul suo ultimo metro contro il campione del tennis percentuale, una macchina da vittoria come Rafa Nadal.

Invece no. Tiafoe squaderna il meglio di sé in una versione lucida e competitiva, feroce nel riequilibrare la partita grazie a un immediato controbreak. A Tiafoe riesce tutto, ha il pubblico ai suoi piedi e Nadal sulle gambe. E' un tripudio. Vince tutti gli ultimi cinque game della partita. Diventa il primo statunitense dopo James Blake nel 2005 a battere un Top 5 allo US Open. Quel Top 5, anche diciassette anni fa, manco a dirlo era Rafa Nadal.

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