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Craig O'Shannessy: "La tempesta perfetta: così è nato il boom del tennis italiano"

Il coach e pioniere della match analysis, consulente della Federazione Italiana Tennis (e di ATP, di Wimbledon e di Novak Djokovic), spiega le ragioni del boom azzurro. Al centro, dice, la nuova organizzazione federale e le scelte dell'diretturore dell'Istituto di Formazione, Michelangelo Dell'Edera

di | 09 giugno 2021

"Perché l'Italia? Perché adesso?". E' la domanda che tanti si pongono nel mondo del tennis. Steve Tignor tenta di dare una risposta in un lungo articolo su Tennis.com. Per spiegare come mai una nazione che ha espresso un solo campione Slam nell'era Open possa vantare oggi dieci Top 100, Tignor ha intervistato anche Craig O'Shannessy, coach australiano pioniere della match analysis, guru dei numeri applicati alla strategia di gioco che, oltre a essere consulente di ATP, di Wimbledon e di Novak Djokovic,   che dal 2016 collabora come consulente per la Federazione Italiana Tennis.

In un dettagliato post sul suo blog Brain Tennis Game, O'Shannessy offre la sua versione del boom del tennis italiano al maschile. La sua analisi parte dal ruolo di Michelangelo Dell'Edera, che definisce "la vera mente dietro il rinascimento italiano", direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi.

"La Federazione Italiana Tennis, scrive O'Shannessy, "guarda molto al futuro. Quando sono arrivato per la prima volta a Roma nel 2016, Michelangelo ha spiegato una fondamentale filosofia che si sarebbe dimostrata un colpo da maestro. Ha guardato a tutte le differenti componenti che servono per creare un giocatore di successo nel circuito professionistico. Ha considerato soprattutto agli aspetti necessari a livello junior per mettere le basi affinché abbiano successo da professionisti. Elementi come tecnica, preparazione atletica, forza, nutrizione, blocchi di preparazione, programmazione e analisi dei match (la mia specialità) sono stati identificati come chiavi per il successo. Poi hanno fatto qualcosa che poche organizzazioni nazionali fanno...

"La Federazione Italiana Tennis ha guardato fuori dal suo ecosistema per individuare le persone migliori nel mondo in ciascuna specialità e li ha coinvolti come consulenti. Nessuna rivalità. Nessuna gelosia. Prendi i migliori fra i migliori e impara da loro".

 

Nel 2018, O'Shannessy è andato in visita ai Centri tecnici periferici. Doveva presentare nuovi metodi di misura per analizzare le prestazioni in partita, con l'obiettivo di identificare cosa conta di più per vincere a livello junior e pro, e in questo modo strutturare gli allenamenti in linea con i dati. Quei dati hanno rivelato che i primi quattro colpi nello scambio giocano un ruolo essenziale.

A Bari, prosegue il suo racconto, "Michelangelo mi ha introdotto in una sala piena di allenatori. Gli stavo di fronte in prima fila mentre iniziava a raccontare una storia sulle cinque grandi rivoluzioni nel tennis moderno.

"Rivoluzione 1 = Bjorn Borg
Ha detto che nessuno aveva giocato con tanto spin come Borg. Ha parlato anche di come Borg non mostrasse emozioni negative in campo. Borg di sicuro ha portato questi due aspetti del gioco a un livello del tutto nuovo.

Rivoluzione 2 = Ivan Lendl
Qui il focus era il duro lavoro. Lendl non era il più dotato in termini di talento naturale, ma nessuno lavorava più duro di lui per migliorare il suo gioco. Era il manifesto di come si potesse arrivare in vetta al nostro sport attraverso determinazione e duro lavoro.

Rivoluzione 3 = Nick Bollettieri
Nick ha cambiato l'allenamento. E' stata la prima persona a creare una vera "academy" dove i giocatori potevano vivere e allenarsi fra loro. Nick era anche un eccezionale motivatore.

Rivoluzione 4 = Attrezzature
Le racchette di legno, le palline bianche non ci sono più. Le attrezzature sono drasticamente cambiate negli ultimi decenni. I materiali dell'era spaziale hanno trovato sbocco nella realizzazione delle racchette da tennis. Inoltre la palla esplode con un massiccio spin grazie alla nuova tecnologia delle corde.

Rivoluzione 5 = La persona di fronte a me
Questo è stato uno shock per me. 'La quinta rivoluzione è seduta qui vicino a me' ha detto Michelangelo sorridendo e indicando me. Tutti i coach presenti nella sala hanno spostato la loro attenzione da Michelangelo verso di me. Michelangelo ha parlato di come la match analysis sarebbe stata il futuro, di come avrebbe aiutato tutti a capire quel che davvero accade nelle partite. La match analysis ha detto, cambierà il modo in cui penseremo all'allenamento. Michelangelo ha detto ai coach che mi avevano portato in Italia per insegnare loro quello che conta di più nelle vittorie e nelle sconfitte, e che sarebbero stati tutti con me in questo. 'Tutto quello che lui e i suoi numeri ci diranno di fare, noi lo faremo'.

Ora avete un'idea del perché il tennis italiano stia fiorendo adesso. E' un atteggiamento. Un sistema di convinzioni. E' radicato nei fatti. E' guidato dai video e dall'analisi".

In un tweet del 29 maggio, O'Shannessy ha sintetizzato così tutti i fattori di questa fioritura:

  • Il sistema organizzato
  • L'abbondanza di tornei
  • Il livello degli allenatori
  • L'incredibile spirito di squadra
  • Il talento
  • Il supporto
  • I raduni di allenamento
  • La sete di dati
  • Il bruciante desiderio di comandare il mondo
    La tempesta perfetta"
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