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Eventi internazionali

La regina Iga dopo 82 minuti di supplizi cinesi riceve la grazia da Qinwen…

La Swiątek tocca a fatica i 32 match di fila vinti domando la Zheng, legittima erede della pioniera Li Na. Dopo un primo set drammatico in cui manca 5 set point e poi cede al tie-break, la polacca approfitta di problemi fisici dell’outsider

di | 30 maggio 2022

Brutta, nervosa, impaziente, bloccata, arrabbiata, fallosa, disperata. La numero 1 del mondo, la 20enne Iga Swiatek ci impiega 82 minuti di supplizi cinesi per domare l’ostinata resistenza della 19enne Qinwen Zheng forgiata sui campi di Barcellona dall’ex pro Pere Ripa ed allungare a 32 la sua eccezionale striscia di vittorie consecutive. Per tutto il primo set, perso al tie-break per 7-5, a niente servono gli esercizi di respirazione cui la invita platealmente la mental coach personale, Daria Abramowicz, a niente servono il leggendario dritto, il bel rovescio, il servizio. Niente.

La polacca è più pallida e smunta del solito, nella sua felpa con le maniche lunghe che mette e toglie senza pace, irretita dall’avversaria. Ma soprattutto dalle battaglie della propria mente dopo questa lunga corsa che la vede imbattuta dal 23 aprile contro Liudmila Samsonova nelle semifinali di Stoccarda. 

SUPPLIZIO

Così, senza lucidità, la favorita al secondo trionfo al Roland Garros dopo quello di due anni fa, fa e disfa, con la solida complicità dell’avversaria, numero 74 WTA, sicuramente in crescita e sicuramente di qualità anche se ancora povera di risultati. E’ Iga che si distrae sul 3-0 iniziale, si fa quasi raggiungere, sprinta ancora fino a 5-2, e poi si impaurisce davanti all’erede di Li Na. Che colpisce bene da fondo, serve meglio di lei e inventa smorzate spezza gambe. Cancellando alla numero 1 tre set point sul 3-5, la aggancia sul 5-5, le annulla altri due set point sul 5-6 in game sempre estenuanti e lunghissimi, fino a trascinarla al tie-break, che le strappa per 7-5 facendo svirgolare l’elegante polacca con un rovescio che finisce tre metri fuori dal campo.

FINALE TRILLER

Quando la partita sembra girare clamorosamente dalla parte della outsider, Iga torna dagli spogliatoi nella sua miglior versione, si scuote, ritrova il brio dei suoi colpi da fondo, scappa 3-0, vede l’avversaria chiedere aiuto al fisioterapista per un indurimento muscolare agli adduttori, rimette la freccia, chiude il set per 6-0, e completa il super parziale cool 2-0 ad inizio terzo set. Che virtualmente chiude anche la partita, malgrado un altro preoccupante svarione della Swiatek, sul 2-1, quando salva altre due palle-break, per poi togliersi definitivamente dai guai col 6-2 conclusivo solo 2 ore e tre quarti qualificandosi ai quarti contro Jessica Pegula. Una delle tre statunitense arrivate così lontane sulla terra di Parigi, insieme a Coco Gauff e Sloane Stephens.

STOMACO E MUSICA

Che problema fisico ha la cinese? “M;i faceva troppo male lo stomaco per la tensione”, racconta agli sconcertati giornalisti. Poi specifica, imbarazzata: “Cose di donne. Se non avessi avuto quel problema mi sarei gustata di più la lotta contro la numero 1 del mondo. Non riuscivo nemmeno a dire “Com on””. E Iga? La regina se la cava con una battuta, da persona intelligente com’è: “Quando gioco spesso canto, fra me e me, stavolta pure. Ma ho cambiato canzone”.

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